Sono in tanti a pensare che la sconfitta di Barcellona abbia fatto traboccare il vaso della pazienza di Silvio Berlusconi. Il presidente del Milan non è mai impazzito per Massimiliano Allegri, e non fosse stato per Adriano Galliani probabilmente avrebbe proceduto all’esonero del mister l’autunno scorso, quando i risultati erano negativi. La legge di Berlusconi è storica: diamo il Milan ai milanisti. Per questo una delle candidature più forti per l’eventuale dopo Allegri è quella di Roberto Donadoni, che attualmente allena il Parma con il quale sta conducendo un altro campionato positivo, nonostante la recente flessione. Secondo alcune fonti ci sarebbe già un accordo tra il Milan e l’ex centrocampista, ma Tommaso Ghirardi, presidente dei gialloblù, continua a smentire. Intanto emerge un’altra candidatura, quella di Clarence Seedorf, che si è quasi autocandidato nella recente intervista concessa a SkySport. Attualmente l’olandese è ancora un giocatore (milita in Brasile nel Flamengo, contratto in scadenza nel 2014): non è da escludere nemmeno che possa essere assunto come allenatore tra un anno e mezzo, quando il contratto di Allegri coi rossoneri ed il suo coi brasiliani saranno scaduti. In lista d’attesa, per così dire, anche altri ex come Marco Van Basten, Franklin Rijkaard, Ruud Gullit (che però ha meno esperienza come allenatore) ma anche Alessandro Costacurta, Gennaro Gattuso e Filippo Inzaghi, anche se quest’ultimo l’anno prossimo dovrebbe passare ad allenare la squadra Primavera.



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