Il Milan si scatena e dopo i primi 15 giorni di gennaio dedicati alla cessione di Alexandre Pato e Robinho (terminata con esito negativo), e al colpo “minore” targato Riccardo Saponara, ha rotto gli indugi e ha preparato l’assalto a tre superstar del calcio mondiale. Partiamo naturalmente da Ricardo Kakà, il grande ex, che sogna il ritorno a Milano. Lui in realtà nel capoluogo lombardo c’è già stato, due sere fa, ed è da lì che è il tam tam mediatico si è diffuso a macchia d’olio, svelando l’esistenza di una trattativa fra la società di via Turati e il Real Madrid di Florentino Perez. Nelle ultime ore diverse cose sono successe in maniera repentina, a partire dal contatto fra l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, e il numero uno delle Merengues. Il vice-presidente del Milan ha messo sul tavolo la proposta di un prestito per 18 mesi, da ora fino al 30 giugno del 2014, e la risposta dalla Castiglia è stata freddina ma non di chiusura totale. La posizione dei vice-campioni d’Italia rimane sempre la stessa dell’estate; pochi mesi fa però i campioni della Liga dissero no all’idea di un prestito gratuito, ma ora gli stessi sono consci che tenere in squadra un giocatore che percepisce circa 12/13 milioni di euro netti all’anno è solamente deleterio per le casse del club. Ecco perché l’idea è fattibile anche se all’interno dello stesso Real Madrid vi sarebbero alcuni dirigenti che non vedrebbero di buon occhio una partenza gratuita dell’ex Pallone d’Oro. La soluzione prospettata da Galliani elude il noto problema fiscale. Kakà, infatti, usufruisce tutt’ora di una tassazione agevolata in Spagna, al 25%, che nel 2014 salirà al 50%. In caso di ritorno a Madrid non avrebbe quindi un danno economico. In attesa del sì dalla Spagna Galliani ha iniziato anche le manovre di avvicinamento allo stesso giocatore, che dovrà decurtarsi gran parte del faraonico ingaggio di cui sopra. Il Milan gli ha proposto uno stipendio massimo di 5 milioni di euro netti all’anno, già al di sopra del tetto stabilito negli ultimi anni, ma Ricky vorrebbe ottenerne almeno 7,5. Nel contempo però il diretto interessato è conscio del fatto che tornare a Milanello sarebbe forse l’unica soluzione per potere tornare ad indossare la casacca del Brasile in previsione dei Mondiali del 2014, che ogni giocatore carioca sogna di disputare. Ma non finisci qui, perché mentre il mondo giornalistico accendeva i riflettori sulla pratica Kakà, l’ad Galliani, di nascosto, incontrava Mino Raiola. Il noto super agente italo-olandese ha fatto visita in via Turati entrando ed uscendo dal retro. L’ad rossonero ha commentato l’incontro come di “routine”, ma sembra difficile credere alle parole del dirigente del Diavolo. Si è parlato infatti per diverse ore del futuro di Mario Balotelli e pare che a Manchester abbiano cambiato posizione, e siano pronti a cedere il Super Mario Nazionale con la formula del prestito. Operazione difficile, quasi impossibile, ma la cosa certa è che il Milan e l’entourage di Balotelli si sono nettamente riavvicinati ed hanno cucito lo strappo creatosi dopo il noto “mela marcia” del patron Berlusconi. E quest’ultimo è uscito allo scoperto in serata, intervistato da Tirreno Sat, alimentando ancor di più le voci delle ultime ore: «Abbiamo puntato sui giovani, ma credo che nel mercato di gennaio ci possa essere un rafforzamento significativo del Milan». Ma non finisce qui, perché il Milan, oltre a Kakà e a Balotelli, continua a pensare anche a David Beckham, l’altro grande ex che sogna di tornare a San Siro. 



L’entourage del centrocampista inglese, attualmente in cerca di una nuova sistemazione, ha aperto totalmente al ritorno in Italia, a Milano. Il britannico si è trovato molto bene a Milanello e gradirebbe un terzo tentativo tenendo conto anche del fatto che il secondo ritorno non andò a buon fine, concludendosi con il noto infortunio al tendine d’Achille. Allegri, l’allenatore del Milan, pare però non gradire moltissimo tale soluzione visto che preferirebbe giocatori giovani e non un quasi 38enne. Galliani starebbe in realtà provando a convincere il proprio mister elencando le qualità e soprattutto il carisma e la personalità di Beck, giocatore che potrebbe fare più che comodo sia in Champions League quanto in campionato in uno spogliatoio giovane e acerbo come appunto quello attuale del Milan, avaro di senatori e di calciatori di grande esperienza.



 

(Giancristofaro Davide)

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