Questo pomeriggio alle ore 15.00 al campo Vismara di Milano si è disputata la partita del girone B Milan-Udinese valida per la qualificazione ai playoff. La gara è terminata col punteggio di 4-1, netto predominio rossonero, e Henty e Ganz sono stati gli autori delle doppiette milaniste. Per i friulani ha segnato Reinthaler ma il suo gol è arrivato quando i milanesi erano già in vantaggio di quattro reti in un momento di mancanza di concentrazione comprensibile. Ora i rossoneri dovranno affrontare nell’ultima giornata il Sassuolo e attualmente sono secondi nella classifica del girone. In tribuna i soliti noti che però sono soliti calcare i palchi di primo piano del nostro calcio: erano presenti Braida, Filippo Galli, Simone Inzaghi, Guffanti capo osservatori dell’Udinese e, al suo fianco, l’ex allenatore Mario Beretta. In questo match si sono messi in mostra alcune delle giovani promesse che già dall’anno prossimo potrebbero esordire con le prime squadre dei rispettivi club o che forse potrebbero partire in prestito per maturare altrove. Tra gli spettatori era presente anche il talent scout Filippo Vergani, in qualità di esperto rivelatore di giovani promesse, e lo abbiamo intervistato per ilsussidiario.net.



Ultimamente si parla molto di Bryan Cristante: come è stata la sua prestazione? Anche oggi ha fatto una partita  incredibile, sembra che abbia una personalità e un carisma da veterano. Doti tecniche e fisiche superiori agli altri, è il leader della squadra. Secondo me è già pronto per far parte della rosa della prima squadra.



Restando in casa rossonera, veniamo ai nomi di secondo piano. Chi ti ha impressionato in particolar modo? Sicuramente il portiere brasiliano Gabriel. È un giocatore che ha già fatto esperienze importanti:  ha conquistato l’argento alle Olimpiadi col Brasile. Per me è già pronto per un posto da titolare. Oggi non ha fatto molto poiché l’Udinese non ha attaccato molto.

Quali attaccanti hanno catturato la tua attenzione? Ovviamente oggi quelli del Milan: sicuramente Petagna, classe 1995. Non ha segnato ma lavora molto per la squadra. È una punta moderna, usa entrambi i piedi ed è forte di testa. In un paio di anni potrebbe far parte della prima squadra.



Altri centravanti?

Henty, l’ esterno d’attacco nel 4-3-3 di Dolcetti, classe 1993. Un passo avanti rispetto agli altri, nessuno dei difensori riusciva a tenerlo. Ricorda El Sharaawy come movimenti. Quando è arrivato in Italia era molto indisciplinato dal punto di vista tattico ma oggi ha dimostrato di essere migliorato.

Chi hai notato del settore difensivo? Oggi ha fatto una buona prestazione il terzino ungherese numero 3 Tamas. Penso che di fatto il Milan abbia vinto la partita grazie alle incursioni nel primo tempo tra Tamas e Henty.

Un po’ di tempo fa si faceva anche il nome dell’attaccante rossonero Boateng. Era presente oggi?  Si, è nato nel 1994; non è parente di Kevin Prince. Oggi è tornato in panchina dopo un lungo infortunio e penso che il Milan voglia investire sul futuro di questo ragazzo. Lo rivedremo presto sui campi.

In casa Udinese hai notato qualcuno di interessante? Oggi è stato difficile notare qualcuno tra i bianconeri. Nonostante abbia subito 4 gol, l’unico degno di nota è il portiere Simone Scuffet, a mio parere incolpevole delle reti subite. Ha solo 16 anni e gioca con ragazzi più grandi di lui. Per lui anche alcune presenze con l’Under 17 italiana.

 

(Mattia Baglioni)