Parma-Milan, anticipo di oggi pomeriggio alle ore 18.00, si presenta come un incontro delicato per entrambi le formazioni. Gli emiliani sono reduci dal pareggio di Genova, il Milan dalla vittoria per 2-0 in casa con il Cagliari. Cinque punti per la squadra di Donadoni, sei per quella di Allegri. Classifica quindi non del tutto tranquilla per i ducali e certamente al di sotto delle aspettative dei rossoneri che si trovano già staccati di sette punti dalla coppia di testa formata da Juventus e Napoli. Dunque entrambe le squadre hanno bisogno di fare risultato, soprattutto i rossoneri che devono risalire la classifica. Per parlare di Parma-Milan abbiamo sentito Pietro Carmignani, che nella sua carriera ha fatto parte sia dello staff rossonero che di quello gialloblù. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Parma-Milan che partita sarà? Una partita combattuta perché tutte e due le squadre vorranno vincere. Il Parma per migliorare una classifica non ancora soddisfacente, anche se a Genova ha giocato un discreto incontro, il Milan invece deve confermare la vittoria con il Cagliari.
Nel caso di risultato negativo di una delle due squadre cosa succederebbe? Non sarebbe una buona cosa per nessuna delle due, sia per il Parma che sta cercando di disputare un campionato tranquillo, sia soprattutto per il Milan che aprirebbe di nuovo una crisi difficile.
Com’è il Parma senza Giovinco? Una squadra che manca di un giocatore importante che faceva tanti gol ed era il punto di riferimento di tutta la squadra.
Nel Milan cosa pensa della grande crescita di El Shaarawy? Credo che sarà un giocatore che farà una carriera importante per le qualità tecniche che possiede.
Merito del Parma è quello di essere una squadra che riesce a mandare in gol tutti i giocatori? Merito di Donadoni che riesce a dare una manovra corale a questa squadra e permettere che ogni giocatore si presenti preparato in zona gol.
Qual è dunque il suo giudizio su Donadoni? E’ un allenatore molto valido, concreto, pratico, proprio un bergamasco doc che sa come far giocare le sue squadre.
Quali sono secondo lei i problemi del Milan? E’ una squadra che si è rinnovata profondamente, non potendo rinunciare alle offerte milionarie per alcuni suoi giocatori. Ci vorrà quindi tempo prima che possa tornare a certi livelli, come è successo alla Juventus che ha impiegato degli anni per arrivare ai livelli attuali. L’alternativa sarebbe quella di comprare i giocatori migliori che ci sono sul mercato, come fanno i miliardari arabi, ma questo non è possibile per il calcio italiano.
Cosa pensa di Tassotti, eterno allenatore in seconda del Milan, che ha sfatato il tabù San Siro?
Tassotti aveva già in passato ricevuto offerte importanti da altri club. Ma la sua scelta è stata quella di continuare in questo ruolo al Milan. Ora non so cosa voglia fare, quale decisione voglia prendere.
Potrebbe diventare l’allenatore del Milan del dopo Allegri? Non so cosa abbiano in mente i dirigenti rossoneri.
Il suo pronostico infine su quest’incontro? Come ho detto prima è partita aperta a ogni risultato, una partita da tripla.
(Franco Vittadini)