“Insieme finire, spegnere per ripartire, non c’è strategia migliore quando non funziona più”. Si potrebbe riassumere così, parafrasando Biagio Antonacci il momento del Milan, scosso da un avvio di stagione alquanto tremolante e sferzato ieri dalle dichiarazioni di Barbara Berlusconi, smentite o “corrette” quasi subito ma certo tremendamente efficaci nel far percepire che sì, qualche crepa all’interno della società si comincia a intravedere. L’intenzione della dirigenza, confermata anche dal vertice post-Fiorentina, è quella di continuare con Massimiliano Allegri, che il prossimo 30 giugno arriverà alla scadenza naturale del suo contratto e non continuerà comunque la sua avventura in rossonero. Sì, fiducia, ma per quanto? La decisione di esonerare Allegri c’è stata – e non è certo la prima volta – ma i principali dirigenti del Milan hanno anche pensato che questa è la settimana del ritorno di Champions League contro il Barcellona, e del match di domenica contro il Chievo che, strano a dirsi ma perfettamente realistico, mette in palio punti importanti per evitare di ritrovarsi in zona retrocessione. Cambiare adesso sarebbe stata la scelta peggiore. Attenzione però a quello che propone il calendario. Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net, il Milan ha confermato la fiducia in Allegri ma ha anche dato un ultimatum al tecnico toscano. Dopo la gara contro i clivensi ci sarà la sosta per gli impegni della Nazionale: è in quel periodo che i rossoneri se le cose dovessero peggiorare (leggi: due sconfitte, o anche solo un pareggio a Verona) potrebbero davvero decidere di cambiare allenatore. Anche perché il nuovo tecnico avrebbe poi due settimane per preparare al meglio la squadra per il prosieguo della stagione, un tempo considerato sufficiente per ripartire in pompa magna (o più o meno). Il Milan ha chiesto ad Allegri di evitare la figuraccia contro il Barcellona al Camp Nou, ma soprattutto di vincere contro il Chievo e dare una scossa alla classifica che vede il Milan a quota 12 punti, con cinque sconfitte, a 16 lunghezze dal terzo posto, 19 dalla vetta e con 2 punti in meno rispetto all’altro disastroso inizio di stagione, quello dello scorso anno. Il Chievo arriva da sette sconfitte consecutive: questa sera al Dall’Ara la striscia si potrebbe allungare, e una squadra ferita e con assoluto bisogno di punti può esaltarsi contro un avversario sulla carta decisamente superiore. Paradossale la situazione di Beppe Sannino, che in caso di sconfitta contro i felsinei potrebbe essere esonerato prima del match contro il Milan; altrimenti anche per lui sarà fondamentale trovare punti contro i rossoneri.



(Claudio Ruggieri)

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