La lunga vigilia di Barcellona-Milan è già cominciata. Il ritorno degli ottavi di finale di Champions League si gioca il 12 marzo, ma l’attesa è tanta, troppa, e allora si comincia già a parlarne. Soprattutto se i blaugrana sono entrati in un periodo di crisi: la sconfitta interna contro il Real Madrid nel ritorno della semifinale di Coppa del Re ha aperto una falla nel sistema, il Barcellona non corre più, i suoi giocatori sono stanchi e imbarcano acqua e gol (da 12 partite consecutive). Che fine ha fatto il Barcellona stellare che vinceva tutto dominando gli avversari? Forse siamo alla fine di un ciclo, o forse è solo una flessione capitata nel periodo peggiore della stagione; fatto sta che i catalani rischiano l’eliminazione dalla Champions League agli ottavi, cosa che non accade dal 2007 quando fu il Liverpool a far fuori gli allora campioni in carica. Andres Iniesta però non la pensa così: l’orgoglio blaugrana non è morto, lo ha dimostrato con le parole post 1-3 di ieri sera. “Dobbiamo correggere gli errori fatti a San Siro, pensare alle cose che non abbiamo fatto per migliorare. E’ una finale: dovremo giocare come se ne andasse della nostra vita”. E poi il proclama: “Batteremo il Milan e passeremo il turno: ci metto la mano sul fuoco”. Forse un tantino forte come idea, visto il punteggio della partita d’andata; ma tant’è. Prontamente, ad Adriano Galliani sono state riportate le parole di don Andrès, ed ecco la sua risposta: “Quello che dice Iniesta è normale. La mano sul fuoco? Io al Milan lo prenderei anche senza una mano se fosse possibile…”. Poi torna serio e si concentra sui temi della partita di ritorno: “Sarà dura, ma andremo a giocarcela. Prima però ci sono Lazio e Milan, la prossima giornata sarà pesantissima perchè ci sono tanti scontri diretti”. Lazio e Milan, ma un pezzo della mente è già al Camp Nou, e alle parole di Iniesta.