Il Milan batte il Genoa per 2-0 a Marassi, ed infila la decima partita utile consicutiva portandosi a quota 51, a meno 2 punti dal Napoli secondo in classifica. Il Genoa invece non sfigura ma resta a quota 26, 5 lunghezze sopra la zona retrocessione. Al Luigi Ferraris segnano Pazzini (13 gol in campionato) e Balotelli (5).



Match molto nervoso fin dai primi minuti. Il gioco di entrambe le squadre lascia a desiderare; il Milan acquisito il vantaggio preferisce amministrare passivamente dando coraggio a un Genoa che dal canto suo è incapace di incidere negli ultimi 20 metri vuoi anche per l’ottima fase difensiva dei rossoneri che costruiscono un mero e prorpio muro nel secondo tempo.



Alla squadra non manca il carattere ma la concretezza. Fanno tanto gioco, tirano in diverse occasioni ma la palla non entra, vuoi per la solida difesa avversaria, vuoi per la poca incisività di Boriello e di tutto il reparto offensivo.

Porta a casa il massimo risultato sfruttando le due occasioni, una per tempo. Partita di sacrificio, ancora di più dopo l’espulsione di Constant, che esalta la robusta retroguardia di Allegri. Manca tutta la fase di possesso però, Muntari e Flamini spariscono non supportano Montolivo in uscita e gli attaccanti faticano a tenere palla davanti.

Non riesce a tenere calmi gli animi che hanno il loro picco al 65′ quando un fallo da dietro di Bovo accende la reazione spropositata di Constant che si fa cacciare fuori per doppia ammonizione. Molte polemiche genoane a seguito di alcuni falli al limite non sanzionati in area rossonera.  



Genoa

I due gol subiti sono due fucilate difficili da parare. Bene in tuffo su una conclusione precisa di El Shaarawy.

Muscolare difensore che vista la passività degli avversari si rende più protagonista in azioni affensive che difensive. Sempre pericoloso in area da palla inattiva, questa sera ci prova anche con un tiro potente che esalta Abbiati. (dal 77′) JANKOVIC 5: si paizza sulla destra e prova a mettere qualche cross velenoso per riaprire la partita; missione fallita.

Soffre la velocità del milan nella prima parte di gara, nervoso in più occasioni si fa ammonire per un brutto fallo.

Recupera molti palloni su errore del Milan. Tiene alta la propria difesa tenedo la squadra corta.

Sulla sua corsia deve vedersela con Constant e El Shaarawy che passano quasi quando vogliono. In fase d’attacco poco pericoloso. (dal 59′) IMMOBILE 5: entra per aumentare il peso in attacco ma non è mai determinante. Spiacevole fase involutiva della sua carriera.

Piazzato come interno di centrocampo svolge discretamente il compito fermando le azioni avvversarie e provando a far ripartire l’azinione. Protagonista nel secondo tempo, trova il palo pieno su punizione. (dal 69′) JORQUERA 4.5: come Immobile entra in supporto al proprio attacco senza risultati. Balla tra l’attacco e il centrocampo limitandosi al compitino; solo una conclusione parata da abbiati.

Senza Kucka e Matuzalm Ballardini si affida all’ungherese che non ripaga. Prestazione caratterizzata da molti errori di cosntruzione che aumentano il disordine della manovra. è il centrocampista con più licenza ad attaccare, si sovrappone sulle corsie o prova la conclusione da fuori. Buon impegno ma poca sostanza.

Contiene Niang diligentemente. In attacco molti cross spesso imprecisi.

Non si intende con Boriello. Salta troppo poche volte l’uomo non trovando il varco giusto per colpire.

È una presenza fissa nell’area della ex squadra ma non si rende mai pericoloso. Chiuso molto bene dalla difesa milanista, non trova il tempo dell’inserimento vanificando i numerosi cross che arrivano da ambo le fasce.

Ha inniettato quella giusta grinta alla sua squadra che non demorde anche dopo il seocndo gol incassato maritando almeno la rete dell’1-2. Deve trovare qualche soluzione in attacco però perchè i suoi costruiscono ma poi non concludono.

Milan

Determinante in un paio di occasioni abbasa la saracinesca mantenendo salva la rete e il risultato. Sicurezza.

Partita quasi sufficiente, dalla sua potrebbe azzardare qualcosina di più in appoggio a Niang ma va poche volte al cross dal fondo.

Annulla Boriello in area e sceglie spesso il tempo giusto dell’intervento. (dal 45′) YEPES 6.5: con il Milan sotto assedio tiene botta agli attacchi avversari respingendo le conclusioni da fuori e non perdendo il diretto avversario in area di rigore.

Tra i costruttori del muro insuperabile che attorina Abbiati, libera l’area da ogni palla alta e esce alla grande sull’avversario al tiro. Sbaglia qualcosa in uscita palla al piede ma è soprattutto merito suo se il Genoa risulta inconcludente.

Incontenibile in alcuni tratti del match, capace anche di mettere Flamini davanti a Frey con uno intelligentissimo assist. Macchia tutto al 65′ quando reagisce a un fallo subito da Bovo e si fa espellere per doppia ammonizione.

Assente in fase di costruzione, con Muntari lascia al centrocampo del Genoa l’iniziativa per tutto il secondo tempo. Spreca una palla d’oro di Constant con una stupida simulazione

Manca di brillantezza, non riesce a dettare i tempi della manovra dando ordine e sicurezza alla squadra.

Non pressa a sufficienza gli avversari che prendono coraggio e tengono alto il baricentro. Troppi palloni sprecati e pochi recuperati.

Si sacrifica fase difensiva aiutando De Sciglio che deve affrontare Antonelli e le sovrapposizioni di Vargas. Cerca la profondità in contropiede ma non trova il guizzo pre saltare l’uomo.

Oggi non al meglio, solo una conclusione degna di nota. Meglio in fase di copertura. (dal 68′) ABATE 5.5: entra dopo l’espulsione di Constant, si piazza sulla fascia pria di De Sciglio dirottando l’ex primavera a sinistra. Pensa a difendere la sua corsia ma non sempre chiude su Antonelli.

Segna il suo trediscesimo gol stagionale da infortunato. Un tiro potente sotto la traversa che vince il dolore alla caviglia. Determinante ancora una volta, dopo 20′ mette sulla buona stada la sua squadra in una partita non facile. (dal 25′) BALOTELLI 5: ammonito dopo pochi secondi dal suo ingresso in campo; gli capita tra i piedi un pallone e quello spedisce in rete. Quasi svogliato, fatica a tenere su la squadra

Ha in mano una squadra quadrata e cinica che si riconosce esattamente nella prestazione di questa sera. Subisce pochissimo sebbene sotto assedio per tutto il secondo tempo e non perdona quando ne ha la possibilità. Non perde dal 9 gennaio in trasferta contro la Juve, terzo posto meritato

(Giorgio Davico)

Il tabellino

Marcatori: 22’pt Pazzini, 15’st Balotelli

Genoa (3-5-1-1): S.Frey; Granqvist (32’st Jankovic), Portanova, Moretti; Cassani (14’st Immobile), Bovo (24’st Jorquera), Tozser, Vargas, Antonelli; Bertolacci; Borriello (Tsorvas, Donnarumma, Ferronetti, E.Pisano, M.Rigoni). All.Ballardini.

Milan (4-3-3): Abbiati; De Sciglio, Mexes (1’st Yepes), Zapata, Constant; Flamini, Montolivo, Muntari; Niang, Pazzini (25’st Balotelli), El Shaarawy (23’st Abate) (Amelia, Gabriel, Zaccardo, Ambrosini, Traorè, Nocerino, Boateng, Robinho, Bojan). All.Allegri.

Arbitro: Damato di Barletta

Ammoniti: Portanova (G), Balotelli (M), Flamini (M), Bovo (G), Antonelli (G) per gioco scorretto.

Espulso: 20’st Constant per somma d’ammonizioni (gioco scorretto e reazione).