Una vittoria per uscire dalla crisi, per dimenticare anche la situazione societaria che vede il Milan ancora immerso in tante domande, in tanti interrogativi sul futuro dei rossoneri. Questo sarà l’obiettivo che il Milan avrà stasera nell’incontro che disputerà contro il Genoa alle ore 20.45 allo stadio San Siro. Un Genoa che si trova in una posizione di media classifica, rigenerato dalla conduzione tecnica di Giampiero Gasperini che ha ridato anche gioco alla squadra ligure, che attualmente è davanti agli uomini di Massimiliano Allegri. Un incontro che si preannuncia quindi molto incerto. La formazione di casa dovrà avere la massima concentrazione per portare a casa i tre punti. Per parlare di questo match abbiamo sentito Pietro Carmignani, al Milan dal 1989 al 1991 come preparatore dei portieri, poi nella stagione 1996-1997 come vice-allenatore. Eccolo in questa intervista esclusiva per IlSussidiario.net.
Si può dire davvero che il Milan sia favorito contro il Genoa? Non c’è niente di scritto nel calcio, come dimostrano i pareggi del Sassuolo a Napoli e a Roma.
Robinho ha segnato in Nazionale: giusto dargli fiducia contro il Genoa? Parto con una considerazione: il trascinatore del Milan dovrebbe essere Balotelli, che è stato acquistato per una cifra attorno ai 30 milioni. Mario però non sta dimostrando tutto il suo valore nella formazione rossonera, non è decisivo come ci si aspettava. Come Balotelli ci sono altri giocatori importanti che non stanno facendo bene. Per Robinho conteranno anche le decisioni di Allegri e come avrà assorbito questo viaggio per giocare con la Nazionale brasiliana.
Si aspetta un Genoa intraprendente, come è nella filosofia calcistica di Gasperini, oppure più chiuso? Gasperini da quando è arrivato al Genoa ha lavorato molto sulla difesa e ha dato gioco sulle fasce. Ha fatto tre vittorie consecutive, migliorando la situazione di classifica dei rossoblù. Non è nella sua mentalità venire a Milano a chiudersi e a fare le barricate.
Perin la convince tra i pali? A Pescara non aveva fatto benissimo, tanto che a un certo punto era stato anche sostituito. Col Genoa era partito male, poi si è ripreso. Credo però che se il Genoa gli ha dato fiducia puntando su lui, anziché su Frey, avrà le sue ragioni. Per vedere però quali sono le sue possibilità, dovremo aspettare.
Da preparatore, in cosa dovrebbero migliorare i portieri italiani? Nella presa e nelle uscite. I portieri italiani non escono mai, e quando succede non lo fanno nel migliore dei modi.
Dove potrà arrivare il Milan in campionato? Non lo so, nella scorsa stagione fece un girone di ritorno eccezionale. Dipenderà anche da quello che farà Balotelli, che non sta incidendo per niente sul rendimento della squadra rossonera. Sembra che non corra mai. Un calciatore di quel valore tecnico, pagato così tanto, deve avere grandi doti, fisiche, mentali e morali.
Con Gasperini il Genoa potrà ricandidarsi per l’Europa? Credo proprio di no, il suo obiettivo potrebbe essere quello di arrivare subito dopo le grandi.
Il suo pronostico per questa partita?
Dico 50% di vittoria per il Milan, 30% pareggio, 20% di successo per il Genoa. (Franco Vittadini)