Massimiliano Allegri non sarà stato particolarmente contento di pareggiare il derby, dopo che il Milan era passato in vantaggio nel primo tempo e aveva sfiorato a più riprese il raddoppio, fermato solo da un grande Samir Handanovic. Il gol di Schelotto ha rimesso le cose in parità: l’italo-argentino nel secondo tempo ha preso il tempo ai difensori rossoneri e ha messo dentro con un bel colpo di testa. Rammarico in casa Milan, e nuove polemiche su Allegri che a detta di alcuni tifosi avrebbe dovuto osare di più, mentre altri pensano che sarebbe stato meglio coprirsi dopo il vantaggio. La posizione dell’allenatore toscano è sempre oggetto di discussione: il Milan sembra averlo blindato, dopo i recenti risultati positivi, almeno sino alla naturale scadenza del contratto, nel 2014; tuttavia sembra sempre esserci una possibilità che il rapporto si interrompa a fine stagione. In casa Milan si parlerà anche del futuro di Abbiati, ieri grande protagonista con una parata decisiva su Guarin prima del gol di Schelotto, episodio in cui non ha potuto fare molto visto che il colpo di testa era ravvicinato e angolato. Per parlare di queste tematiche abbiamo intervistato in esclusiva a Ilsussidiario.net, Daniele Daino, ex giocatore del Milan.



Derby amaro per il Milan: si doveva vincere dopo un primo tempo importante, non crede? Sono d’accordo, ieri ho visto la partita a San Siro e devo dire che l’Inter nel primo tempo era imbarazzante.

Allegri doveva osare di più? Secondo me ha sbagliato parecchio nella gestione dei cambi. Doveva far entrare prima Niang, non doveva cambiare Muntari ma Nocerino e anche Ambrosini doveva entrare prima. E poi non avrei cambiato El Shaarawy.



Continuano le voci sul futuro dell’allenatore toscano. Rimarrà secondo lei? No, è inutile girarci intorno, andrà via dal Milan, ha ormai la strada sbarrata. Per me sta facendo bene quest’anno però non lo vedo come allenatore da Milan.

Ieri è tornata a circolare la voce di un arrivo di Inzaghi sulla panchina del Milan… Io non voglio sbilanciarmi su questo punto, però basta guardare il caso dell’Inter per renderci conto che la gavetta bisogna sempre farla. Stramaccioni sta dimostrando di non essere ancora pronto per allenare una grande squadra. Il rimpianto per la panchina del Milan è Guardiola che è andato al Bayern Monaco. Il Milan è il club più titolato al mondo, avrebbe dovuto investire denaro per il tecnico spagnolo.



Il nome caldo è quello di Mazzarri. Sarebbe l’allenatore giusto?

No, per carità è bravo tatticamente, sa leggere bene le partite, però allenare il Milan richiede anche un po’ di pacatezza e lui è un tipo più sanguigno. Lo vedrei bene alla Roma.

Donadoni ha le qualità da lei indicate? Lui potrebbe essere uno da Milan però dovrebbe essere più “cattivo”, qualità che da giocatore aveva.

Finiamo col parlare di Abbiati. Meriterebbe il rinnovo? Certamente, è un portiere che è continuo nelle prestazioni. Può sbagliare una partita, ma è sempre sicuro in porta. Lo confermerei.

 

(Claudio Ruggieri)