Il Milan ha smentito parzialmente quanto accaduto questa mattina all’aeroporto di Linate, un fatto che per qualcuno è stato la prima “balotellata” dal rientro in Italia. Riassumiamo: questa mattina (intorno a mezzogiorno) Balotelli è stato sorpreso dalla polizia in divieto di sosta nella zona arrivi dell’aeroporto di Linate. Super Mario avrebbe reagito male, rifiutandosi di mostrare i documenti; gli agenti gli avrebbero chiesto di esibire l’assicurazione, constatando l’assenza del tagliando sulla patente inglese. Sarebbero così partite due multe: non per divieto di sosta (Balotelli di fatto non ha mai abbandonato l’auto), quanto per la mancanza del tagliando assicurativo esposto sull’auto e l’assenza del certificato dell’assicurazione. In più sembra che Balotelli sia stato trattenuto a lungo dalla polizia nell’area parcheggi dell’aeroporto dove, come ha riferito, era andato a prendere degli amici che arrivavano in aereo. Il Milan però ha emesso un comunicato per correggere il tiro: da quanto si legge, la società ha affermato che il controllo c’è effettivamente stato, ma si è trattato di un fatto di pura routine, che Balotelli non ha minimamente litigato con la polizia e che peraltro è subito partito in direzione Milanello per allenarsi con la squadra. Che sia vera una o l’altra versione una cosa è chiara: abbiamo già capito cosa significhi il ritorno di Balotelli in Italia. In un modo o nell’altro.