Alexandre Pato ha lasciato Milanello commosso. Quattro anni di Milan non si dimenticano soprattutto per un ragazzo di 23 anni che nel giorno del suo debutto aveva fatto impazzire i tifosi del Milan con la sua progressione e il suo talento, con quel modo di festeggiare con il cuore. Alexandre Pato ieri è diventato ufficialmente un giocatore del Corinthians e aldilà delle parole di Berlusconi “ci ha promesso che tornerà”, ha lasciato il Milan e probabilmente la sua carriera continuerà altrove. Un arrivederci commosso, anche perché Pato ha scelto di ritornare in Brasile per giocare maggiormente e vivere in maniera serena la sua carriera che a 23 anni sembra bloccata. Quei terribili problemi fisici che non vanno via, una specie di maledizione per un Papero che vuole diventare un grande Cigno. Ci sono i Mondiali tra due anni, Pato non vuole perderli perché si giocheranno a casa sua, in Brasile. Per questo è andato via. Per qualche addetto ai lavori per il Milan il rischio è quello di avere in futuro un grandissimo rimpianto. Ne è convinto anche Dario Canovi, noto agente Fifa, che in esclusiva a Ilsussidiario.net, ha dichiarato: “Per me è già un rimpianto per il Milan perché non è mai bello e facile lasciare andare un giocatore di 23 anni con il talento di Pato. Purtroppo ultimamente è stato molto sfortunato per via dei problemi fisici ma dal punto di vista tecnico ci troviamo dinanzi a un grandissimo talento che in Italia ha dimostrato il proprio valore”. I dirigenti del Milan sperano di poter rivedere Pato con la maglia del Milan tra qualche anno, di certo sarà difficile convincere il Corinthians a lasciare Pato dopo poche stagioni e chissà che molti altri club, magari italiani, non abbiano voglia di puntare sul Papero. Sarebbe una beffa atroce. Il Milan incassa quindici milioni di euro, ma Canovi ricorda: “Pato arrivò in Italia per una cifra molto alta per un ragazzo (circa 22 milioni di euro versati all’Internacional di Porto Alegre, ndr), quindi il Milan ha dovuto fare i conti anche con le cifre per la cessione del giocatore. E continuo a dire che un anno fa di questi tempi sono stati rifiutati soldi importanti dal Psg”. Come dire, forse il Milan avrebbe fatto meglio ad accettare i soldi offerti dal Psg, almeno con il “senno di poi”. Certo a conti fatti sarebbe convenuto, ma la mancata cessione a un club sostanzialmente “amico” con cui sono stati conclusi felicemente diversi affari era più che altro sinonimo di quanto il Milan puntasse ancora su Pato e credesse in un recupero atletico e psicologico del giocatore.
I francesi offrivano circa 38 milioni di euro per Alexandre Pato, Berlusconi però decise di non lasciare andare il giocatore e lo convinse a rimanere al Milan. A posteriori quella si è rivelata una scelta davvero sbagliata, peccato, che le vie del mercato abbiano avuto questo epilogo…
(Claudio Ruggieri)