Dopo la sconfitta nell’amichevole con la formazione francese del Caen per 3-0 è arrivata anche la sconfitta contro la Primavera per 1-0. Il Milan sembra attraversare proprio un periodo di forte crisi, di cui questi rovesci in amichevole costituiscono solo la parte finale di molte settimane difficili, con la classifica del campionato che è già pesantemente deficitaria. Tutti in ritiro anticipato, quindi, per prepararsi meglio per l’incontro con l’Udinese di sabato alle 20.45 a San Siro. Serviranno assolutamente i tre punti, ma pure una prestazione positiva per un Milan che la settimana prossima affronterà il Barcellona nella terza giornata della fase a gironi di Champions League. Molti si chiedono se l’allenatore Massimiliano Allegri non rischi il posto a favore di Pippo Inzaghi, attualmente tecnico proprio della formazione Primavera. Per parlare di questo momento negativo del Milan abbiamo sentito l’ex giocatore rossonero Daniele Daino. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
La sorprende questa sconfitta del Milan contro la Primavera? No, non è tanto la sconfitta con la squadra Primavera il problema, perché queste sono cose che possono succedere in allenamento. Il problema è quello che non funziona veramente nella squadra rossonera.
Che cosa non va? Più che un problema di testa, è il livello medio della qualità dei giocatori che non va bene nel Milan.
Allegri sta lavorando bene? Allegri sta facendo quello che può col materiale che ha a disposizione. Forse l’unica colpa che gli si può attribuire è quella di avere scelto un attaccante come Matri anziché chiedere di potenziare altri reparti della squadra.
Potrebbe sentire la pressione di Inzaghi? Credo proprio di no, Inzaghi è meglio che pensi a svolgere il suo compito di tecnico della Primavera.
Inzaghi manca di esperienza per allenare in serie A? Sì, manca di esperienza, e si è visto nel caso di Stramaccioni che questa cosa può essere molto importante. Pippo ha dalla sua parte il vantaggio di essere stato giocatore di ottimo livello, ma questo non cambia il senso del discorso.
La squadra rema contro Allegri? Credo che questo non accada, un giocatore che fa parte di una squadra così importante non può non impegnarsi a fondo per ottenere grandi risultati.
La società ha delle responsabilità? Il Milan sta lavorando con risorse limitate, non ci sono più i soldi di un tempo, quelli che avevano consentito a Berlusconi di costruire una squadra vincente in tutto il mondo. Spetterebbe quindi alla dirigenza rossonera fare le cose nel miglior modo possibile. Si è visto ad esempio che la Roma, senza spendere tanti soldi ma anche con alcune cessioni importanti, ha messo su una squadra competitiva al massimo. Per il Milan, che partecipa alla Champions League e ha ambizioni di ben figurare in campionato, questo non è successo.
Tutta la squadra non è di qualità eccezionale? No, l’attacco ad esempio è veramente forte con la presenza di Balotelli, ma anche di El Shaarawy e Pazzini quando saranno al massimo della forma e recupereranno in pieno. C’è poi Matri che potrebbe tornare a buoni livelli. Il problema è soprattutto il reparto arretrato, che è di scarsa qualità tecnica. (Franco Vittadini)