Nel giorno in cui è arrivata l’inattesa conferma di Robinho, dopo il no del Santos alla richiesta di 10 milioni del Milan, a Milanello sono nati due nuovi “casi”. Il primo è quello di Ignazio Abate, il terzino destro, 26enne, che è entrato nel mirino dei russi dello Zenit di San Pietroburgo. Il giocatore ha trovato poco spazio in questo girone di andata di campionato per colpa dell’esplosione di Mattia De Sciglio. Nonostante le poche partite disputate, Abate gode ancora di tanti estimatori in giro per il mondo. Uno di questi, e non è un segreto, è sicuramente Luciano Spalletti, oggi allenatore dello Zenit, che già in passato, quando sedeva sulla panchina della Roma, aveva provato ad acquistarlo dal Torino a cui il Milan lo aveva ceduto in prestito. In questi anni il costo del cartellino di Abate è lievitato: i russi hanno offerto al Milan 10 milioni e al giocatore un contratto di 4 anni a 2,5 milioni netti a stagione. Il terzino milanista ha già dato a Galliani la sua disponibilità al trasferimento dopo aver avuto un lungo colloquio telefonico con mister Spalletti e col suo compagno di nazionale e futuro compagno di club Criscito. Adriano Galliani e Ariedo Braida torneranno ad occuparsene martedì, dopo Milan-Siena. Se l’operazione dovesse andare in porto il Milan avrebbe tra le mani quel tesoretto di 25 milioni (compresi i 15 incassati dalla cessione di Pato al Corinthians) con cui rinforzare difesa e attacco. In partenza anche il centrocampista Bakaye Traorè che potrebbe andare a giocare nel Kasimpasa. Il club turco è disponibile a chiudere l’operazione sulla base di un l prestito, mentre il Milan vuole venderlo a titolo definitivo. La seconda grana a cui accennavamo, riguarda invece Kevin Prince Boateng. Dopo l’incidente di Busto Arsizio, non sono bastati gli innumerevolo attestati di solidarietà da parte di tutto il mondo dello sport e delle istituzioni per consolare il giocatore ghanese. Boateng, oggi spiazzando tutti, il Milan in testa, ha detto di non essere più convinto di volere ancora giocare in Italia. Se a molti osservatori, questa uscita è parsa più un duro sfogo, se vogliamo anche comprensibile visto lo stato d’animo ancora turbato del giocatore, ad alcuni è sembrato invece il tentativo di sfruttare l’occasione (ghiotta) per preparare la strada a una cessione. Del resto, dopo le partenze di Thiago Silva, Ibrahimovic, Cassano, Nesta, Pato, Robinho (solo rimandata a giugno), è rimasto l’unico top player sopravvissuto alla spending review del presidente Silvio Berlusconi. Da inizio campionato Boateng ha un rendimento imbarazzante confrontato con la scorsa stagione. Se però nelle prime partite la sua scarsa vena era stata in qualche modo “coperta” dalla crisi generale di tutta la squadra, nelle ultime uscite la sua bulimia è emersa con più evidenza. Spinto anche dai “consigli” della…
…compagna, Melissa Satta, vorrebbe cambiare aria e tornare in Inghilterra (City?) oppure provare l’esperienza spagnola: si sa che Mourinho è un suo grande estimatore e farebbe carte false per averlo, anche se il Real è contrario a investimenti pesanti nella finestra di gennaio. Vuole prima chiudere il rinnovo (onerosissimo) di Cristiano Ronaldo. Ecco allora che l’altra pista concreta porta al Psg di Leonardo, Ancelotti e del suo amico Ibra. City e Psg lo accoglierebbero a braccia aperte e sarebbero pronte ad offrire due contropartite tecniche molto gradite al Milan: Pastore e Balotelli. Il Milan (e Boateng) ci stanno pensando seriamente.