Il Milan non vuole assolutamente mollare la presa sul campionato anche se la classifica per ora è davvero triste. Più quattro sul gruppo retrocessione, non certo un bel momento. Come non è un bel momento per Mario Balotelli, attaccante rossonero che ha ricevuto i fischi della curva rossonera al rigore sbagliato contro il Genoa e in generale per l’ennesima prova incolore. Si notano già dei segnali di un possibile addio. In esclusiva per IlSussidiario.net, Maurizio Pistocchi, giornalista di Mediaset, ha parlato del Milan.
Primi fischi dei tifosi, occhiatacce, tweet al mattino preso. Primi segnali di addio di Balotelli? Il problema non è di Balotelli ma di chi ha deciso di acquistare Mario Balotelli.
In che senso? Ho seguito il Milan fin dalla nascita della grande squadra voluta da Berlusconi. Prima i rossoneri avevano giocatori che prima di tutto erano grandi professionisti e poi grandi giocatori. Balotelli è un grande giocatore ma non un professionista esemplare.
Di cosa avrebbe bisogno di Balotelli? Sicuramente al Milan ci dovrebbero essere delle regole forti per evitare tali comportamenti, non puoi tweettare alle cinque del mattino sapendo che poche ore dopo dovrai allenarti. Non sarà certo un allenamento pieno. E poi credo che abbia bisogno di aiuto perché è un ragazzo intelligente, sensibile, ma anche molto irrequieto e questo credo dipenda dalla sua infanzia.
E’ possibile secondo lei un addio già a gennaio? Non credo. Chi sarebbe disposto a spendere più di 20 milioni di euro e offrire circa 5 milioni di euro d’ingaggio a Balotelli? Non certo Mourinho, non certo Mancini. Purtroppo è un ragazzo poco affidabile.
Il Milan dovrebbe puntare sul rilancio di El Shaarawy? Assolutamente sì, il Faraone è un ragazzo di grande qualità che nel girone d’andata dello scorso anno segnò 15 gol, al ritorno solo uno. All’andata non c’era Balotelli al ritorno sì, il problema di El Shaarawy è la presenza di Balotelli.
Ultima domanda sul futuro di Allegri. Resta al timone per mancanza di alternative? Questa non è la verità. Ci sono alternative, basta saperle scegliere. Penso a Ballardini, un grande allenatore che ha fatto dei risultati storici nelle piazze dove è allenato, purtroppo non fa parte della lobby dei procuratori.
(Claudio Ruggieri)