Il Milan vince due a uno contro il Siena e considerando lo stop di quasi tutte le squadre di testa rosicchia tre punti alle dirette avversarie e intravede il terzo posto. Era considerato un obiettivo irraggiungibile solo pochi mesi fa, e adesso la squadra di Allegri torna a dire la sua per la qualificazione alla prossima Champions League. I rossoneri però non possono considerarsi soddisfatti della prova contro il Siena che per tutto il primo tempo e parte della seconda frazione ha tenuto testa ai rossoneri a San Siro. Massimiliano Allegri ha dovuto inserire Bojan per vivacizzare un attacco che altrimenti non avrebbe dato nessuna soddisfazione ai tifosi del Milan. Il secondo gol è stato siglato da Pazzini su rigore, il giocatore ex Inter si è procurato il penalty per un fallo del difensore Felipe del Siena. Ieri Galliani ha dichiarato che in attacco non arriverà nessuno se non ci sarà una cessione; uno dei desideri del Milan, e in particolare del suo allenatore, è che a Milanello possa arrivare Alessandro Matri, che a Cagliari è stato allenato da Allegri – importante per la sua crescita – e che oggi nella Juventus non trova molto spazio, dopo aver passato un anno da titolare semi-inamovibile. Con i bianconeri l’attaccante lodigiano ha segnato 22 gol in due anni effettivi, ma evidentemente non piace troppo a Conte che gli preferisce Giovinco anche in coppia con Mirko Vucinic. Per arrivare a Matri, però, sarà probabilmente necessario il sacrificio di un giocatore. La Juventus potrebbe anche far partire l’ex attaccante del Cagliari ma chiede almeno 13-14 milioni di euro. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da Ilsussidiario.net, i dirigenti rossoneri, con l’approvazione di Allegri, sarebbero pronti a girare alla Juventus Giampaolo Pazzini per ottenere in cambio Matri Il Pazzo non convince molto Allegri che preferirebbe avere un centravanti di manovra come l’attuale bianconero, mentre i campioni d’Italia avrebbero bisogno di una punta che sia in grado di finalizzare al meglio le tante occasioni create dai compagni. Poi, Pazzini in bianconero ritroverebbe Marotta e Paratici, ovvero i due dirigenti che nel gennaio 2009 lo avevano prelevato dalla Fiorentina portandolo alla Sampdoria, dove il toscano è rinato e si è consacrato come uno dei migliori attaccanti italiani. Matri sarebbe contento di tornare a giocare per Allegri, e quasi certamente avrebbe il posto da titolare nel tridente d’attacco. Pazzini invece dovrebbe duellare con Giovinco e Quagliarella, anche se quest’ultimo non gode attualmente della grande fiducia di Conte e recentemente aveva anche rivelato che in caso di un arrivo importante in attacco avrebbe valutato fortmenente l’ipotesi della partenza da Torino. Di certo Pazzini non sarebbe contrario a un possibile approdo nella squadra campione d’Italia; 



I bianconeri sono alla ricerca di un bomber visto che Llorente non arriverà a gennaio e Drogba, al di là delle parole di Marotta e delle aperture di un presunto agente, resta una pista difficilmente percorribile per i costi – in termini assoluti e legati alla carta d’identità. Fosse per il Milan – quantomeno per Allegri – l’operazione si farebbe anche domani, ma ci sarebbe da convincere la Juventus che, pur apprezzando Pazzini, non considera l’attaccante di Pescia come il candidato numero uno sulla lista. I rapporti tra i due club potrebbero però favorire questo accordo. Già in passato ci sono stati “favori” di mercato, famoso quello che portò Abbiati in bianconero come parziale riscatto per lo scontro (del tutto fortuito) tra il numero uno della Juventus e Kakà che, nel corso de Trofeo Berlusconi del 2005, mise fuori causa il portiere della Nazionale per lungo tempo.



 

(Claudio Ruggieri)

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