Il Milan ha voluto continuare con Massimiliano Allegri anche dopo il brutto pareggio contro il Chievo. Eppure i segnali lasciavano pensare che Allegri potesse essere allontanato dal club rossonero visto lo zero a zero di Verona. Così non è stato, fiducia in Allegri, il tecnico toscano vorrebbe assolutamente vincere contro il Genoa anche per evitare nuove chiacchiere sul proprio futuro. Per giugno però l’ombra di Filippo Inzaghi si fa sempre più ingombrante. Per parlare del calciomercato del Milan abbiamo intervistato Giovanni Lodetti, ex giocatore del Milan, in esclusiva per IlSussidiario.net.
El Shaarawy vicino al rientro. Può essere ancora importante per il Milan? Penso di sì, perché è un ragazzo di qualità e talento. E anche quando non ha segnato è stato comunque utile e importante per il club rossonero, non contano soltanto i gol.
Con Balotelli in attacco meglio Robinho o Matri? Sono due giocatori diversi, l’ex juventino è certamente più prima punta. Con Balotelli credo che quello che si muova meglio sia Robinho, e punterei dunque su di lui.
Ma se contro il Genoa non arrivasse la vittoria Allegri potrebbe andare via? Non credo, perché al momento non c’è un allenatore che lo possa sostituire e fare meglio di come stia facendo attualmentre Allegri. Non dimentichiamo che il tecnico deve fare fronte a tante assenze, anche contro il Genoa ad esempio non ci sarà Montolivo.
A giugno però Allegri dovrebbe lasciare il posto a Inzaghi… Questo non lo so, ma andiamoci piano con questa storia: uno come Inzaghi, per quanto bravo, deve capire che ogni cosa ha il suo corso, perciò l’eventuale approdo in panchina dell’ex attaccante dovrà essere gestita con la calma che merita.
Potrebbe arrivare Lodi a centrocampo per aumentare la qualità. Che ne pensa? No, non credo che Lodi serva in questo preciso momento, penso il reparto abbia già acquisito abbastanza qualità con il ritorno di un giocatore come Kakà. Io farei altri interventi.
Per esempio? In difesa prenderei un altro difensore per gennaio: buono l’acquisto di Rami, ma serve almeno un altro centrale.
(Claudio Ruggieri)