Nemmeno i più ottimisti amici di Massimiliano Allegri punterebbero sulla permanenza del tecnico toscano al Milan nella prossima stagione. Il contratto in scadenza appare come una sentenza, anche perché i rapporti tra il tecnico e il presidente Berlusconi non sono mai stati molto idilliaci. Allegri sa perfettamente che il Milan ha voglia di cambiare e in panchina quasi certamente dovrebbe sedersi Filippo Inzaghi, attuale allenatore della Primavera, ex tecnico degli Allievi, ma soprattutto ex bomber del Milan che piace molto ai tifosi. SuperPippo è un beniamino del pubblico, è un pupillo di Adriano Galliani e non dispiace a Berlusconi. Tre componenti fondamentali che metterebbero tutti d’accordo sulla scelta di Inzaghi. Qualcuno ha ipotizzato un addio di Allegri già in questa stagione se le cose dovessero andare male. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net, si tratta di un’ipotesi molto difficile e impraticabile. Il motivo? Il Milan non vuole puntare su altri allenatori, niente ingaggi fino a giugno, il designato è Inzaghi, non dovrà esserci nessun altro traghettatore. Perché non Inzaghi subito? Perché SuperPippo deve compiere il suo percorso nella Primavera del Milan, inserirlo subito sulla panchina rossonera potrebbe compromettere il suo percorso futuro. Se la soluzione Inzaghi tampone non dovesse andare bene il rischio è quello di aver bruciato un allenatore giovane e rampante. E poi il Milan non ha nel proprio dna l’esonero dell’allenatore, per questo Allegri continuerà ad andare avanti. L’unico che potrebbe far cambiare idea qualora le cose dovessero andare male è Mauro Tassotti. Potrebbe traghettare il Milan se la squadra non dovesse più seguire Allegri, ma anche in passato Tassotti è stato molto chiaro, non gli calzava il ruolo di primo allenatore, ha sempre voluto essere la spalla del primo allenatore. Allegri dovrà cercare di lavorare al meglio per condurre la squadra in Champions League nella prossima stagione. Ma senza coltivare speranze di rinnovo…
(Claudio Ruggieri)