Crediamoci, dai. Crediamo che vada tutto bene. Crediamo che una società come il Milan possa davvero convivere con due amministratori delegati e che, a volte, l’aria del Natale renda davvero tutti più buoni. Una delle settimane più tormentate della storia del Milan si conclude con l’ennesima implosione e la sensazione che la “pezza a colori” messa da Silvio Berlusconi sia strettamente legata a una buonuscita pesante, quella di Adriano Galliani, che oggi le casse di Fininvest non possono davvero permettersi. E allora via al doppio ad: il factotum dalla cravatta gialla addetto al ramo sportivo, la giovane rampante addetta al ramo strettamente economico, in compartecipazione con Alfonso Cefaliello, con particolare attenzione ai nuovi progetti. Un po’ quello che già faceva da consigliere e che, agli occhi dei tifosi, si è più che altro materializzato nella recente apertura del profilo Instagram. E non c’è alcuna ironia. O meglio, c’è nella stessa misura di quell’incertezza che ormai rende privi di credibilità anche dei comunicati d’agenzia. Una volta, un comunicato stampa di una società di calcio era fonte certa e parola ultima per il presente e per l’avvenire. Oggi la sua validità può durare anche solo mezza giornata, tempo di una rettifica. E poi, chissà, della rettifica di un’altra rettifica. È difficile credere che due anime così diverse, con idee e carichi di esperienza diametralmente opposti, peraltro coordinati da pool stampa diversi e non proprio amicali tra loro possa portare ad una comunione di intenti lunga e duratura. Più ragionevole preventivare il prolungamento di un’agonia societaria senza precedenti fino ad aprile, mese in cui la convocazione del Consiglio d’Amministrazione per l’approvazione del bilancio 2013 potrebbe rappresentare lo spartiacque ideale per far prevalere il nuovo sulla tradizione. Insomma, al Milan sta succedendo quello che succederà prima o poi anche a Mediaset e che, in parte, è già successo alla Mondadori: un figlio dell’ex Premier prenderà il posto di uno dei vecchi amici. Di uno di quelli che, difficili vederli tutti insieme, erano stati immortalati in una storica foto di Gente nel 1995: Bermuda, jogging “di lavoro”, dietro a Berlusconi i primi due sono proprio Fedele Confalonieri e Adriano Galliani, che spodestano altre “Perpetue” sempiterne come Carlo Bernasconi, Marcello Dell’Utri e Gianni Letta. Ebbene, a meno di vent’anni di distanza, senza uscire dal seminato, è chiaro che tante cose siano cambiate. Ma, ad onor del vero, PierSilvio e Marina Berlusconi hanno già dimostrato doti nell’editoria e nella televisione che Lady B., nella più “debole” branca sportiva, deve ancora mettere in atto. Ad oggi con Galliani c’è in comune solo il giorno di nascita: quel 30 luglio che, a distanza esatta di 40 anni, metterà due leoni nella stessa arena e sullo stesso piano. Praticamente una bomba ad orologeria.



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