Se per Pato i giochi sono quasi fatti, il ritorno di Robinho in Brasile non è ancora così sicuro. Infatti, oggi l’attaccante brasiliano è rientrato in Italia e già questo pomeriggio si allena con i compagni a Milanello, agli ordini dell’allenatore Massimiliano Allegri. La trattativa con il Santos non è ancora alle battute finali, quindi: appare evidente che se all’accordo mancasse solamente la firma, a Robinho non sarebbe stato imposto un viaggio intercontinentale per poi dover rientrare a breve in Brasile. Detto questo, è altrettanto vero che il futuro di ‘Binho’ sarà con ogni probabilità nel suo Paese d’origine. Semplicemente, la trattativa non si chiuderà in tempi brevi e quindi il Milan ha richiamato – come è normale che sia – un giocatore che fa parte della sua rosa: finite le ferie natalizie (ed anche il permesso straordinario che gli era stato concesso), Robinho è rientrato in Italia e si è rimesso a disposizione dell’allenatore, eventualmente pronto a giocare nei prossimi incontri dei rossoneri. Non si può infatti dimenticare il fatto che – oltre alla ripresa del campionato, che vedrà il Milan impegnato domenica pomeriggio in casa contro il Siena – i rossoneri mercoledì prossimo dovranno affrontare l’impegnativo quarto di finale di Coppa Italia contro la Juventus, un appuntamento molto importante della stagione. Meglio avere Robinho a disposizione per questi impegni, finché continuerà ad essere un giocatore del Milan.
Le trattative non sono ancora definite, si diceva. In pole position resta il Santos, anche per il legame affettivo tra Robinho e questa società, nella quale è cresciuto (vi ha giocato fino al 2005, quando il Real Madrid lo portò in Europa) e dove è anche tornato per sei mesi nel 2010, dopo la fine della sua avventura al Manchester City e prima di arrivare al Milan, ma ovviamente la società rossonera ha tutto l’interesse nel tenere le porte aperte ad altre possibilità. Non è un mistero il fatto che il presidente Silvio Berlusconi e il vice-presidente e a.d. Adriano Galliani puntino ad ottenere circa 10 milioni di euro dalla cessione di Robinho, cifra che al momento nessuna società brasiliana ha ancora offerto, e che sarebbe raggiungibile probabilmente solamente attraverso un’asta tra diverse squadre. E richiamare Robinho a Milanello è un chiaro segnale del fatto che non ci sia ancora nulla di definito.
Infine, non si può dimenticare il fatto che Berlusconi ha recentemente dichiarato che non vorrebbe lasciar partire contemporaneamente i due brasiliani: non è nemmeno da escludere, quindi, l’ipotesi che Robinho possa continuare a vestire la maglia rossonera, almeno fino alla prossima estate, se non si troverà un accordo con alcuna società. Potrebbe essere il tormentone di questo mese di gennaio.