Una società di medio-piccolo livello deve per forza di cose mettere in preventivo delle cessioni eccellenti. Il Genoa è una club ricco di tradizione, attualmente però non è una grande del calcio italiano, negli ultimi anni ha avuto anche qualche problema di classifica. Enrico Preziosi è un presidente che tende a spendere molto, forse troppo, ma negli anni ha saputo anche incassare bene dalla vendita di alcuni pezzi pregiati. Anche nel prossimo calciomercato invernale il Genoa potrebbe sacrificare alcuni gioielli per poi acquistare altri calciatori. Succederà probabilmente con Juraj Kucka, centrocampista slovacco classe ’87, che è ritornato ad essere un calciatore importante per il Genoa. Un giocatore dotato tecnicamente e fisicamente, con Gasperini fa addirittura il terzo d’attacco nel tridente. Su di lui ci sono grandi club, in primis il Milan che è pronto ad offrire M’Baye Niang come pedina di scambio. Preziosi accetterà la proposta? Secondo indiscrezioni raccolte in esclusiva da IlSussidiario.net, il futuro di Kucka dipenderà in primo luogo dal lasciapassare di Gian Piero Gasperini. Sicuramente toccherà a lui dare l’ok per la cessione. Ma c’è anche un altro discorso in ballo: Gasperini sa bene di dover cedere qualcuno, ma sarà lui anche a decidere quale contropartita accettare. Il motivo è semplice: il Milan è pronto a offrire il giovane Niang, dall’altra parte del Naviglio c’è l’Inter che potrebbe mettere sul tavolo delle offerte Ishak Belfodil. Si tratta di due attaccanti giovani e di talento, il milanista è due anni più piccolo dell’interista che però ha più esperienza (e gol all’attivo) in Serie A. Se Gasperini optasse per quest’ultimo allora Kucka potrebbe finire a Milano da Walter Mazzarri, che chiede lo slovacco dai tempi di Napoli. Si profila un derby milanese per il giocatore del Genoa che è tornato a giocare come qualche tempo fa, quando proprio l’Inter aveva deciso di puntare su di lui acquistandolo in compartecipazione. Ora il Genoa ha l’intero cartellino in proprio possesso e dovrà deciderne il futuro.
(Claudio Ruggieri)