Adriano Galliani, è appena uscito dal lungo meeting di Villa San Martino ad Arcore dove ha discusso col presidente Berlusconi dei principali problemi del Milan. il vice presidente, nonché amministratore delegato dei rossoneri è stato assalito dai cronisti che lo attendevano al di fuori della residenza del cavaliere e ha rilasciato alcune dichiarazioni. “Sono legato al presidente Berlusconi per tutta la vita. Lui è il numero uno al mondo e tutte le voci di corridoio che mi vogliono lontano da Milano per approdare al Psg ed altri club, sono solo fantasia, cose da non credere. Nonho intenzione di muovermi di qua, per quanto riguarda il calcio per me esiste solo il Milan”, afferma convinto Galliani senza volere lasciare nessuno spiraglio alle speculazioni future. “Un comunicato? Non penso proprio, non c’è bisogno. Cosa Cambierà?” questo ultimo interrogativo resta in bilico e l Ad del Milan non si sbilancia: “non disco altro, ci si vede domani al Bentegodi per la sfida Chievo Verona-Milan”.
Oggi a Villa San Martino (Arcore) i maggiori rappresentati della società rossonera si sono ritrovati per discutere sul futuro del Milan. L’incontro tra Galliani e Berlusconi è stato programmato alla luce dei palesi problemi che la fan da padrone in questo ultimo periodo. Inoltre Barbara Berlusconi ha voluto mettere il carico da novanta con le sue dichiarazioni sotto le quali si velavano le accuse nei confronti del veterano Galliani. “Barbara mi ha scatenato l’inferno nel Milan, ma è tosta” ha dichiarato il Patron Silvio dai palazzi della politica italiana. In verità lady B. intendeva mettere in evidenza il fatto che la società di via Turati necessita di un cambiamento di tendenza che vede come protagonisti principali i procuratori. Probabilmente il Milan necessita di una rete capillare di osservatori sparsi per il mondo che siano in grado di seguire più da vicino i giovani talenti. Berlusconi e Galliani hanno pranzato insieme e l’incontro andrà avanti nel pomeriggio data l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno sull’agenda rossonera. Solo nelle ore a venire sapremo l’esito della lunga discussione tra le due persone che hanno segnato la storia degli ultimi vent’anni del Milan.
È terremoto in casa Milan, ormai è cosa nota. La partenza disastrosa (12 punti in 11 partite) ha fatto riaffiorare tutti gli attriti a Milanello. Allegri, che mai ha convinto appieno Silvio Berlusconi, è a serio rischio, ma è difeso (o per lo meno, lo è stato per lungo tempo) a spada tratta da Galliani. All’indomani dal tonfo casalingo contro la Fiorentina (0-2) si sono sparse le voci di una netta spaccatura dirigenziale con Barbara Berlusconi che avrebbe chiesto la testa dello storico ad rossonero. Rumors mai smentiti, anche se in occasione del match di Champions di mercoledì contro il Barcellona al Camp Nou i due sedevano vicini in tribuna autorità. Dissimulazione o tentativo di stemperare il clima? Non si sa. Fatto sta che, stando a quanto riporta il re del mercato Gianluca Di Marzio sul proprio sito, è fissato per oggi a pranzo un incontro tra Adriano Galliani e Silvio Berlusconi per capire quale sarà il futuro dell’amministratore delegato e, soprattutto, del Milan. L’incontro è confermato ed è iniziato con mezz’ora di ritardo: da quanto trapelato il dirigente rossonero si dice sereno, ma pretende più autonomia, non digerendo le ingerenze di Barbara. Può succedere davvero di tutto. Inizierà la rivoluzione in casa Milan?
Il Milan, pur tra mille difficoltà, si è certamente ringiovanito nelle ultime stagioni. Attenzione però all’interesse che i giovani rossoneri suscitano, anche da parte delle squadre straniere. Secondo quanto riferisce il portale DiscoveryFootball.it, ad esempio, su Bryan Cristante, regista di centrocampo del vivaio rossonero considerato un predestinato a Milanello e che ha già debuttato – ben due anni fa – in Champions League con la prima squadra di Massimiliano Allegri, sarebbero in corso dei sondaggi da parte di alcuni club tedeschi, in particolare di Stoccarda e Bayer Leverkusen. Questi ultimi avrebbero già incassato il gradimento del ragazzo, visto che un’esperienza in Bundesliga certamente può essere interessante, soprattutto perché da quelle parti i giovani hanno più occasioni. Basterebbe guardare ai cugini nerazzurri: in estate Luca Caldirola e Giulio Donati sono passati rispettivamente a Werder Brema e Bayer Leverkusen dopo avere disputato da titolari l’Europeo Under 21.
Balotelli resta, El Shaarawy no. E’ questa la sentenza dell’agente Fifa, Pomponio, con cui abbiamo chiacchierato in esclusiva sul futuro nebuloso del Milan.
In occasione del mercato di riparazione del prossimo gennaio, che aprirà ufficialmente i battenti fra meno di due mesi, il Real Madrid potrebbe svendere alcuni dei suoi gioielli. Le big del Vecchio Continente sono alla finestra, pronte ad approfittarne, e fra queste vi è senza dubbio anche il Milan. I rossoneri sono notoriamente in ottimi rapporti con le Merengues e non è da escludere che dopo gli affari targati Kakà, Redondo, Huntelaar e Ronaldo le due società possano dare vita ad altre operazioni. E’ il caso ad esempio di Iker Casillas, estremo difensore dei Blancos e nazionale spagnolo, che ha perso nel corso dell’ultimo anno solare la “titolarità”, superato da Diego Lopez. Casillas ha sempre dichiarato amore eterno al Real Madrid ma nel contempo ha fatto capire che se tale situazione dovesse perdurare, a quel punto sarebbe pronto a trovarsi una nuova sistemazione già da gennaio. Il Milan sta testando Gabriel in queste settimane ma tenendo conto del contratto in scadenza a giugno di Abbiati non è da escludere un tentativo proprio per il nazionale spagnolo.
Altro madridista molto gettonato dalle parti di Milanello è Xabi Alonso, anch’egli nazionale iberico ed anch’egli al di fuori delle idee di Carlo Ancelotti. Ha il contratto in scadenza a giugno e comprarlo a gennaio rappresenterebbe un affare. Il Milan non è mai riuscito a colmare il vuoto lasciato da Andrea Pirlo e forse con lo spagnolo del Real riuscirebbe in tale ardua impresa. Infine attenzione all’idea inedita, quella che porta a Fabio Coentrao, terzino/esterno sinistro della nazionale portoghese. L’ex Benfica era stato praticamente già venduto al Manchester United al 2 settembre ma l’operazione venne conclusa oltre i tempi tecnici. Il Milan è alla finestra, così come la Juventus, e potrebbe tentare il colpaccio a gennaio. Vista la probabile partenza di Abate con il contratto in scadenza, i rossoneri potrebbero traslocare De Sciglio sulla destra, inserendo sulla corsia mancina il calciatore del Real.
E’ il giorno verità in casa Milan. Come annunciato nelle scorse ore, oggi si vedranno nella villa di Arcore il patron rossonero, Silvio Berlusconi, e l’amministratore delegato Adriano Galliani. I due faranno il punto dopo le vicende societarie degli scorsi giorni che hanno creato una vera e propria burrasca in casa rossonera, anzi un inferno, come ha confessato ad alcuni colleghi del PDL l’ex Premier: «Barbara mi ha scatenato l’inferno nel Milan. Ma è brava, tosta. Forse non ha l’età, chissà… In fondo io resto un imprenditore. Parto sempre dal capitale che ho. E poi faccio gli innesti…». Poche parole quelle di Berlusconi, ma significative sulla sua volontà: Lady B non verrà affatto appiedata. Barbara, oltre ad essere la figlia del presidente, è considerata un manager capace, proiettata verso il futuro, e vogliosa di far tornare grande il Milan, spentosi in questi ultimi anni soprattutto a livello europeo. Oggi ci sarà quindi un vis-a-vis dal quale si capirà come saranno costituiti i piani alti di Casa Milan, il nuovo edificio che sta sorgendo in questi giorni nella zona Portello.
Galliani, naturalmente, vuole continuare ad essere l’ad rossonero con pieni poteri, ma Silvio Berlusconi dovrà accontentare anche la figlia e cercherà di trovare una mediazione e nel contempo una soluzione che vada bene ad entrambi le parti in gioco. L’idea maggiormente accreditata è quella di un addio dell’attuale direttore sportivo, Ariedo Braida, un po’ in disuso, e dell’ingresso di un manager di esperienza e qualità. Fra i principali candidati continua ad esservi Daniele Pradè, reduce da un ottimo lavoro di ricostruzione con la Fiorentina, ma occhio anche ad altri nomi, come ad esempio Pantaleo Corvino, ex Viola e Lecce attualmente in cerca di una nuova sistemazione. Piace anche l’idea di Paolo Maldini nel ruolo di direttore generale, da raccordo fra società e spogliatoio, così come quella di Demetrio Albertini, altro ex rossonero, attualmente numero due della Figc.