Nell’intervista rilasciata di recente a SkySport, Kevin Prince Boateng ha dichiarato di non gradire i continui cambi di ruolo cui Massimiliano Allegri lo sottopone. Sbarcato in Italia come un mediano istruito, il centrocampista ghanese ne ha passate diverse, affermandosi sulla trequarti e spostandosi ed elastico (sulla linea delle punte o di nuovo dietro, tra i mediani) a seconda del bisogno. Questa può essere una chiave di lettura del suo rendimento, che dopo il mirabolante anno d’esordio è calato sensibilmente. Il Milan ha bisogno di recuperare il miglior Boateng così come di aggiustare la difesa: si fanno diversi nomi, più o meno quotati, tra cui anche quello di Matz Hummels, centralone tedesco del Borussia Dortmund. Un giocatore ancora giovane ma già puttosto costoso, il che stride con la politica societaria appena ribadita da Barbara Berlusconi, figlia del presidente Silvio e parte della dirigenza. Per parlare di questi temi ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Daniele Daino, ex difensore rossonero



Boateng ha dichiarato di essere stanco di continui cambi di posizione. Polemica frutto del mancato adeguamento del contratto? Allegri non ha colpe specifiche sulle varie posizioni in campo di Boateng. Il problema è che il ghanese è tatticamente difficile da collocare: non si sa ancora se è una seconda punta, un esterno d’attacco, un centrocampista. 

Credi che il Milan possa fare a meno del ghanese? Sì, Boateng ha fatto bene solo il primo anno, poi non ha più reso come ci si aspettava. Il Milan farebbe bene a cederlo ora e con quei soldi potrebbe puntare su altri giocatori.

In difesa piace molto Hummels però la concorrenza è agguerrita… Sarebbe un grande colpo per il Milan ma per prendere il difensore della Nazionale tedesca occorrerebbero ancora più soldi. La concorrenza è quasi impossibile da battere.

Alla difesa servirebbe un colpo alla Balotelli… Esatto, un giocatore di grande livello perché la difesa del Milan è il reparto meno dotato di qualità. Mexes potrebbe andare via perché non è stato totalmente all’altezza, ma se parliamo di difensori da Milan allora neanche Zapata lo é, se pensiamo alla tradizione recente dei rossoneri nel reparto arretrato.

Sei d’accordo con Barbara Berlusconi, che parla di top player da crescere in casa? 

Assolutamente sì, io credo che sia la strada giusta per tornare a vincere. Per far questo il Milan si sta organizzando bene, con un settore scouting molto affidabile e pieno di risorse.

Si parla molto di Zaza dell’Ascoli. Potrebbe fare al caso del Milan? Questi sono giocatori che si stanno confermando in Serie B, che è un torneo di livello più vasso rispetto a dieci anni fa. Zaza è un po’ come Immobile, che dopo essere stato capocannoniere in Serie B sta facendo poche cose in Serie A.

 

(Claudio Ruggieri)