Nella giornata di ieri, Mino Raiola ha dichiarato che Mario Balotelli non chiuderà la sua carriera in Italia. La notizia ha scosso gran parte del pubblico rossonero, che si preparava a gustarsi l’ennesima partita contro il Barcellona e ha ricevuto – sapendolo dopo, almeno i presenti a San Siro – questa semi-bomba. Raiola lo conosciamo: spesso arrivano le parole, e poi i fatti. Sullo stesso Balotelli aveva tirato in ballo il prezzo della Gioconda per dire che nessuna squadra in Italia avrebbe potuto acquistarlo. Sapeva, l’italo-olandese, che così facendo avrebbe stuzzicato l’orgoglio di Adriano Galliani, che infatti non ha perso tempo a fare il grande colpo sul calciomercato di gennaio. Oggi si va in un’altra direzione: che davvero Raiola stia iniziando a sondare il terreno per “spostare” Super Mario, così da averne in dote un ingaggio migliore? Per il momento Galliani ha minimizzato (“E’ un furbacchione, un grande procuratore che sa fare il suo mestiere”, così l’amministratore delegato ieri sera). A riguardo, si è intrattenuto ai nostri microfoni uno dei più grandi procuratori italiani, ovvero Claudio Pasqualin, con il quale abbiamo avuto anche occasione di parlare di un possibile ritorno in Italia di Domenico Criscito, che per altro era stato anche tra gli obiettivi del Milan. Ecco dunque cosa ha detto Pasqualin in esclusiva a IlSussidiario.net.
Secondo lei, quando Raiola dice che Balotelli non finirà la sua carriera in Italia, è una tattica per spingere per avere un aumento d’ingaggio o proprio perché vorrebbe andarsene davvero? Raiola fa il suo mestiere, ovvero quello di tenere vivo e vispo l’interesse dei maggiori club europei nei confronti dei suoi assistiti, così come ha fatto con Pogba. Lui poi ha sottolineato un dato di fatto…
Ovvero? Ovvero, che in Italia c’è una particolare pressione, e Raiola l’ha evidenziata come una causa principale di un suo eventuale futuro trasferimento. D’altra parte anche Galliani ha capito e si è espresso definendolo in modo scherzoso come un “furbacchione”.
Perciò insomma, al momento niente di grave? Per ora no; tuttavia è probabile che se questo atteggiamento l’avesse avuto un altro procuratore, la società si sarebbe indignata. Buon per lui, perché vuol dire che è abile nell’avere buoni rapporti con la società, in particolare con il Milan.
A proposito: qualche possibilità che Criscito torni in Italia, magari al Milan? Nella vita non si può mai escludere niente, soprattutto nel calcio; la cosa certa al momento è che lui sta benissimo allo Zenit e vuole ritornare a vincere il campionato con il suo club.
Ha possibilità di andare al Mondiale? Certo che ne ha, ci crede e sta lavorando duramente per questo. Non credo sia uscito dal giro di Prandelli, anzi, so che lo segue e penso che, per il Commissario Tecnico, sia quasi d’obbligo pensare anche a Criscito.
(Nicolò Casali)