Morirò piuttosto che parlare. Adriano Galliani non vuole spiegare le vicende societarie interne del Milan, nè mai lo farà per il resto dei suoi giorni. Questo è uno dei concetti espressi dall’amministratore delegato del Milan, intercettato dai giornalisti all’aeroporto di Malpensa prima di partire per Barcellona. Galliani preferisce rispondere alle domande tecniche: “La coppia Balotelli-Kaka? Sono certamente diversi, ma il calcio è stranissimo. Ora molti ce l’hanno con Mario, ma senza di lui non saremmo mai andati in Champions. Kakà era un oggetto misterioso perché s’era fatto male alla prima partita e ora, invece, pare una genialata. Kakà è un grande giocatore“. Sul momento della squadra invece: “Io metabolizzo tutto e vado avanti sereno. Delle vicende societarie non ne parlerò mai per tutta la durata della mia vita. Alle domande tecniche rispondo volentieri“. Il dirigente rossonero ha analizzato la divergenza di rendimento tra il campionato e la Champione League: “L’andamento in campionato è molto diverso, ma è successo anche altre volte. Storicamente noi facciamo meglio in Europa. Domani mi aspetto una buona partita contro il più forte club al mondo, non è facile ma ci proviamo. Ci affidiamo a Mario Balotelli, così come a tutti gli altri“. Chiusura sui rinforzi del calciomercato di gennaio: “Honda sta giocando a Mosca, portate pazienza. Rami non posso negare perché è a Milanello e giocherà a Berna durante la sosta“.
Quale futuro per Adriano Galliani? L’amministratore delegato del Milan si immaginava forse di chiudere la sua onorata carriera dirigenziale con i colori rossoneri, e certo non è affatto escluso che possa essere così; tuttavia, l’attacco frontale (poi leggermente deviato nei toni e nel senso, ma non cancellato e smentito) subito da Barbara Berlusconi può segnare una svolta epocale. Che davvero si possa arrivare al passo d’addio? Sì, è un’ipotesi a questo punto da prendere in considerazione; un po’ guardando alla carta d’identità, un po’ perchè la sfiducia interna si potrebbe allargare e prendere il sopravvento in poco tempo. Va detto che Galliani può comunque cadere in piedi: non è un mistero infatti che potrebbe riprendere immediatamente o quasi la presidenza della Lega Calcio, al momento preclusagli dal suo ruolo all’interno del Milan. Poi, lo scrive Repubblica, può benissimo essere che il dirigente resti nel campo, semplicemente cambiando squadra: il , pare, è pronto a mettere sul piatto un’offerta per portarlo in casa, dopo essersi già avvalso dei servigi di un altro ex rossonero, ovvero Leonardo. Del resto, uno che lo conosce benissimo – e che è stato anche a Parigi – come Carlo Ancelotti ha avuto modo di dire, nel commentare gli ultimi avvenimenti, che “Galliani è un po’ come Cristiano Ronaldo“. Vale a dire, uno dei migliori a dispetto di tutto. E dunque, futuro sotto la Torre Eiffel?
C’è anche Fabio Paratici, attuale ds della Juve, fra i papabili per il posto-Galliani. Ne è convinto l’agente Fifa Bernardo Brovarone, intervistato in esclusiva dalla nostra redazione.
Il Milan è pronto ad un calciomercato di riparazione importante per invertire fin da subito la rotta. In via Turati sono convinti che la stagione non è ancora definitivamente compromessa soprattutto se i rossoneri dovessero, finalmente, riuscire ad inanellare qualche vittoria in serie che sistemerebbe la classifica. A gennaio, poi, ci sarà tempo per innestare la squadra con giocatori utili alla causa, a cominciare da un centrocampista di qualità. Al di là dei soli Riccardo Montolivo ed Andrea Poli, a Milanello non ci sono giocatori dai piedi buoni e l’idea è quella di tentare l’acquisto di Kucka o Lodi, entrambi del Genoa. Il Milan è pronto a mettere sul piatto i cartellini dei baby Jherson Vergara e Mbaye Niang, mai utilizzati in questa stagione, in cambio appunto di uno dei due centrocampisti se non addirittura tutti e due. Kucka e Lodi sono due vecchi obiettivi del Milan e chissà che a gennaio non sia la volta buona per vederli finalmente con la casacca del Diavolo addosso.
La novità degli ultimi giorni si chiama invece Sergi Roberto, centrocampista classe 1992 in forza al Barcellona e nazionale iberico Under-21. Si tratta di un centrale molto tecnico che può giocare anche nel ruolo di trequartista. Ha il contratto in scadenza al 30 giugno del 2015 e non rientra nei piani prioritari di mister Tata Martino. I rossoneri ci proveranno a gennaio anche se notoriamente è sempre molto difficile strappare un canterano al Barcellona. Un po’ a sorpresa è tornato invece di moda Julio Cesar, estremo difensore della nazionale brasiliana e del QPR. Stando alle ultime indiscrezioni i rossoneri starebbero pensando nuovamente all’ex Inter in vista del futuro. L’idea è quella di consegnare le chiavi della porta a Gabriel, affiancato però da uno esperto come appunto il guardiano della Selecao. Abbiati dirà invece addio a fine stagione col contratto in scadenza.
Barbara Berlusconi è pronta al colpo di spugna in casa Milan. La dirigente rossonera, figlia del presidente, vuole che si inverta fin da subito la tendenza, e nella serata di domenica ha mandato un preciso messaggio all’amministratore delegato Adriano Galliani circa il mercato degli ultimi due anni. Qualcosa cambierà sicuramente nei prossimi mesi a cominciare dai giocatori facenti parte della scuderia Raiola. A Milanello vi sono ben 6 giocatori “curati” dall’esperto procuratore italo-olandese e precisamente Niang, Abate, Robinho, Emanuelson, De Jong, Balotelli, e stando ai ben informati anche Gabriel sarebbe prossimo a divenire un “Raiola boy”. Troppo potere in una sola persona e Barbara Berlusconi punta a depotenziare il potentissimo agente. In vista di gennaio, nonché della prossima estate, alcuni dei giocatori elencati sopra potrebbero fare le valigie, a cominciare da Balotelli, un vero punto interrogativo in questo inizio stagione, nonostante l’ad Galliani continui a ritenerlo in cedibilissimo. Attenzione anche ad Abate, il cui contratto scadrà a giugno, mentre Niang ed Emanuelson dovrebbero lasciare Milanello già in inverno. L’unico certo del posto è De Jong, straordinario in queste prime undici uscite, mentre Robinho potrebbe rimanere o lasciare nel caso in cui ricevesse offerte interessanti dal Brasile.
Altro calciatore a rischio taglio è Stephan El Shaarawy, che dovrà definitivamente esplodere in questa stagione. Si rincorrono le voci di mercato che vogliono le big inglesi alla finestra per il Piccolo Faraone, e in caso di campionato negativo, via Turati è pronta a metterlo sul mercato in cambio però di un assegno da almeno 20 milioni di euro. L’italo-egiziano, dal suo canto, vorrebbe rimanere a vita nel Milan, come ha sempre confessato, ma se si renderà protagonista di un’annata flop e i rossoneri lo vorranno cedere, accetterà la decisione della società. Saranno mesi caldissimi quindi in quel di Milano, e la rivoluzione di Barbara Berlusconi è pronta ad esplodere.