Il mercato invernale è ufficialmente iniziato: da oggi sarà possibile mettere firme sui contratti e rendere effettivi i trasferimenti. In Italia le società sono al lavoro da tempo: Inter e Juventus hanno già chiuso per Rocchi e Peluso, il Palermo si è portata a casa Aronica e – sembra – Dossena, altre società stanno per portare a termine le prime operazioni. Tra queste c’è anche il Milan, impegnato innanzitutto nella cessione di Pato e Robinho. Galliani è partito la vigilia di Natale per il Brasile: senza perdere tempo ha messo subito le carte in tavola e cercato di portare a casa quanto prima le firme sui contratti e avere in mano il tesoretto da spendere per le entrate (considerato anche il risparmio per gli ingaggi). Berlusconi era stato chiaro in merito, e lo ha ribadito oggi ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “Dopo 26 anni di spese ci prendiamo una pausa: costruiremo la squadra del futuro”. Le basi ci sono: El Shaarawy e De Sciglio sono due giovani interessanti da cui partire, ma non fanno un’intera squadra. 23 anni li ha Pato, che però saluta. Ancora Berlusconi: “Ha chiesto lui di tornare in Brasile. Andrà al Corinthians, con la promessa che tornerà da noi tra un paio d’anni”. Per allora avrà 25 anni e, se avrà messo a posto i suoi guai muscolari, potrà essere un grande acquisto. Però, intanto bisogna ragionare sul presente: la stretta attualità dice che con i due brasiliani in uscita il Milan si ritrova scoperto, avendo a disposizione i soli Pazzini e Bojan oltre al già citato Faraone e a Niang, che però ha 17 anni e forse ancora troppo acerbo per essere considerato una valida alternativa. Qualcuno là davanti probabilmente arriverà; ma chi? Finora si era parlato di un ballottaggio a due: l’idea del vecchio che ritorna, ovvero Didier Drogba, oppure il giovane già affermato che però ha davanti a sè tanti anni di carriera e un grande potenziale da espreimere, ovvero Mario Balotelli. Scelta difficile: da una parte un vincente nato, un guerriero che però costa tanto e non è futuribile, dall’altra un potenziale campione frenato dal carattere impulsivo e irrequieto. Come muoversi? Stando alle parole di Berlusconi la scelta dovrebbe venire di conseguenza, e infatti il presidente del Milan ha sciolto subito i dubbi relativamente a Drogba: “Non rientra nella nostra nuova politica”. Si mettano dunque il cuore in pace i tifosi rossoneri: l’ivoriano non arriverà, anche perchè un ingaggio da sei milioni di euro (almeno) per un anno e mezzo non è un’operazione troppo sensata, soprattutto se la squadra dovesse fallire la qualificazione alla Champions League, perchè Drogba a quel punto si troverebbe a giocare in una coppa “minore” e potrebbe chiedere di essere nuovamente ceduto. La sorpresa vera è quella che riguarda Balotelli: qui Berlusconi non ha usato troppi giri di parole, rivelando che “Mario non mi convince come uomo”. Di certo non c’è da dargli torto, almeno stando a quanto raccontato da Mancini e ai problemi dentro e fuori dal campo che il giocatore si trascina appresso;
La domanda è, non sarà un tentativo per depistare gli addetti ai lavori e al tempo stesso far scendere il prezzo del cartellino? Potrebbe essere, ma effettivamente il Cavaliere nel corso degli anni ha sempre mostrato di tenere molto all’etichetta, al bon ton e all’educazione; detta così quindi sembra difficile immaginare Balotelli a Milanello, ma è tutto possibile. Quello che non è possibile è vedere Osvaldo rossonero a gennaio: la Roma non ha intenzione di farlo partire, nè il Milan di acquistarlo: “Anche lui è già oltre i nostri limiti”. Ha solo 26 anni l’italo-argentino (quasi 27), eppure la nuova strategia non transige. Qual è allora l’attaccante che potrebbe fare comodo al Milan? Qual è l’identikit del calciatore che rispetti tutti i parametri e possa elevare la qualità offensiva dei rossoneri? Non c’è bisogno di affannarsi, il nome ce lo offre proprio Silvio Berlusconi: “Io prenderei Destro“. C’è un piccolo problema: la Roma ha investito tanto su di lui solo l’estate scorsa, e c’è come la sensazione che Zeman continui a preferirlo allo stesso Osvaldo, pur se al momento deve stare ai risultati del campo. E poi l’attaccante ascolano ha un cartellino il cui valore supera i 10 milioni di euro: forse troppi per il Milan, che ha appena deciso di non spendere troppo. L’operazione sarà però fattibile per giugno? Quando si muove Berlusconi, c’è sempre da aspettarsi di tutto.