Quale futuro per Massimiliano Allegri? E’ il punto focale del mercato estivo dei rossoneri. Se il tecnico toscano resta, le certezze saranno maggiori; anche perchè le indicazioni rispetto ai giocatori da prendere e quelli da sacrificare saranno già state messe in tavola, e quindi ci sarà più tempo per studiarne la fattibilità. Viceversa, un addio di Allegri porterebbe il Milan a dover affrontare il piano di riserva, considerando che “non vedo in giro allenatori che il Milan possa prendere”, afferma Luca Vargiu, agente FIFA, in esclusiva a Ilsussidiario.net, lasciando intendere che le soluzioni che si sono prospettate fin qui (tra cui quella di un ritorno in società di Roberto Donadoni) non stuzzicano particolarmente e non porterebbero un miglioramento nella guida tecnica della squadra. Naturalmente sarà decisivo il finale di stagione: la qualificazione alla Champions League cambierebbe molte cose. Forse, però, non quella decisiva: il fatto che Silvio Berlusconi non abbia mai apprezzato particolarmente il suo attuale tecnico, tanto che – ricorderete – già dopo la partita pareggiata in casa contro l’Anderlecht sembrava che l’esonero fosse una certezza, prima che Adriano Galliani bloccasse tutto e rinnovasse la fiducia ad Allegri, dimostrando di avere occhio lungo. Ora però il problema si ripresenta necessariamente: in più ci sono le continue voci di interessamento verso il livornese, prima tra tutti la Roma che dal punto di vista dell’allenatore è ancora più incerta dei rossoneri e ha in Allegri il candidato numero uno alla sostituzione di Aurelio Andreazzoli. Che fare dunque? E’ chiaro che per una programmazione ideale bisogna prima chiarire il punto legato al tecnico. Ne abbiamo dunque parlato con Luca Vargiu, che ci ha dato il suo parere in merito.
Cosa pensa della situazione di Allegri? La stagione del Milan è partita male, e sta finendo abbastanza bene. D’accordo, si è leggermente staccato dal Napoli, ma c’è lo scontro diretto che, se vinto, permetterebbe di riavvicinarsi ulteriormente… la questione è che Allegri non deve giocarsi in queste ultime partite la conferma.
Da cosa dipende allora? Il punto è che a inizio stagione Berlusconi aveva fatto capire più di una volta di non gradire il mister; era sempre in disaccordo con lui. Allegri è sempre stato confermato, c’è sempre stato poi il gioco delle parti con la società rossonera che smentiva; ma è chiaro che il livornese è sempre stato in bilico e, molto probabilmente, è rimasto per mancanza di alternative.
Ora invece?
Nel corso dell’anno è cresciuto l’interesse di altre società nei confronti di Allegri. Questo significa che il suo lavoro è stato apprezzato, e allora il Milan farebbe bene a confermarlo. Anche perchè, se mandi via Allegri poi chi prendi?
Dunque, Allegri da tenere? Sono convinto di una cosa: con gli acquisti giusti sul mercato Allegri, che è un tecnico che ha già vinto e conosce bene il materiale a sua disposizione, il prossimo anno può tornare a vincere in campionato e a far bene in Europa.
La Roma però insiste… Sono voci che girano da un po’: sicuramente è il più quotato tra gli allenatori cercati dalla Roma, altri sono scommesse che rischiano di fare la fine degli ultimi due allenatori che sono stati mandati via (Luis Enrique e Zeman, ndr). Bisognerebbe anche capire quale sia la volontà di Allegri: mi metto nei suoi panni e…
E… E se ogni volta la dirigenza o il presidente diffida del mio lavoro e mi dà addosso, io posso anche pensare di valutare un’offerta giusta che mi arrivi da una società importante. Insomma, è difficile dire oggi quale sarà il futuro di Allegri, ma certo non è scontato.
(Claudio Franceschini)