, una voce che sta sempre più prendendo corpo in casa Lazio. Il centrocampista del Milan ha vissuto una stagione d’oro nel 2011-2012, realizzando 10 reti in campionato; poi, complice l’addio di Zlatan Ibrahimovic che gli apriva spazi importanti per gli inserimenti senza palla, il suo rendimento è progressivamente calato fino a costringerlo ai margini del centrocampo di Massimiliano Allegri, che gli preferisce la solidità di Muntari, l’inventiva di Montolivo e la disciplina tattica di Nigel De Jong. Così, dopo un’estate passata a interrogarsi sul futuro (si è parlato anche di un presunto scambio con l’Inter), ora Nocerino è entrato nel mirino della Lazio; almeno così sembra, visto che le parole del suo procuratore Marco Sommella lasciano intendere altro. “Non c’è niente di vero”, ha dichiarato a Lalaziosiamonoi.it, “i biancocelesti non hanno effettuato sondaggi per Antonio, smentisco tutto quello che si è detto”. Chissà se non succederà qualcosa più in là: quello che sembra certo è che le strade del Milan e di Nocerino sono destinate a separarsi al termine della stagione in corso.
Ieri sera Milan e Lazio si sono affrontate a San Siro, per un pareggio che rischia di servire a poco alla squadra di Max Allegri, ma presto le strade delle due squadre potrebbero intrecciarsi anche sul calciomercato. Infatti ai biancocelesti serve un’alternativa di alto livello a Miroslav Klose, il grande attaccante tedesco da cui dipende gran parte delle fortune del reparto avanzato dei capitolini. Ora in primo piano c’è il nome di Giampaolo Pazzini. L’attaccante rossonero non ha ancora nemmeno fatto il suo esordio in questa stagione, perché rientrerà dall’infortunio contratto nello scorso maggio soltanto tra qualche settimana ma, vista la presenza di Mario Balotelli e Alessandro Matri, non sarà facile per lui ritagliarsi molto spazio nell’attacco milanista. Prospettiva non ideale nell’anno che porta al Mondiale, e per questo Claudio Lotito proverà a stuzzicarlo con la proposta di un prestito già a gennaio, con un diritto di riscatto da ridiscutere nella prossima estate. Certamente il Milan vorrebbe trattenere il ‘Pazzo’, ma è altrettanto vero che se c’è un reparto che dà buone garanzie ai rossoneri quello è proprio l’attacco, dunque una partenza potrebbe essere più facilmente sopportabile.
E’ ormai giunta agli sgoccioli la permanenza del tandem Allegri e Balotelli a Milanello. Ne è convinto l’agente Fifa Rubino, che intervistato dalla nostra redazione in esclusiva ci ha svelato le prossime mosse di mercato dei rossoneri.
Fa sul serio l’Arsenal in vista del mercato di riparazione del prossimo gennaio. Stando a quanto raccolto nelle ultime ore dai media d’oltre Manica, il tecnico dei Gunners, Arsene Wenger, avrebbe dato mandato ai dirigenti di tentare l’affondo per le stelle del Milan, ed in particolare, per Stephan El Shaarawy e per il giovane attaccante francese Mbaye Niang. Per il Faraone sarebbe pronto un assegno da ben 30 milioni di euro, che se confermato potrebbe seriamente far tentennare la dirigenza di via Turati. Fino ad oggi l’attaccante italo-egiziano è stato davvero sfortunato, e al di là della doppia apparizione in occasione dei preliminari di Champions League, non ha praticamente mai messo piede in campo per via di un lungo e fastidioso infortunio. Le voci sul futuro di El Shaarawy continuano comunque a rincorrersi, alla luce anche di quanto accaduto in occasione del mercato estivo, quando Galliani è stato sul punto di cedere il giovane attaccante classe 1992 prima di tornare sui suoi passi.
Un’offerta così importante, se confermata, potrebbe anche essere accolta ma solo nel caso in cui El Shaarawy dovesse ripetere la seconda metà della stagione scorsa. Se ne riparlerà sicuramente a giugno visto che una partenza del Piccolo Faraone a gennaio è assolutamente da escludere. Altro calciatore nel mirino della società londinese, come dicevamo, è l’ex Caen Niang, attaccante classe ’93 che a gennaio lascerà sicuramente Milanello per vivere una nuova esperienza in prestito o tutt’al più in comproprietà. Per il transalpino, Wenger ha messo sul piatto sette milioni di euro, una cifra interessante tenendo conto che il Milan sborsò 16 mesi fa circa 3 milioni di euro. I rossoneri potrebbero realizzare un’interessante plusvalenza ma nel contempo rischiare di perdere una stella futura.
Non migliora la situazione di Massimiliano Allegri in casa Milan. Dopo la sconfitta contro il Parma arrivata nei minuti finali, il club rossonero è stato protagonista di un altro passo falso, pareggiando in casa contro la Lazio, per colpa dell’ennesima disattenzione difensiva. Il pubblico del Meazza non ha di certo gradito la prova dei suoi beniamini e al triplice fischio finale ha fischiato e contestato, rivolgendosi in particolare proprio al Conte Max. Il tecnico del Milan è sempre più sulla graticola e la gara contro la Fiorentina in programma nel weekend risulterà a questo punto decisiva. Intanto si moltiplicano le voci sui possibili eredi dell’ex Cagliari e fra i tanti nomi è spuntato quello di Andriy Shevchenko. Ieri l’ex bomber rossonero e della nazionale ucraina ha fatto visita a San Siro proprio per la gara contro la Lazio e stando a quanto riportato da Mediaset Premium sarebbe lui, attualmente, il principale candidato per dirigere il Milan qualora Allegri venisse esonerato prima di maggio.
Tra l’altro pare che Shevchenko sia rimasto in ottimi rapporti con Roman Abramovich e di conseguenza non è da escludere anche un ruolo di consigliere per portare Balotelli al Chelsea, ieri protagonista in negativo contro i capitolini. L’altra idea affascinante che sta circolando in queste ore vede Carlo Ancelotti tornare a Milanello. Un’ipotesi fortemente caldeggiata dall’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, che è rimasto in rapporti di forte amicizia con il tecnico di Reggiolo. Attualmente “Carletto” sta allenando il Real Madrid ma non senza difficoltà e se a giugno le strade delle Merengues e di Ancelotti dovessero separarsi, a quel punto tutto potrebbe succedere. Fra i possibili candidati continua ad esservi infine anche il nome di Cesare Prandelli, attuale commissario tecnico della nazionale italiana, che lascerà il suo incarico dopo il Mondiale in Brasile della prossima estate.