, come noto, è uno dei papabili allenatori del Milan per il prossimo futuro. Nome forte perchè ex dal passato glorioso: tantissimi gol con la maglia rossonera (125 in 201 partite), idolo dei tifosi e simbolo del Diavolo che dominò prima in Europa con Arrigo Sacchi e poi in Italia con Fabio Capello. Come allenatore ha già esperienze importanti: guida dal 2012 l’Heerenveen che è una delle squadre più importanti della Eredivisie, con l’Ajax è stato un mezzo flop (terzo, al termine della stagione ha rassegnato le dimissioni) mentre con la Nazionale olandese ha centrato gli ottavi di finale al Mondiale 2006 e i quarti all’Europeo 2008. E’ stato una suggestione forte di Silvio Berlusconi nel passato recente, quando la panchina di Massimiliano Allegri era fortemente in bilico (non che sia cambiato molto, ma c’è stato un periodo in cui il tecnico livornese sembrava davvero essere ad un passo dall’addio); tuttavia Van Basten ha sempre declinato l’invito dichiarandosi ancora non pronto, e anche oggi ha detto no: “Non ho nessuna intenzione di andare ad allenare all’estero” ha rivelato alla televisione olandese NOS “sono soddisfatto qui all’Heerenveen, dove posso lavorare alla mia maniera; non vedo ragioni per andarmene”. Implicitamente sembra essere un diniego a causa della troppa pressione che l’ex attaccante dovrebbe affrontare sulla panchina di una società così importante; in più il suo passato porta anche delle responsabilità in termini di risultati da conseguire. Tuttavia il Milan non demorde, e non è escluso che in futuro, magari tra qualche anno, il matrimonio si possa davvero consumare.
Secondo le ultime indiscrezioni di calciomercato, riportate da SkySport24, Ariedo Braida ha smentito di aver rassegnato le dimissioni in data odierna (mercoledì 4 dicembre). Sembrava che il direttore sportivo del Milan, in società dal 1986, avesse deciso di interrompere immediatamente il rapporto con i colori rossoneri. Ma da Milanello filtrano indicazioni contrarie, secondo le quali Braida sarà regolarmente al suo posto (in tribuna di fianco ad Adriano Galliani) nella prossima trasferta della squadra a Livorno (sarà l’anticipo della quindicesima giornata, sabato 7 dicembre alle ore 18:00). Nelle ultime ore si è detto che il Milan avesse respinto le presunte dimissioni del dirigente, convincendolo a restare nell’organigramma sino al termine della stagione. Ora pare che il diretto interessato abbia smentito tutto: in ogni caso il suo futuro al Milan sembra segnato. A giugno Braida dovrebbe fare spazio ad un altro direttore sportivo, la trattativa per la rescissione con buonuscita è impostata: il nome più caldo per la sostituzione è Sean Sogliano dell’Hellas Verona.
Sono giorni di grandi scossoni in casa Milan. Rientrato il caso Galliani – almeno così pare, visto che una definitività forse non c’è ancora – adesso c’è quello di Ariedo Braida. Il direttore sportivo del Milan ha presentato le sue dimissioni: ha il contratto in scadenza nel 2014, probabilmente lascerà comunque a fine stagione ma ha deciso di tirarsi indietro e fare spazio al nuovo corso che si aprirà con Barbara Berlusconi. In realtà la vicenda assume le tinte di un vero e proprio giallo: secondo quanto riporta Sky Sport le dimissioni non sarebbero state accettate dalla dirigenza del Milan, ma soprattutto sembra che sia stato lo stesso Braida a congelarle, convinto dalla stessa società a ripensarci. Il tutto, due ore più tardi (lo riporta Corriere.it). Dunque, per il momento Braida resta in carica, ma è altamente probabile che sarà comunque sostituito a fine stagione, anche perchè Braida è un fedelissimo di Adriano Galliani è non è dunque difficile leggere nella sua volontà di dire basta una sorta di “vicinanza” all’amministratore delegato rossonero, fino a condividerne l’addio alla società per la quale ha lavorato a lungo. I nomi per la successione sono infatti già noti da tempo: al momento i due principali candidati sembrano essere Sean Sogliano, attuale ds del Verona, e Daniele Pradè che ha portato la Fiorentina a giocarsi la Champions League insieme ad Eduardo Macia.
Punta su Agazzi caro Milan. E’ questo il consiglio di Greco, Agente Fifa, che intervistato in esclusiva dalla nostra redazione ha fortemente sponsorizzato il portiere del Cagliari in scadenza.
Sta nascendo in questi giorni, in queste ore, il nuovo Milan con i due ad. Da una parte lo storico amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, dall’altra, la rampante Barbara Berlusconi, figlia del presidente, che punta a rinnovare e nel contempo ringiovanire il club meneghino. Una convivenza che appare però difficile almeno stando a quanto si mormora negli ambienti rossoneri e a quanto circolante in queste ultime ore. Al di là delle difficoltà nella scelta del ds, con Lady B che sponsorizza Sean Sogliano dell’Hellas Verona, e Galliani che spingerebbe invece per il più navigato ds della Fiorentina, Daniele Pradè, le due figure carismatiche si stanno scontrando anche sugli obiettivi di mercato in vista di gennaio. Stando a quanto circolante di recente sembra infatti che la figlia di Berlusconi punti a riportare alla base Andrea Pirlo, centrocampista della Juventus e della nazionale italiana. Qualche messaggio era stato già mandato nelle scorse settimane e il recente augurio allo stesso metronomo apparso sul sito del Milan in seguito all’infortunio, è l’ennesima conferma del corteggiamento voluto proprio da Barbara. Con la partenza ormai certa di Massimiliano Allegri e il depotenziamento di Galliani, Pirlo sarebbe libero di tornare a Milanello senza i vecchi nemici.
Difficile se non quasi impossibile parlare di reale trattativa ma è logico che in virtù del contratto in scadenza al 30 giugno del 2014, e del possibile ritorno alla base di Seedorf, non è da escludere che la prima richiesta del centrocampista olandese sia proprio il suo ex compagno di mille battaglie. Galliani, invece, starebbe maggiormente spingendo per Blaise Matuidi, uno dei tanti calciatori del Paris Saint Germain in partenza a gennaio. Il centrocampista della nazionale francese ha il contratto in scadenza a giugno e lascerà quasi sicuramente il Parco dei Principi già in inverno. C’è un piccolo problema: Matuidi è assistito da Raiola e fra i nuovi diktat di Barbara c’è anche quello di affrancarsi dai soliti e noti operatori di mercato.