Dopo l’ultima gara della stagione del Brasilerao, cioè il campionato brasiliano che il Botafogo ha chiuso al quarto posto qualificandosi per la prossima edizione della Coppa Libertadores, nella quale il giocatore olandese ha segnato anche un gol, ha parlato Clarence Seedorf, numero 10 del club di Rio de Janeiro: “E’ stato un anno fantastico, in cui ho costruito una relazione molto forte con tutto l’ambiente, a partire dal tecnico. L’affetto della gente mi ha emozionato”. Poi il futuro, ed è una domanda inevitabile se si considera che Seedorf è la prima opzione del presidente rossonero Silvio Berlusconi per la panchina del Milan (club in cui l’olandese ha militato per dieci anni) che verrà. Il diretto interessato si è espresso così: “Ogni volta che termina una stagione c’è la possibilità di cambiare e trasferirsi da qualche altra parte. Io ho un contratto con il Botafogo fino al 2014”. Dichiarazioni dunque possibiliste, anche perché molto probabilmente la rivoluzione a Milanello arriverà solo in estate: periodo ancora lontano, ed è chiaro che Seedorf coglierà l’occasione se questa dovesse presentarsi. Tutto è possibile.



Una delle priorità del Milan in sede di calciomercato di gennaio è quella di rinforzare anche la difesa, reparto che troppe volte negli ultimi anni è stato invece sottovalutato. Vero che la società rossonera ha già bloccato il francese Adil Rami, che nel Valencia era finito fuori rosa, ma non è da escludere che ci possano essere ulteriori movimenti nel prossimo mese per rafforzare la retroguardia a disposizione di Massimiliano Allegri. Uno dei nomi più caldi è quello dell’inglese Micah Richards, esterno difensivo del Manchester City in uscita dal club di Manuel Pellegrini, che gli preferisce Pablo Zabaleta al momento. Sul calciatore è noto l’interesse dell’Arsenal, club che lo segue da diverso tempo, ma è stato già da tempo accostato pure a varie squadre italiane. Nella scorsa estate, ad esempio, Richards era stato spesso accostato all’Inter. Ora la squadra a lui più vicina potrebbe appunto essere il Milan. Molto potrebbe anche dipendere da come andranno le cose in Champions League per i rossoneri: per saperlo, basterà attendere mercoledì sera…



Dall’elenco dei possibili nuovi direttori sportivi per il Milan del tandem formato da Barbara Berlusconi e Adriano Galliani bisognerà togliere uno dei nomi più ambiti, cioè quello di Daniele Pradé, che è ormai ad un passo dal rinnovare il contratto che lo lega con la Fiorentina. Notizia importante, perché qualche mese fa il rapporto fra il dirigente ex Roma e la società gigliata sembrava essersi rovinato a causa di alcune frizioni, in particolare sul caso Adem Ljajic. Pradé era più favorevole ad un passaggio del talento slavo appunto al Milan piuttosto che alla sua vecchia società, ed inoltre qualche altro personaggio all’interno del club gli contestava eccessiva vicinanza ai mass media. Tanto che a Moena, durante il ritiro estivo dei viola, Pradé non si era visto. Ora invece tutto è stato risolto, e gran parte del merito va al presidente Andrea Della Valle, che ha apprezzato molto il passo indietro del suo direttore sportivo: ora è tutto pronto per il rinnovo del contratto, almeno fino a giugno 2015. Il Milan dunque dovrà rivolgersi altrove, anche se pure gli altri nomi in circolazione per i rossoneri sono vincolati da legami con altre importanti società.



Ha segnato ieri sera il suo sesto gol in campionato; e potrebbe essere stato un gol, diciamo, profetico. Spieghiamo il perchè: ieri sera Roberto Donadoni gli ha personalmente fatto i complimenti ai microfoni di Sky Sport, analizzando il 3-3 contro l’Inter. “E’ un giocatore davvero generoso, ha già segnato sei gol perchè si fa trovare pronto in area di rigore e questo è un atteggiamento che fa bene a lui e alla squadra”. Parole importanti che sono confermate dai fatti: l’ex Commissario Tecnico della Nazionale ha fortemente voluto il centrocampista di Gallarate, che prima dei ducali giocava nel Cesena con cui aveva collezionato 68 presenze e 6 gol in due stagioni di Serie A. Si è capito perchè: sotto la guida del bergamasco Parolo è cresciuto esponenzialmente fino a guadagnarsi la maglia azzurra e, molto probabilmente, un viaggio al prossimo Mondiale. Per quanto riguarda Donadoni, nel calderone dei possibili sostituti di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan c’è anche il suo nome: in passato se ne era parlato per il suo passato rossonero, il suo è un profilo che si sposerebbe alla perfezione con quella che è la politica societaria del Diavolo in materia di allenatori. Finora il matrimonio non s’è fatto, nè Donadoni è in pole position per la prossima stagione; ma la possibilità c’è comunque. E allora, qualora davvero l’ex Napoli e Livorno dovesse tornare a Milanello, uno dei primi nomi che chiederebbe alla dirigenza rossonera sarebbe proprio Marco Parolo, per farne uno dei centrocampisti titolari della sua formazione. Per ora solo un’ipotesi, ma non così tanto da scartare; dovesse vincere l’idea che al Milan serve, in questo momento storico, un allenatore esperto, automaticamente Clarence Seedorf e Filippo Inzaghi verrebbero messi in disparte perdendo quotazioni. 

I rapporti mercantili fra il Real Madrid e il Milan potrebbero proseguire durante le prossime sessioni di mercato. Dopo l’affare Ricardo Kakà della scorsa estate, l’amministratore delegato Adriano Galliani starebbe infatti pensando ad altri epurati doc di stanza al Santiago Bernabeu. In cima alla lista continua ad esservi Iker Casillas, estremo difensore dei madridisti che ha perso il posto da titolare in favore di Diego Lopez. Il nazionale iberico non è naturalmente felice per tale situazione ed ha mandato segnali di addio alla dirigenza. Tutto potrebbe succedere in vista del mercato di riparazione ormai alle porte anche perché il Milan dirà addio a Christian Abbiati al termine della stagione in corso con il contratto in scadenza, e credere nel solo Gabriel, come si è visto chiaramente sabato sera a Livorno, sarebbe un mezzo autogol; il giovane portiere brasiliano non è infatti ancora maturo per una big come il Milan e sarebbe consigliabile affiancargli un portiere di maggior esperienza per crescere.

Altro nome caldo è quello di Fabio Coentrao. Si tratta di una mezza novità per i rossoneri visto che il nazionale portoghese era stato accostato al Diavolo ai tempi del Benfica per poi tornare in auge timidamente nei mesi successivi lo sbarco a Madrid. Il lusitano è in partenza dalla Spagna e a gennaio farà sicuramente le valigie. Il Milan ci proverà anche perché la situazione sulla corsia di sinistra è ancora precaria e viste le voci di mercato riguardanti Ignazio Abate non è da escludere che De Sciglio venga traslocato a destra per innestare la corsia mancina con un nuovo giocatore. Coentrao ha un contratto in scadenza al 30 giugno del 2017 ed ha un valore di mercato che si aggira attorno ai 15 milioni di euro. L’ad Gallini potrebbe tentare la via del prestito semestrale con diritto di riscatto al prossimo giugno, sempre che Barbara approvi…

Non rischia l’addio già a gennaio Alessandro Matri. Stando a quanto ci racconta in esclusiva l’agente Fifa, Giusti, l’ex Juve rimarrà a Milanello almeno fino al termine della stagione, poi si vedrà.

Massimiliano Allegri non lascerà il Milan fino al termine della stagione. Il Conte Max sembra aver ormai incassato la fiducia ma il contratto in scadenza al 30 giugno del 2014 e i risultati della stessa squadra rossonera che non sembrano mai voler decollare, potrebbero non fare dormire sonni tranquilli allo stesso allenatore livornese. Fondamentale, a riguardo, sarà la sfida contro l’Ajax in programma mercoledì a San Siro, una gara basilare per il proseguo della stagione, sia per quanto riguarda il prestigio, sia per l’aspetto economico. Passare il turno e qualificarsi agli ottavi di Champions League permetterebbe alla società di via Aldo Rossi di incassare fin da subito un bell’assegno da 8 milioni di euro firmato dalla Uefa. Bottino che potrebbe aumentare in caso di vittorie delle prossime partite e di eventuali altri passaggi del turno. Basta il pareggio mercoledì ma soprattutto bisognerà evitare figuracce. In caso di vittoria dei Lancieri non sono da escludere risvolti clamorosi, fra cui l’esonero immediato di Allegri.

Moltissimi i nomi per la panchina circolanti nelle ultime settimane e il più fresco è senza dubbio quello di Murat Yakin, allenatore egiziano in forza agli svizzeri del Basilea. Il club elvetico, capace di piegare il Chelsea pochi giorni fa, si gioca l’accesso agli ottavi di Champions League contro lo Schalke, ma i rapporti fra lo stesso allenatore e la dirigenza non sono proprio idilliaci. Sulle tracce di Yakin vi è la Lazio, che lo segue da diversi giorni, e non è da escludere un derby tutto italiano. Sembra invece tirarsi fuori Giovanni Trapattoni, ex commissario tecnico della nazionale irlandese, in orbita rossonera qualche settimana fa. Parlando del suo futuro l’allenatore di Cusano Milanino ha confessato: “Il mio futuro? Non sarò l’allenatore del Milan, allenerò una nazionale, non è detto che vada ai Mondiali”.