Il Milan è uscito indenne da Marassi: con grande fatica, i rossoneri hanno strappato uno 0-0 di fronte a una Sampdoria in palla e galvanizzata dalla vittoria dello Juventus Stadium della settimana precedente. Allegri ha mandato in campo un tridente giovanissimo: Bojan Krkic, M’Baye Niang e Stephan El Shaarawy fanno 60 anni in tre. Sicuro assicurato, ma ieri la mossa non ha funzionato: anzi, a salvare il Milan a più riprese è stato il “vecchietto” del gruppo, quel Christian Abbiati che, a 35 anni e con anni da protagonista in rossonero (citando lo scudetto del 1999 siamo solo alla punta dell’iceberg), potrebbe essere vicino alla fine della sua avventura a Milanello. Il portiere nato ad Abbiategrasso è in scadenza di contratto: quest’anno ha giocato meno del solito, causa qualche acciacco che lo ha costretto ai box e le scelte di Allegri, che spesso e volentieri gli ha preferito Marco Amelia. Anche l’estremo difensore cresciuto nella Roma però è in là con gli anni, pur se le quasi 31 primavere sulle spalle fanno sì che un portiere abbia ancora stagioni importanti davanti a sè. Della situazione tra i pali del Milan abbiamo già discusso: c’è un’ipotesi di scambio AmeliaStekelenburg che la Roma avrebbe rispedito al mittente, il ballottaggio Amelia-Abbiati resta aperto e i rossoneri hanno tra le loro fila il brasiliano Gabriel che però non ha ancora avuto modo di mettersi in evidenza. E’ chiaro che per la prossima stagione una decisione andrà presa: è impensabile che i rossoneri non pensino al futuro a breve/medio termine investendo su un giocatore giovane, come ai tempi fece proprio con Abbiati (ai tempi della parata su Christian Bucchi al Curi di Perugia non aveva ancora compiuto 22 anni). Per esempio, si parla molto di Mattia Perin, autore di un ottimo campionato nel Pescara, considerato come l’erede di Gigi Buffon (anche se lui si schermisce, affermando che dovranno passare almeno altri 20 anni prima che arrivi davvero un altro portiere come quello della Juventus): il suo cartellino appartiene al Genoa, e allora non è impensabile che il suo futuro possa essere a Milanello visti gli ottimi rapporti tra Galliani e Preziosi. E’ la soluzione giusta? E soprattutto: 



Che fare con Abbiati e Amelia? Lo abbiamo chiesto a Mario Ielpo, che è stato portiere rossonero. “Amelia e Abbiati sono portieri di affidamento, magari non i migliori del mondo ma il loro rendimento è buono”. Dice così in esclusiva a Ilsussidiario.net; poi affronta la questione “di petto”: “Entrambi sono in là con gli anni, specialmente Abbiati che ha anche avuto diversi acciacchi ed è stato spesso fuori; credo che a prescindere dalle scadenze dei contratti il Milan dovrebbe guardare al futuro. Se ha la possibilità di prendere un giovane di valore dovrebbe approfittarne, mi sembra necessario”. Un’operazione da chiudere in questo mercato di gennaio? “No, per il breve termine penso che Abbiati e Amelia, pur con tutti gli errori che del resto fanno tutti, diano abbastanza garanzie; a giugno però il Milan si dovrà muovere”. Per quanto riguarda la suggestione Perin, ecco il parere di Ielpo: “Credo che sia ancora un po’ acerbo per diventare il titolare del Milan”. Una decisione però, come dice lo stesso Ielpo, andrà presa a fine stagione: la pista Perin resta in piedi, potrebbe nel caso fungere da riserva per crescere in un ambiente che sa cosa significa vincere.



 

(Claudio Franceschini)

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