Un addio dopo la bellezza di 28 anni di lavoro non è un evento qualsiasi, e per Ariedo Braida in queste ore c’è un pizzico di amarezza per la fine della sua lunghissima avventura nella dirigenza del Milan. Per concludere degnamente questa lunghissima pagina della sua vita, ecco una cena con amici fidati (solo Pippo Inzaghi del Milan) tra le montagne della Val d’Aosta, e una intervista concessa a SportMediaset: “Ad oggi sono tecnicamente disoccupato”, scherza lo storico braccio destro di Adriano Galliani, che però non farà parte come l’a.d. del nuovo corso rossonero in cui avrà un ruolo più attivo Barbara Berlusconi. “Appena ci saranno buone nuove, sarò io a parlare”, aggiunge Braida, che a cena ha parlato dell’arrivo al Milan di Radja Nainggolan, che dovrebbe essere imminente nell’ottica di uno scambio che avrà Bryan Cristante come parziale contropartita tecnica. Il futuro di Braida invece è meno chiaro. Tante sono le opzioni: in Italia in prima fila c’è la Sampdoria con una proposta di un contratto di collaborazione annuale affidando allo scopritore di talenti un ruolo da osservatore, all’estero in cima ai suoi desideri ci sarebbe il Monaco. Nel corso della serata ecco una telefonata di Galliani, che pure dal Brasile ha voluto esprimere la sua vicinanza a quello che rimarrà un carissimo amico, al quale ha rivolto un invito: “Ariedo domenica ti voglio di nuovo a San Siro a vedere il tuo Milan”.



Il direttore sportivo del Milan, Ariedo Braida, dopo 28 anni ha lasciato il club rossonero. Ora c’è anche l’ufficialità come recitato dal comunicato apparso poco fa sul sito del Milan: “L’AC Milan ringrazia Ariedo Braida, che oggi lascia la Società: è stato prezioso collaboratore per un tempo lunghissimo, caratterizzato dai risultati prestigiosi che devono essere attribuiti anche alla sua importante opera”. Braida lascia il proprio incarico dopo quasi 3 decadi di lavoro al fianco dell’ad Galliani e del presidente Silvio Berlusconi. Per salutare l’ambiente rossonero e i suoi storici collaboratori, l’ormai ex ds ha voluto recapitare il seguente messaggio: “Grazie al Presidente Berlusconi e al vice Galliani per questi ventotto anni. Tanti auguri ai tifosi milanisti e a chi ha il Milan nell’anima”. 



Sta nascendo in queste ore il nuovo Milan 2014, una squadra che a giugno dell’anno che sta per iniziare sarà profondamente trasformata rispetto a quella attuale. Si inizierà con Allegri; il Conte Max dirà addio fra sei mesi, con il contratto in scadenza, e al suo posto sbarcherà Clarence Seedorf. Il centrocampista olandese del Botafogo è la nuova scommessa, si spera vincente, del patron Silvio Berlusconi. Nelle prossime ore l’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, incontrerà il giocatore a Rio de Janeiro, dove si trova attualmente per le vacanze natalizie. E’ molto probabile che i due parlotteranno di diversi argomenti fra cui anche il futuro del Milan e magari qualche accenno al mercato. Si passerà quindi ai piani alti della dirigenza: avverrà ufficialmente oggi l’addio di Ariedo Braida al Diavolo dopo quasi 30 anni di onorata carriera. Lo storico direttore sportivo rossonero verrà appiedato per via dell’età e dell’attività diminuita sensibilmente negli ultimi anni. Sulle sue tracce vi sono diverse società fra cui il Monaco e la Sampdoria, e al suo posto in via Aldo Rossi dovrebbe sbarcare Sean Sogliano.



L’attuale ds dell’Hellas Verona è l’erede designato di Braida, dirigente giovane, abile e capace, in grado di portare a termine colpi molto interessanti e nel contempo a sorpresa come quelli firmati Jorginho, Iturbe e Luca Toni. Lo sbarco a Milanello non dovrebbe verificarsi in tempi brevi ma indicativamente solo a fine stagione e nel frattempo a Casa Milan, il posto lasciato vacante da Braida verrà occupato temporaneamente dal direttore organizzativo Gandini. Infine la questione Radja Nainggolan. Galliani spera di poter chiudere a breve la trattativa con il Cagliari, magari già via telefono dal Brasile o a partire dal suo rientro in Italia, datato 5 gennaio 2014. Con Cellino i rapporti sono ottimi e nonostante l’offerta importante della Roma, 7 milioni di euro “tramutabili” poi in 9, i rossoneri continuano ad essere in pole position.

Pastore con Kakà e Dzeko al posto di Balotelli: è questo il Milan 2014 secondo l’agente Fifa Boatto, con cui abbiamo colloquiato in esclusiva delle trattative rossonere di gennaio.

Massimiliano Allegri saluta il Milan. Il Conte Max, intervistato stamane da La Gazzetta dello Sport, ha di fatto ufficializzato l’addio al termine della stagione in corso, al 30 giugno del 2014, quando il suo contratto con il Diavolo scadrà. Lo sapevano anche i muri, sia chiaro, ma da oggi si può dire ufficiale. «Non so chi sarà il nuovo allenatore – le parole dell’allenatore livornese ai microfoni della Rosa – è un problema che non mi riguarda. Di certo questo è il mio ultimo Natale da milanista, ma ho mangiato il panettone un’altra volta e per la verità non ho mai avuto dubbi in proposito». Allegri è convinto di lasciare al successore un buon Milan che potrebbe ulteriormente migliorare a partire dal prossimo mese, grazie a qualche ritocco di mercato, e con il ritorno dei molteplici infortunati, a cominciare da Giampaolo Pazzini e da Ignazio Abate. Allegri racconta quando ha preso la decisione di salutare il Diavolo: «L’ho deciso il giorno in cui si è stabilito che sarei rimasto per un’altra stagione. Mi piaceva l’idea di restare e finire un lavoro, ma quattro anni in una squadra sono tanti».

Il famoso incontro tenutosi ad Arcore lo scorso maggio, quando sembrava che il Conte Max fosse vicino all’esonero, ha segnato quindi nel contempo la conferma e la fine dell’esperienza sulla panchina di San Siro dell’ex allenatore del Cagliari. Ma il calcio si sa, è fatto di cicli, è quello di Allegri sembra ormai giunto al termine. Lo scudetto conquistato al primo colpo non glielo toglierà nessuno, e rimarrà per sempre nella storia, ma resta l’amarezza per il secondo tricolore soltanto sfiorato, con il famoso episodio del “gol non gol” di Muntari. La grande rimonta della scorsa stagione si può considerare un altro grande exploit di Allegri: quando tutti lo davano per spacciato ha tirato fuori le unghie raggiungendo un obiettivo giudicato impossibile. Infine l’ultimo campionato, quello in corso, che per ora non promette affatto bene. Ma quale sarà il futuro di Allegri varcato il portone di Milanello? Max dribbla la domanda sulla Nazionale così: «Eviterei di parlare della nazionale, che ha un grande c.t. e può fare un grande Mondiale. Quanto al resto, vedrò quali occasioni avrò e sceglierò la sfida che più mi stimola».