E’ iniziata una settimana importante per il Milan che venerdì sera affronterà il Parma in casa in campionato e cercherà di riprendere il cammino dopo il pareggio a Cagliari che ha frenato la corsa Champions. La settimana prossima sarà quella del ritorno in Champions League con l’andata degli ottavi contro il Barcellona a San Siro, un match molto atteso da parte della dirigenza rossonera e anche dai giocatori. Il Milan sa che per passare il turno dovrà fare un match di altissimo livello, non sarà assolutamente facile superare l’ostacolo Barcellona. Allegri però dovrà tenere d’occhio anche la situazione in campionato, i tre punti dalla Lazio terza in classifica non sono tanti e il Milan cercherà di agguantare i biancocelesti. L’Inter è avanti di due punti ma dovrà sfidare la Fiorentina di Vincenzo Montella e non sarà assolutamente facile. Per Allegri è un periodo molto caldo perché tra le battute di Berlusconi e i nomi di possibili successori, si gioca gran parte del proprio futuro in questi momenti così delicati. Per parlare del futuro tecnico del Milan abbiamo intervistato, in esclusiva a Ilsussidiario.net, il giornalista di 7 Gold Federico Bertone, molto vicino all’ambiente rossonero.



Berlusconi continua a punzecchiare Allegri. Segnali di rottura? Che Berlusconi non abbia un feeling positivo con Allegri lo sanno tutti. Al presidente del Milan non piace molto il tecnico toscano ma la conferma passerà assolutamente dai risultati, quindi dal terzo posto.

Senza Champions Allegri andrebbe via… Credo di si, ma attenzione anche alla posizione di Allegri.



In che senso? Allegri ha ricevuto attestati di stima da altre società, potrebbe anche decidere di andare via lui. La Roma per esempio sta puntando molto sull’allenatore toscano.

Berlusconi vorrebbe uno del trio olandese sulla panchina del Milan. Van Basten, Gullit, Rijkaard, chi sarebbe il più adatto? Se andiamo ad analizzare il curriculum di allenatore solo Rijkaard ha fatto qualcosa di importante e ultimamente non sta facendo bene. Van Basten ha dichiarato con umiltà di non essere ancora pronto, Gullit non lo definirei un allenatore.

Nel toto allenatore il nome più caldo è quello di Donadoni… Donadoni potrebbe arrivare con un nome altisonante come direttore tecnico, una figura che potrebbe essere introdotta nel Milan. Penso a un Capello, un Sacchi come direttore tecnico con Donadoni in panchina.



Si è parlato anche di Filippo Inzaghi, troppo presto per SuperPippo?

Penso di si, ora allena gli Allievi, dovrebbe almeno allenare la Primavera per poi pensare a un futuro come allenatore. Ma forse sarebbe meglio se allenasse prima una squadra di medio-basso livello per poi proiettarsi come allenatore del Milan.

Chiudiamo con Ancelotti: sogno impossibile?

Invece no. Ancelotti al Psg non è poi così sicuro, deve vincere per essere confermato. Lui ha sempre dichiarato di sognare il ritorno al Milan, certo, dovrebbe decurtarsi l’attuale ingaggio da 7 milioni di euro netti a stagione.

 

(Claudio Ruggieri)