Il Milan gioca mercoledì sera a San Siro contro il Cagliari, nel turno infrasettimanale valido per la quinta giornata di serie A. La situazione dei rossoneri non è delle più brillanti, per usare un eufemismo: la squadra si trova nei bassifondi della classifica con tre punti all’attivo, frutto dell’unica vittoria ottenuta – sul campo del Bologna – contornata da tre sconfitte, di cui due a San Siro. Il punto è questo: oggi, giocare a Milano è come affrontare una trasferta. E’ vero per l’Inter, ma anche per il Milan, che in tre partite ufficiali (contando anche la Champions League) ha messo insieme un pareggio e due sconfitte, non riuscendo mai a segnare e incassando due gol. Allegri è sulla graticola: già dopo il pareggio a reti bianche contro l’Anderlecht Berlusconi aveva deciso per il suo esonero, salvo essere frenato da Galliani che ha voluto continuare con lui. Fiducia confermata anche a seguito della sconfitta di Udine (“Allegri non è mai stato in discussione”), ma la sensazione è che il tecnico livornese sia ancora in sella più che altro per mancanza di alternative concrete: un allenatore che possa portare questa squadra alla vittoria non sarebbe disponibile o non accetterebbe la sfida, mentre la soluzione interna sarebbe solo un traghettamento verso la stagione successiva e allora tanto vale proseguire con Allegri, anche per evitare di dover pagare uno stipendio per un allenatore esonerato. Situazione insomma non facile (clicca qui per l’intervista esclusiva a Gianni Visnadi), giusto o no che sia sostituire Allegri bisogna intanto tornare a vincere per risalire la china in campionato e superare il girone eliminatorio in Champions League. Il prossimo impegno come detto sarà in casa contro il Cagliari, squadra che rappresenta il passato di Massimiliano Allegri, che in Sardegna ha allenato tra il 2008 e il 2010 (venendo esonerato poco prima del termine della stagione). Una gara particolare per lui, e tesissima per il Milan: a Udine si sono visti sprazzi di bel gioco nei primi minuti del primo tempo, ma quando Guidolin è passato alla difesa a 4 i rossoneri sono andati subito in difficoltà. Mercoledi sera non ci saranno Zapata e Boateng, espulsi e quindi squalificati (clicca qui per l’elenco dei giocatori squalificati per la quinta giornata), ma non ci sarà nemmeno Allegri, a cui è stata comminata una giornata di stop per aver rivolto parole ingiuriose all’arbitro Celi nel dopo partita di Udinese-Milan (peraltro non si capisce per cosa: l’espulsione di Zapata – con annesso rigore – è netta, mentre Boateng sarebbe dovuto essere espulso in occasione del primo cartellino giallo). Il Milan ha già annunciato il ricorso: in attesa della decisione, per la panchina si prepara quindi Mauro Tassotti, e allora i tifosi si chiedono: 



Che sia la volta buona per “espugnare” San Siro per la prima volta in stagione? E se Tassotti dovesse vincere e convincere, chissà che a Galliani non venga qualche pensiero circa il prossimo allenatore del Milan: i’attuale secondo dei rossoneri ha recentemente dichiarato che il ruolo non gli sta stretto, ma la situazione è quella che è e la panchina di Allegri scotta più che mai. E se la sostituzione forzata di domani si trasformasse in un ribaltine vero e proprio?

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