Crisi di attaccanti in casa Milan. Con un El Shaarawy fermo ai box insieme a Giampaolo Pazzini, e un Balotelli squalificato, pronto a tornare in campo per il match di sabato sera, i sostituti hanno deluso le attese. Stiamo parlando naturalmente di Robinho, Alessandro Matri ed M’Baye Niang, tutti e tre deludenti, chi più chi meno, persino nell’amichevole di domenica pomeriggio contro il Caen. Un trio che si giocherà nelle prossime settimane le proprie chance di rimanere a Milanello dopo il mercato di riparazione, a cominciare dal giovane francesino. Niang è stato sul punto di lasciare San Siro già durante lo scorso mercato estivo, prima che arrivasse Ricardo Kakà e saltasse definitivamente il trasferimento al Genoa. In programma vi era uno scambio con Kucka che potrebbe comunque tornare di moda ad inizio anno venturo vista la necessità di centrocampisti dai piedi buoni in quel di Milanello. Per Niang è ipotizzabile una cessione in prestito o in comproprietà in una medio/piccola italiana, in modo che lo stesso possa prendere confidenza col campo, mettere minuti nelle gambe, e naturalmente maturare.
Situazione un po’ più complicata per Robinho e Matri. Il primo ha rinnovato il contratto in estate dopo aver sfiorato la casacca del Santos mentre il secondo è sbarcato in via Turati poco più di un mese fa in cambio di un assegno da circa 12 milioni di euro. Il loro futuro non sembra però “rose e fiori” visto che entrambi stentano a trovare la via del gol ed in particolare l’ex Juventus, deludente dallo scorso due settembre ad oggi. Il Milan e soprattutto Massimiliano Allegri, credeva moltissimo nell’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano, voglioso di rilanciarsi in un club di prima fascia come appunto quello rossonero. Matri deve però fare in fretta perché il prossimo mese tornerà Pazzini mentre a breve sarà disponibile El Shaarawy, il che potrebbe relegare l’ex bianconero in panchina. Per Robinho potrebbero tornare di moda le voci brasiliane visto che il Santos non ha mai smesso di pensare all’ex City e Real Madrid.
Tornano le voci di una possibile cessione della società Milan. Stamane il quotidiano Tuttosport, ha aperto con un titolone in prima pagina, per sottolineare appunto la possibilità che il club di via Turati passi di mano. Un’indiscrezione che si sposa alla perfezione con quanto accadrà nella giornata di giovedì, dopodomani, quando un emissario della famiglia Berlusconi, probabilmente un dirigente Fininvest o rossonero, volerà negli Emirati Arabi, ad Abu Dhabi, per provare ad individuare un possibile partner. L’idea, almeno iniziale, del presidente meneghino, è quella di cedere una quota minoritaria del club per un valore di almeno 300 milioni di euro. Una mossa che farebbe respirare la stessa famiglia milanese, stretta nella morsa dopo la conferma della nota “multa” per il Lodo Mondadori, ben 541 milioni di euro da pagare a De Benedetti. L’idea del Milan è quella di individuare un partner soprattutto commerciale, che si dedichi ad attività di contorno come la costruzione dello stadio, o meglio, l’ammodernamento di San Siro, e il marketing e nel contempo immetta liquidità nelle casse vuote dei rossoneri.
C’è da sottolineare comunque il fatto che dal punto di vista finanziario la squadra è decisamente solida. La manovra di abbattimento degli ingaggi degli ultimi anni, e l’addio a colpi milionari, ha portato ad un (quasi) equilibro di bilancio. La rivista Forbes, inoltre, soltanto poche settimane fa stimò il valore del Milan a più di 900 milioni di euro, la prima società calcistica italiana, la nona sportiva in assoluto al mondo. A livello assoluto in Italia, invece, solo la Ferrari viene prima dei rossoneri, e ciò non può essere che motivo di orgoglio e di vanto per la stessa dirigenza del Milan. Se ne riparlerà quindi nelle prossime settimane, forse a giorni, quando si capirà se sarà la volta buona per un cambio societario rossonero: dopo Thohir un nuovo ricco magnate estero pronto a sbarcare a Milano?