Il Milan se lo troverà di fronte agli ottavi di Champions League: avendo pescato l’Atletico Madrid, uno degli avversari sarà Jorge Resurrecion Merodio, meglio conosciuto come Koke. Si tratta di un centrocampista del 1992, uno dei segreti del Colchoneros che sotto la guida di Diego Simeone sono in testa alla Liga con gli stessi punti del Barcellona, e hanno superato dominando il loro girone di Champions League. Un tuttofare, Koke: gioca prevalentemente in posizione avanzata, sulla trequarti, ma nel 4-4-2 disposto dal Cholo si occupa spesso e volentieri dell’esterno (ha giocato sulla fascia destra l’ultima partita di campionato). Ventisei presenze e tre gol il suo bottino stagionale, ma al di là delle fredde statistiche impressiona la personalità con la quale sta in campo. Anche per questo l’Atletico non lo vende: i tanti giovani del vivaio (c’è anche Oliver Torres) non partiranno, nonostante almeno due squadre di Premier League abbiano fatto un pensierino su Koke, con il Tottenham addirittura disposto a cedere in prestito Erik Lamela per un’opzione sul calciatore. Si lavora per giugno, e lo fa anche il Milan: Adriano Galliani è rimasto ammaliato dalle qualità del giocatore e lo vorrebbe portare a Milanello, cogliendo magari l’occasione della sfida europea per intavolare un discorso con i dirigenti spagnoli. Per il momento tuttavia non se ne parla, e allora i rossoneri si concentrano su altri obiettivi: primo tra tutti Marco Parolo, per il quale la dirigenza potrebbe “sacrificare” Christian Zaccardo (sarebbe un ritorno in Emilia) o Riccardo Saponara, che il Parma ha già chiesto in prestito per la seconda parte di stagione con l’ipotesi poi di discuterne il riscatto della metà.



Si a Nainggolan, no a Parolo. Queste le scelte di Pomponio, agente Fifa, con il quale abbiamo colloquiato in esclusiva del mercato di gennaio del Milan: ecco le sue dichiarazioni.

Sarà una sfida decisiva in casa Milan quella in programma questa sera contro la Roma, ancor di più per Alessandro Matri. Il bomber rossonero torna dopo diverso tempo nell’11 titolare e cerca il riscatto dopo quindici partite davvero di magra. In questa (quasi) prima metà stagione l’attaccante di Sant’Angelo Lodigiano ha gonfiato la rete soltanto in un’occasione, il gol inutile contro il Parma al Tardini. Per il resto tanto impegno e sacrificio, ma poca concretezza. Spesso e volentieri, quando chiamato in causa, l’ex Juventus ha deluso le attese nonostante i continui messaggi di incitamento di mister Massimiliano Allegri, colui che ha voluto fortemente il suo pupillo a San Siro dopo il bel matrimonio vissuto a Cagliari. Matri avrà una grande opportunità questa sera, partire da titolare e dimostrare di valere una volta per tutte una maglia importante e pesante come appunto quella rossonera. Sarà un esame davvero tosto per lo stesso attaccante visto che di fronte avrà l’esigente pubblico meneghino, che come si sa, difficilmente riesce a perdonare gli sbagli e gli errori.



In caso di una nuova performance al di sotto delle attese tutto potrebbe accadere nel futuro di Matri, anche una partenza in vista del mercato di riparazione. Giampaolo Pazzini, alla convocazione in Serie A dopo la Champions, vede la luce in fondo al tunnel, e il modulo ad albero di Natale con una sola punta di certo non favorisce gli attaccanti. Tenendo in conto anche della presenza di Robinho non è quindi da escludere una partenza dello stesso Matri in inverno. Nonostante veda poco il campo sono diverse le società a lui interessate, a cominciare dalla Lazio, che cerca un giocatore da inserire in rosa in modo da non fare affidamento solo ed esclusivamente sul solito Miroslav Klose. Attenzione anche al Parma, società amica del Milan, che necessita di un innesto davanti, e da non sottovalutare anche l’Inter, club che potrebbe rivoluzionare il reparto avanzato ad inizio 2014.