E’ un pareggio per 1-1 il risultato di Milan-Napoli, e a ridere sono i partenopei che salvano la pelle nella tana del loro avversario diretto per il secondo posto. Partita equilibratissima, che alla fine consegna giustamente un punto a testa. Le due formazioni infatti si sono equivalse, e perfino nei pochi minuti in cui il Milan è rimasto in dieci, il Napoli non è riuscito ad approfittarne, senza sopraffare gli avversari. Le statistiche, del resto, lo confermano, a cominciare dagli indici del gioco generale: 53% a 47% per i rossoneri il dato del possesso palla, 45 a 55 a favore degli azzurri quello dei contrasti, 11 intercettazioni a 12, 4 calci d’angolo a 6. Anche i numeri della distribuzione rivelano questa lettura, come si evince dal numero di passaggi, circa 400 per i rossoneri, più di 350 per i partenopei. Quasi la stessa precisione nel passare la sfera, 82% a 85%, mentre l’unico dato davvero sbilanciato è quello relativo ai cross: 26 degli uomini di Allegri, 16 di quelli di Mazzarri. Per quanto riguarda l’attacco, oltre al gol a testa, abbiamo solo 3 tiri in più dei meneghini, per un totale di 14 contro gli 11 dei campani. 5 a 3 nello specchio, 1 a 3 respinti, 11 a 5 da fuori area, 3 a 6 da dentro. Per entrambi, circa il 38% nello specchio. Il milanista Ignazio Abate è il giocatore che ha effettuato più passaggi riusciti di tutti, 55; alle sue spalle nella speciale classifica Juan Zuniga del Napoli con 53, Philippe Mexes con 51 e Riccardo Montolivo con 50. Lo stesso Montolivo ha recuperato 31 palloni, più di tutti, seguito da Miguel Britos (25), Mexes (21) e Zuniga (20). Per finire, a livello disciplinare, partita tesa e maschia ma mai violenta, se non in occasione del fallaccio di Flamini, che comunque si pente subito e chiede scusa. Quarantanove contrasti quasi perfettamente distribuiti (25 a 24), ne vince molti di più il Milan (88% a 66%), 19 falli commessi dai padroni di casa, 11 dagli ospiti. Sette ammonizioni (De Sanctis, Maggio, Cavani, Britos, Campagnaro, Pazzini e Mexès), un espulso (Flamini). Il pareggio di San Siro si può considerare un verdetto giusto per quanto visto in campo, e lascia invariate le distanze in classifica: Milan terzo a 59 punti, Napoli secondo a 63.
Le sorprese arrivano già dall’inizio, con Allegri che prova a sorprendere Mazzarri sulla lavagna tattica: per scelta tecnica infatti El Shaarawy parte dalla panchina, lasciando il posto a Robinho, affiancato a Boateng e Pazzini (che sostituisce Balotelli, squalificato); Zuniga al posto di Armero invece è l’unico cambio di Mazzarri, che per il resto conferma la formazione che ha annichilito il Genoa settimana scorsa. 
La partita è gagliarda fin dall’inizio, le due squadre sentono la tensione ma non rinunciano a giocare: inizialmente è il Milan che interpreta meglio la gara, e i primi minuti sono di marca rossonera. Già al quinto minuto infatti, Boateng potrebbe portare in vantaggio i suoi, ma il suo destro, deviato all’ultimo da Cannavaro, non riesce comuqneu a sorprendere De Sanctis che devia in angolo. Tre minuti dopo Zapata ha una chance su calcio d’angolo, ma la spreca colpendo alto con la testa. Ancora Boateng al 13′ ci prova da fuori, ma non riesce a trovare lo specchio della porta. Il Napoli comincia a giocare, e al 18′ chiede un rigore, in quanto sul cross di Hamsik, Flamini ha il braccio largo: Rocchi giudica involontario. Tra il 20′ e il 30′ si hanno 10 minuti di puro stallo, ma alla mezzora succede tutto e il contrario di tutto. Al 29′ infatti i rossoneri passano in vantaggio con Flamini, ma soli tre minuti dopo arriva il pareggio di Pandev. L’ultima occasione si ha al 42′, quando Cavani stoppa in volo un lancio da 50 metri, e prova il pallonetto ad Abbiati, che si salva con un colpo di reni. E’ l’ultima emozione di un primo tempo ricco di occasioni e giocato ad un buon ritmo. 
Per la legge del contrappasso, la ripresa invece è noiosissima. Appare evidente come le due squadre abbiano speso tutto nella prima parte della gara, e non ne abbiano più. Il gioco è controllato dai rossoneri, anche se la velocità è poco pià alta del trotto. Di conseguenza, eccetto due conclusioni da fuori di Pandev e Flamini, facilmente parate dai due portieri, non succede davvero nulla di degno di nota fino al 72′, quando un blackout colpisce il cervello di Flamini, che entra a gambe unite a martello su Zuniga: rosso diretto, e prestazione rovinata dopo il bel gol del primo tempo. Nel frattempo, Mazzarri aveva inserito Insigne e Armero per Pandev ed Hamsik, esausti. Allegri non vuole rintanarsi, e risponde all’inferiorità numerica togliendo, finalmente, Robinho ed inserendo El Shaarawy. Ma è il Napoli che va vicino al gol, con Cavani che al 78′ riceve a centroarea ma, da ottima posizione, mette a lato. Mazzarri la vuole vincere, e mette Calaiò per Maggio. Dopo un tiro di Montolivo a lato, al 91′ si ha l’ultima occasione per il Napoli, ma prima Abbiati su Armero e poi la scarsa mira di Calaiò di testa evitano la sconfitta al Milan. Sconfitta che, peraltro, sarebbe stata immeritata. Alla fine, le due squadre si sono equivalse, ed hanno dimostrato di fronteggiarsi ad armi pari. Il secondo posto, quindi, sarà assegnato in un appassionante duello a distanza.
Succede tutto in tre minuti. Il vantaggio del Milan arriva al 29′. Robinho riceve palla sulla trquarti-sinistra, e dopo essersi accentrato, verticalizza al limite per Pazzini. L’attaccante, spalle alla porta, è contrastato da Britos, che nel tentativo di anticiparlo tocca la palla sulla destra, dove arriva Flamini che, dal limite di prima intenzione, lascia partire una rasoiata di sinistro che si infila chirurgicamente sul primo palo, a De Sanctis battuto. Il pareggio invece arriva al 32′, ed è Pandev a realizzare. Azione in velocità del Napoli, che parte dalla sinistra con Zuniga, di prima per Hamsik, che di prima mette al centro (con tunnel su Zapata), dove il macedone, liberissimo, colpisce a sua volta di prima anticipando Abbiati e insaccando l’1-1.
E’ un Mazzarri che, almeno sulla carta, si dichiara deluso dal risultato di S. Siro: “Champions? Non è ancora fatta per il secondo posto – ha spiegato l’allenatore ai microfoni di Sky Sport -, serve ancora lavorare fino al termine della stagione. Speravo di vincere. Abbiamo speso tanto, nei primi minuti siamo sempre contratti. Abbiamo giocato bene dopo il vantaggio del Milan, ho sperato di vincere nel finale quando eravamo in superiorità numerica. È un peccato, era una gara da portare a casa con una vittoria. Mi sono arrabbiato per l’inizio della gara contro il Milan, purtroppo paghiamo questi errori“. Allegri invece si dichiara soddisfatto, e a SkySport afferma di credere ancora al secondo posto: “Ultimo treno per il secondo posto? Assolutamente no, questa sera abbiamo conquistato un punto importante. Siamo sempre in corsa, il Napoli può gestire il vantaggio ma manteniamo a distanza la Fiorentina per il terzo posto. Questa sera abbiamo giocato con la cattiveria giusta, abbiamo sbagliato in occasione della rete di Pandev; la squadra ha disputato una buona gara, sono fiducioso in vista della gara contro la Juve. Ai ragazzi non ho nulla da rimproverare. Robinho ha disputato una buona gara, El Shaarawy ha bisogno di ricaricare le batterie a livello fisico e mentale. A fine stagione le gare cambiano, serve pazienza e determinazione. Noi facciamo della velocità la nostra arma migliore, ora ci manca brillantezza e lucidità. Dovremo essere bravi nella gestione delle gare“.



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