Da sempre ammirato da Silvio Berlusconi, Javier Matias Pastore è rimasto ancora oggi un grande sogno del Milan. I rossoneri avevano già provato ad acquistarlo nell’estate del 2011, quando però ad averla vinta era stato il dietro il pagamento di 43 milioni di euro. Lasciata Palermo, il Flaco si è trasferito sotto la Torre Eiffel ma, tra un rendimento non sempre impeccabile e lo scarso utilizzo dovuto ad altri arrivi in squadra, la sua avventura transalpina potrebbe essere vicina alla fine. Così per i rossoneri potrebbe esserci un altro spiraglio; certo il prezzo resta elevato e nel frattempo la trequarti offensiva si è riempita con Kakà e – presto – Honda (senza considerare Saponara, che potrebbe però essere girato in prestito), ma a Milanello sono sempre stati abituati a fare le cose in grande: se un giocatore piace, si fa di tutto per prenderlo. Eppure anche stavolta il Milan potrebbe rimanere deluso: pare infatti, come riporta il Daily Sport, che Pastore sia realmente in uscita dal PSG, ma anche che in vantaggio per garantirsi il suo cartellino siano il Liverpool e l’onnipresente Arsenal, una squadra che dalla scorsa estate è presente in tutte le trattative che riguardino un calciatore di livello internazionale. Vedremo cosa succederà; Laurent Blanc ha ammesso che qualcuno potrebbe partire e il nome del Flaco è comparso nella lista specifica (insieme a Jeremy Menez è quello che rischia maggiormente il “taglio”), ma è comunque difficile che Adriano Galliani decida di muoversi per lui già a gennaio.



Il futuro societario del Milan è ancora poco chiaro. Tutto ruota attorno alla figura di Adriano Galliani: se (come attualmente sembra) l’amministratore delegato resterà al suo posto anche nella prossima stagione, si muoveranno meno tasselli. Recentemente si è parlato dell’ingresso in società di Paolo Maldini, come direttore dell’area tecnica: sembra dipendere proprio da Galliani, con cui l’ex numero 3 non è in buoni rapporti. Stando alle indiscrezioni di calciomercato riportate dal sito goal.com, Maldini avrebbe già in mente un allenatore da proporre a Silvio e Barbara Berlusconi: lo svizzero Murat Yakin, 39 anni, dal 2012 sulla panchina del Basilea. Con la formazione elvetica Yakin, ex difensore in Svizzera, Germania e Turchia, sta ottenendo risultati positivi. In particolare si è fatto strada fino alle semifinali della scorsa Europa League, rischiando di estromettere il Chelsea. Oggi è uno degli allenatori più stimati d’Europa, il suo è un profilo attraente: è giovane, in Svizzera ha maturato una discreta gavetta (anche Grasshoppers, Thun e Lucerna) e sta facendo giocare bene il Basilea. I problemi sono anzitutto due: il Galliani di cui sopra e la Lazio. Il primo: se l’ad resterà in società il ritorno di Maldini sarà più difficile, e di conseguenza anche l’assunzione di Murat Yakin. Il secondo: sulle tracce dell’allenatore svizzero è da tempo la società di Lotito, che probabilmente saluterà Vladimir Petkovic a fine stagione se non prima. Nel frattempo non è scontato che Yakin possa liberarsi dal Basilea, anche se la società dovrebbe consentirgli il grande salto in Serie A, specie sa a chiamarlo sarà un top club come il Milan. La squadra del Cantone omonimo sta in questo senso pensando al ritorno del tedesco Thorsten Fink, che ha già guidato il club dal 2009 al 2011 vincendo due campionati e una coppa nazionale. Sulla carta il puzzle Fink-Yakin-Maldini-Milan è pronto, ma prima i rossoneri dovranno chiarire in via definitiva il proprio organigramma. Altrimenti è sempre pronto il candidato più berlusconiano ovvero Clarence Seedorf, gradito al presidente e di famiglia a Milanello, ma che al contrario di Yakin non è ancora un allenatore. 



Quale futuro per Matias Silvestre? Il difensore argentino è in prestito dall’Inter fino a fine stagione, con diritto di riscatto fissato a 4 milioni di euro. Sinora non ha potuto aiutare con continuità la causa rossonera: in generale ha totalizzato solo 3 presenze in Serie A per un totale di 270 minuti in campo, riuscendo però a segnare un gol nella sconfitta di Parma (2-3). Il sito tuttomercatoweb.com riporta che a gennaio Silvestre potrebbe essere ceduto: Massimiliano Allegri potrà contare sulle prestazioni di Adil Rami, che già si allena con la squadra ma sarà ufficializzato il 3 del prossimo mese. Silvestre potrebbe trasferirsi ma sempre in prestito, a meno che le società interessate non facciano un’offerta di almeno 4 milioni di euro all’Inter, che per acquistarlo dal Palermo ne ha spesi in tutto 8 (2 per il prestito e 6 per il riscatto obbligatorio). Sembra che in particolare il Boca Juniors possa provare a riportare Silvestre in patria: il ventinovenne nato a Mercedes ha già giocato con gli Xeneizes (i “Genovesi”, soprannome del club) sia nelle giovanili (dal 1994 al 2002) che in prima squadra (2002-2008). In particolare al Boca ritroverebbe Carlos Bianchi, l’allenatore che lo trasformò in un difensore a tutti gli effetti (era cresciuto come centrocampista centrale). Sono indizi che potrebbero sfociare in un trasferimento. Con l’innesto di Rami il Milan avrà a disposizione sette difensori centrali: Mexes, Zapata, il recuperato Bonera, Zaccardo e il giovane Vergara (che può partire in prestito) oltre a Silvestre, la cui cessione può diventare una possibilità concreta. Il contratto del giocatore con l’Inter scade nel 2015. Il Boca potrebbe virare con decisione su di lui dopo aver provato a sondare il terreno per altri due ex: Nicolas Burdisso della Roma e Facundo Roncaglia della Fiorentina.



C’è anche il Torino nella corsa a Francesco Lodi, uno dei nomi più chiacchierati di questa sessione di calciomercato invernale. Il regista napoletano gioca poco nel Genoa: Gian Piero Gasperini lo ha sostanzialmente relegato ad un ruolo di riserva di lusso, e così le ipotesi di cessione sono aumentate negli ultimi tempi. Per uno come lui, forse attualmente il miglior interprete del ruolo in Italia dietro Andrea Pirlo, c’è la fila: la Lazio si è detta fortemente interessata, il Catania sotto sotto lo riprenderebbe al volo, il Milan che dall’addio del sopra citato Pirlo non ha più un playmaker fatto e finito ci sta pensando seriamente. E adesso ci si mettono i granata; una squadra che, stando a quanto riporta Tuttosport, incontra i favori del giocatore, in cerca di nuove sfide. Giampiero Ventura ha bisogno di un playmaker basso sul quale costruire la propria linea mediana: in quella posizione sta giocando Vives, che si sta adattando molto bene ma non è esattamente un regista. Così, ecco l’idea Lodi che potrebbe davvero andare in porto. Magari in cambio di una contropartita: il nome più gettonato sembra essere quello di Paulo Vitor Barreto, che era un titolare inamovibile nel Bari del tecnico ligure ma ora fa costantemente panchina a Torino e cambierebbe aria di buon grado. Presto per dire se l’affare si farà, ma a gennaio sono previste novità.

E’ Perin l’erede di Abbiati. Il nome del portiere del Genoa è fortemente sponsorizzato dall’agente Fifa, Ancilotti: ecco le sue parole ai nostri microfoni.

Dopo Adil Rami e Keisuke Honda il Milan potrebbe dare vita al terzo colpo low cost del mercato di gennaio. I rumors delle ultime ore vogliono infatti i rossoneri ad un passo da Danilo D’Ambrosio. Con un autentico blitz in stile seconda guerra mondiale, il club di via Aldo Rossi ha sorpassato Inter e Roma portandosi in pole position per assicurarsi il classe 1988 originario di Napoli. Il 25enne calciatore ha già detto naturalmente sì alla proposta ed ora le due società dovranno raggiungere un’intesa. Il patron dei Granata, Urbano Cairo, è uscito nuovamente allo scoperto, manifestando il proprio disappunto nei confronti di una società che a suo modo di vedere si è mossa in maniera scorretta: «C’è stato un club che si è inserito nella trattativa per il rinnovo, di cui ho la bozza dell’accordo raggiunto. Io non ho mai avuto un comportamento così scortese verso un’altra società». Difficile comunque che Cairo si riferisca al Milan, alla luce degli ottimi rapporti intercorsi fra le due società. In attesa di fare chiarezza sulla vicenda, Toro e rossoneri stanno trattando.

Il Milan ha diversi giocatori in uscita e non è da escludere che possa tornare all’Olimpico Valter Birsa, sbarcato a Milanello soltanto la scorsa estate. Il nazionale sloveno, dopo alcune prove convincenti, è finito in panchina per via dell’esplosione di Ricardo Kakà e del modulo ad albero di Natale, e da gennaio, con lo sbarco di Honda la situazione per lui potrebbe ulteriormente complicarsi. Giampiero Ventura accoglierebbe più che volentieri il proprio ex calciatore ma attenzione anche ad un altro rossonero in esubero come Antonio Nocerino. Il centrocampista del Milan è in disuso ormai da due anni e più volte ha provato a cambiare casacca, invano. L’ex Palermo è stato spesso e volentieri accostato ai Granata nelle scorse sessioni di mercato: che sia giunto il momento fatidico?

Scommette su uno fra Parolo ed Hernanes l’agente Fifa, Nicolato. Secondo il noto procuratore uno dei due centrocampisti diverrà a breve rossonero: ecco le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni.

Giovedì prossimo alle ore 17.00 verrà ufficializzato il nuovo quadro dirigenziale del Milan con i due ad: da una parte lo storico Adriano Galliani, che si occuperà della gestione sportiva e tecnica della squadra, e dall’altra Barbara Berlusconi, che gestirà tutto ciò che riguarda il marketing, lo stadio e le sponsorizzazioni. Di fatto l’investitura è già avvenuta visto che lunedì sera, nella sala Executive dello stadio San Siro, al termine dello spettacolare pareggio con la Roma per due a due, i vertici rossoneri hanno salutato gli sponsor prima di Natale e nell’occasione lo stesso Galliani ha esclamato: «Ecco il nuovo amministratore delegato del Milan, così ha voluto il nostro presidente Berlusconi», con annesso brindisi e abbraccio. Sembra realmente tornato il sereno ai piani alti del Diavolo e ancora una volta il presidente pare abbia fatto il miracolo, convincendo il manager monzese a tornare sui propri passi dopo le clamorose dimissioni. Curioso anche un altro retroscena con protagonista lo stesso ad. Al termine della cena con Allegri, Galliani ha confessato: «Vado a cena con Pirlo». Una semplice battuta? Può darsi, fatto sta che dopo aver spiazzato i presenti lo stesso dirigente ha rivisto il tiro esclamando: «Mannò, vado a quella di Tinti assieme a tutti i suoi assistiti…». Curioso che tra gli assistiti di Tinti vi sia proprio il regista bresciano della Juventus: qualcosa bolle in pentola?

Difficile dirlo fatto sta che il Milan, dopo gli arrivi ormai ufficializzati di Keisuke Honda e Adil Rami, si attende altri rinforzi da qui al prossimo 31 gennaio e lo ha spiegato chiaramente anche la nuova ad Barbara Berlusconi: «Se arriva qualcuno dal mercato? Siamo qui che aspettiamo». Parole significative, sicuramente rivolte a Galliani, che fanno capire come la finestra di riparazione sia tutt’altro che terminata con i due arrivi suddetti. Dovrebbe sbarcare un centrocampista, molto probabilmente un mediano/incontrista, e attenzione ai molteplici movimenti che coinvolgeranno i vari rossoneri in uscita, quasi un’intera squadra con la valigia in mano pronto a cambiare casacca a partire dal prossimo mese.