Il Barcellona si sbarazza del Milan con un sonoro 4-0 che ribalta la situazione dell’andata e permette ai blaugrana di accedere ai quarti di finale. Una grande prestazione di Messi apre le danze al Camp Nou. Una sua doppietta chiude il primo tempo con il 2-0 per i catalani, poi, nella ripresa, ci pensano Villa in apertura e Jordi Alba nei minuti di recupero a arrotondare il risultato e chiudere i conti. Partita a senso unico fin dall’avvio, per i rossoneri c’è un unico rimorso: il palo colpito da Niang nel primo tempo.
Partita spettacolare fin dall’avvio al Camp Nou. I padroni di casa cercano la “remuntada” fin dall’inizio portando più uomini all’assalto del fortino rossonero. Il Milan di Allegri si copre con tutti gli uomini a disposizione, ma le giocate di Xavi e Iniesta e la classe di Messi sfondano il muro rossonero. Nella ripresa i blaugrana abbassano inizialmente i ritmi per poi trovare grazie a un recupero in posizione alta di Iniesta la rete del tris. Il controllo di gara dei padroni di casa riesce fino all’80esimo. Negli ultimi 10 minuti i rossoneri ci provano, ma un errore in fase di impostazione apre le vie al quarto gol che sancisce la fine dei giochi.
In quella che veniva attesa come la partita di chiusura di un ciclo durato 5 anni, i catalani rispondono alla grande ridimensionando i pregiudizi dati alla vigilia. Gioco, rapidità, intensità e carattere. Per il Milan non c’è possibilità di scampo.
La squadra di Allegri prova a replicare la gara dell’andata, ma non riesce a reggere la pressione del Barcellona. Fin dall’inizio si intuisce che non è giornata con i giocatori rossoneri che arrivano puntualmente in ritardo sugli anticipi e che non riescono (mai) a controllare il possesso palla.
Legge bene il corso della gara, preservando lo spettacolo del match anche negli attimi più difficili.
Lo stadio catalano ci crede e accoglie i giocatori in campo con una coreografia che coinvolge l’intero impianto. Sostegno continuo.
Barcellona
Non compie interventi. Amministrazione pulita condita da un paio di uscite sicure.
Nel primo tempo scatena il panico sulla fascia di sua competenza. Nella ripresa assume un atteggiamento più prudente controllando le sfuriate di El Shaarawy.
Una sua leggerezza spiana la strada a Niang, che solo contro Valdes colpisce il palo. La sua gara però è impreziosita da diversi recuperi alti e interventi decisivi a centrocampo. (dal 32′ s.t. PUYOL 6,5 Recupera diversi palloni, portando coraggio e determinazione per evitare di subire gol.)
In molte circostanze si porta in pressione alta chiudendo ogni angolo di manovra al portatore di palla. Gara di cuore e passione, trascina i suoi compagni verso l’obiettivo.
Corsa e abnegazione per tutto il corso del match gli consento di trovare la rete che chiude il match.
Rientra alla grande sfoggiando una prestazione da leader assoluto. Anima più volte l’azione blaugrana trovando geometrie e giocate che aprono la retroguardia rossonera.
Crea densità e rumore a centrocampo, recuperando moltissimi palloni. Preciso nel giro palla, garantisce equilibrio nel gioco catalano.
Gara da applausi. Lotta a centrocampo su ogni pallone e riesce a esprimersi al massimo alimentando continuamente con scambi e verticalizzazioni improvvise la manovra. Colpisce anche una traversa con un destro a dir poco violento.
Rapido nei movimenti senza palla mette in seria difficoltà il suo marcatore ed è abile nei tocchi rapidi per velocizzare il ritmo. (dal 38′ s.t. ADRIANO s.v.)
Gli aggettivi si sprecano per il migliore al mondo. Incontenibile quando porta palla e implacabile quando viene chiamato al tiro. Chapeau.
La sua posizione larga costringe la difesa avversaria a dilatarsi. Mantiene ritmo e lucidità a lunghi tratti e trasforma in rete l’unica occasione che gli capita. (dal 30′ s.t. SANCHEZ 6,5 Trova l’assist vincente che porta al gol di Jordi Alba.)
All.JORDI ROURA 7,5 Carica a doveri i suoi ottenendo una delle migliori prestazioni degli ultimi anni. Combinazioni, intensità e Messi. I favoriti per la vittoria finale restano loro.
Milan
Questa sera poteva fare davvero poco contro la pioggia di tiri che si abbatte contro la porta difesa da lui. Di livello la parata sulla botta di Iniesta nel primo tempo.
Troppo condizionato dalla marcatura a uomo di Pedro, si rivela più volte indeciso sul da farsi. Nella parte finale del match prova a spingere sulla fascia, ma la precisione latita.
Non riesce a contenere i rapidi scambi che Messi combina con chi capita sul limite. Bene sui colpi di testa, male nei tentativi di anticipo.
Interviene con le dure e con le buone per limitare i pericoli che gli si presentano davanti. Spesso però le sue entrate non sono efficaci.
Rovina la gara con un anticipo errato su Villa in occasione del terzo gol subito. Recupera diversi palloni, ma non riesce a limitare nel primo tempo, specie nella prima frazione, le sfuriate di Dani Alves.
Lotta su diversi palloni riuscendo a sporcare più volte le triangolazioni blaugrana, ma perde un contrasto decisivo a centrocampo contro Iniesta che origina il raddoppio. Nella ripresa porta animo e coraggio ai suoi, ma viene sacrificato visto il parziale. (dal 15′ s.t. MUNTARI 5 Sbaglia il servizio che origina il colpo del k.o. firmato da Jordi Alba. Per il resto risulta poco deciso e molto confuso.)
Si spende bene in fase difensiva, ma un po’ per colpa sua un po’ per demeriti dei compagni di attacco non riesce a amministrare bene le ripartenze.
Si batte bene a centrocampo, trovando spesso l’intervento giusto. Ma nel complesso del match non riesce a limitare le rapide azioni degli avversari. (dal 29′ s.t. BOJAN 6 Con uno scatto mette fuori causa Dani Alves e propone un servizio basso che Robinho non riesce a sfruttare)
Spreca l’occasione del pareggio colpendo un palo nell’uno contro uno. Troppo statico per favorire qualche occasione dei rossoneri. (dal 15′ s.t. ROBINHO 5,5 Ci prova con molta passione e tanta caparbietà, ma non riesce ad arrivare per primo in occasione dell’assist sfornato da Bojan e sbaglia diverse verticalizzazioni potenzialmente importanti.)
Confuso e impreciso. Spreca troppi palloni da gestire, facendosi prendere dal panico.
Prova a far male con tagli improvvisi che gli permettono di liberarsi dalle varie marcature che lo ingabbiano, ma non è in giornata.
All.ALLEGRI 5 Squadra troppo lunga e poco incline al mantenimento del possesso palla. Troppa foga e poco sangue freddo nei volti dei suoi uomini.
(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)
Il tabellino
Marcatori: 5′, 39’pt Messi, 10’st Villa, 47’st Jordi Alba
Barcellona (3-3-1-3): V.Valdes; Piquè, Mascherano (32’st Mascherano), J.Alba; Xavi, Busquets, Iniesta; Messi; D.Alves, Villa (30’st Sanchez), Pedro (39’st Adriano) (Pinto, Fabregas, A.Song, Tello). All.Roura.
Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Mezes, Zapata, Constant; Flamini (30’st Bojan), Ambrosini (15’st Muntari), Montolivo; Boateng, Niang (15’st Robinho) (Amelia, Bonera, De Sciglio, Nocerino). All.Allegri.
Arbitro: Kassai (Ungheria)
Ammoniti: Boateng (M), Pedro (B), Flamini (M), Mexes (M) per gioco scorretto