Lo dice anche Joe Jordan: “Mario Balotelli non si vende. Il Milan non si dovrebbe mai privare di un giocatore così”. L’ex attaccante scozzese qualche voce in capitolo ce l’ha: d’accordo, come bomber nella storia rossonera ci sono diversi calciatori che hanno fatto meglio di lui, arrivato peraltro in squadra nel momento più difficile di sempre (il primo anno da neopromossa e con la retrocessione acquisita poi sul campo, il secondo quindi in serie B). Tuttavia i tifosi del Milan lo ricordano più o meno con affetto, anche se qualche stagione fa aveva avuto un alterco con Gennaro Gattuso quando era collaboratore di Harry Redknapp al Tottenham. Dove però Jordan ha voce in capitolo è negli atteggiamenti in campo, cioè quello per cui Super Mario è maggiormente criticato: il soprannome che si è sempre portato dietro, lo Squalo, gli deriva dal fatto che perse gli incisivi superiori in scontri con gli avversari, essendo poi costretto a portare una dentiera che in campo non aveva. In più, per otto stagioni ha militato nel Leeds United, incrociando i destini con quelli di Don Revie: quella squadra passò alla storia non solo per le vittorie, ma anche e soprattutto in virtù di una cattiva fama che accompagnava le partite (tanto che ne è stato scritto recentemente un libro). Ebbene, uno come Joe Jordan non poteva non prendere le difese di Balotelli, dichiarando perciò in un’intervista a Calciomercato.com che “spesso in campo si lascia andare a comportamenti fuori dalle righe, ma quel che conta è il rendimento e a me Mario ha fatto una grandissima impressione in Nazionale contro la Nigeria. E’ nu giocatore fantastico che sa cambiare una partita in ogni momento”. Capito dunque? Finchè Balotelli continuerà a fare gol, qualche atteggiamento sbagliato potrà anche passare. Basta che la misura non si colmi, e che le “balotellate” non prendano il sopravvento sui gol.
Sean Sogliano, direttore sportivo del Verona, è uno dei nomi più caldi in ottica Milan. Non solo per le sue qualità di dirigente, che stanno emergendo dall’ottima stagione dell’Hellas; ma anche perché secondo le ultime indiscrezioni, è un punto di contatto tra Adriano Galliani e Barbara Berlusconi. Il presidente rossonero, Silvio Berlusconi, ha pianificato la convivenza tra il suo amministratore delegato di fiducia e la figlia terzogenita, che sarà protagonista nella nuova gestione del club. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport Sogliano avrebbe l’approvazione sia di Barbara che di Galliani; quest’ultimo, sempre stando alle indiscrezioni, non gradirebbe la presenza in società di Paolo Maldini, che la Berlusconi avrebbe già scelto per il futuro prossimo del Milan, e preferirebbe accogliere nell’organigramma Daniele Pradè, attuale dirigente della Fiorentina. Altre fonti come il Corriere dello Sport sostengono che Galliani e Barbara siano divisi, sulla figura del nuovo d.s.: in ogni caso il nome di Sogliano tornerà a rimbalzare nell’orbita rossonera, soprattutto nella prossima estate perché è difficile che l’ex difensore possa lasciare il Verona a stagione in corso. Sono in tanti a credere che possa essere il dirigente giusto per far ripartire il Milan, soprattutto a livello di scouting in giro per il mondo. Il Verona sta valorizzando Juan Iturbe, prelevato in prestito dal Porto, ed aspetta ancora il miglior contributo di Ezequiel Cirigliano: sono giocatori trattati personalmente da Sogliano che dimostrano la sua abilità nello scovare talenti stranieri. A tal proposito si può ipotizzare che con l’avvento del d.s. gialloblù il Milan possa portarsi avanti per l’acquisto di Jorginho e dello stesso Iturbe.
Spunta il nome di un nuovo portiere sul taccuino dell’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani. Le indiscrezioni recenti vogliono infatti il Diavolo sulle tracce di Agazzi, estremo difensore del Cagliari. Il classe 1984 ha perso il posto da titolare in favore di Avramov e visto il contratto in scadenza al 30 giugno del 2014, fra circa 7 mesi, tutto potrebbe succedere in un futuro non troppo lontano. La questione portieri è alquanto nota in casa Milan: Abbiati va in scadenza e dirà quasi sicuramente addio ai rossoneri dopo una lunga carriera; insieme a lui potrebbe esserci anche Marco Amelia, che nonostante abbia ancora 18 mesi di contratto con i rossoneri, vorrebbe giocare di più. Rimarrebbe quindi il solo ed inesperto Gabriel, ed è per questo che il Milan starebbe pensando di affiancargli un portiere più navigato. Se ne riparlerà sicuramente nelle prossime settimane anche perché i rapporti fra Cagliari e rossoneri sono storicamente ottimi e chissà che l’occasione non sia propizia anche per tornare a discutere del futuro di Astori, difensore a cui il Diavolo non ha mai smesso di pensare. Per la difesa attenzione anche alla novità Richards. Il centrale del Manchester City, in realtà, non è proprio un inedito ma il nome sarebbe tornato di recente. Stando a quanto circolante nelle ultime ore sembra infatti che il colosso dei Citizens, desideroso di lasciare l’Etihad Stadium, abbia contattato Galliani in vista di gennaio. L’operazione sembra fattibile con la formula del prestito.
Nel frattempo continuano seppur timidamente le voci riguardanti il futuro della panchina del Milan. In cima alla lista dei prescelti continua ad esservi Clarence Seedorf. L’attuale centrocampista del Botafogo sembra destinato a divenire l’erede di Massimiliano Allegri al termine della stagione in corso quando il contratto del Conte Max scadrà. Seedorf piace in particolare a Silvio Berlusconi e naturalmente la figlia appoggia. Galliani spingerebbe maggiormente per Inzaghi ma non disdegnerebbe affatto rivedere il “senatore” olandese a Milanello. E a proposito di ritorni attenzione a Oliver Bierhoff, grande attaccante rossonero e dell’Udinese degli anni ’90 inizio 2000. Il tedesco, attualmente nella federazione teutonica ma con il contratto in scadenza a giugno, potrebbe portare la propria esperienza a Milanello, per divenire il “Ministro degli esteri” rossoneri, una sorta di uomo immagine nei rapporti internazionali, molto probabilmente una figura che affiancherà l’attua direttore organizzativo Umberto Gandini.
Sono arrivo i petroldollari in casa Milan. Ne è convinto l’agente Fifa, Consiglio, che intervistato in esclusiva dalla nostra redazione ci ha svelato i piani futuro di Fly Emirates.
Inizia subito col piede sbagliato la convivenza forzata fra i due nuovi amministratori delegati del Milan, Barbara Berlusconi e Adriano Galliani. Stando a quanto riportato stamane dal Corriere dello Sport, i due avrebbero diverse veduto su molteplici argomenti, a cominciare dalla scelta del nuovo direttore sportivo. La figura del ds sarà centrale nel nuovo Milan “doppio” e con il pensionamento di Ariedo Braida bisognerà scegliere una persona sicura, affidabile e nel contempo esperta. La figlia del presidente propenderebbe per la scelta di Sean Sogliano, giovane ds dell’Hellas Verona, reduce da un ottimo lavoro in quel di Verona. Fra i colpi più interessanti senza dubbio quello riguardante il talentuoso Juan Iturbe, già ribattezzato il “Messi veneto”. Galliani, invece, punterebbe su Daniele Pradè, attuale ds della Fiorentina, e sicuramente più esperto e navigato di Sogliano, visto anche il suo passato fra le fila della Roma. La soluzione a metà potrebbe essere rappresentata da Riccardo Bigon, l’attuale dirigente del Napoli, che però a riguardo ieri ha confessato: «Io al Mialn? Sono talmente poco adatto alla ribalta che non mi pongo il problema. Parlo solo con i fatti stando vicino all’allenatore affinché tutti diano il massimo. Al Napoli voglio dare il mio contributo, non posso pensare di essere al centro di qualcosa».
Altro argomento di discussione sembrerebbe essere il mercato, che come responsabilità spetta a Galliani. Barbara Berlusconi vuole però dire la sua e pare che la stessa abbia invitato lo storico manager monzese ad evitare i colpi last minute del 31 agosto/31 gennaio nonché i famosi parametri zero che negli ultimi anni hanno intasato Milanello. Una scelta un po’ discutibile visto che, se da una parte Galliani ha preso male a zero (o quasi), leggasi i casi di Traore, Mesbah e Taiwo, giusto per citare i più noti, è vero anche che in via Aldo Rossi sono sbarcati giocatori del calibro di Kakà, Montolivo e Mexes senza spendere un euro. Situazione simile per i colpi last minute, visto che quando Galliani è tornato in Italia con un giocatore sul gong, non ha sbagliato quasi mai.