Confermare Massimiliano Allegri si può? Soprattutto: sarebbe bene? Sull’annosa questione – pur se sembra essere troppo tardi – si è espresso anche un grande ex come Giovanni Lodetti. Che, intervistato da Il Vero Milanista.it, non si è negato ad un parere su un allenatore che negli ultimi tre anni ha fatto più punti di tutti e ha portato al Milan lo scudetto. “Io confermerei lui”, ha detto l’ex centrocampista, “ha svolto un gran lavoro e i risultati parlano per lui”. Non si può negare: anche quest’anno i rossoneri hanno comunque centrato quello che era l’obiettivo, perchè la smobilitazione estiva aveva naturalmente indebolito una squadra che, era ampiamente previsto, non avrebbe potuto lottare per lo scudetto. “Confermerei ancora Allegri anche perchè i nomi dei possibili sostituti hanno poca esperienza”, ha proseguito Lodetti, “a parte Van Basten i cui risultati non sono però stati soddisfacenti, anzi”. Insomma, i presupposti perchè Allegri resti al Milan ci sarebbero tutti, ma sull’allenatore toscano pesa soprattutto un aspetto, che è poi quello che il presidente Berlusconi gli ha sempre contestato, almeno quest’anno: ovvero, quello di non essere riuscito a dare una precisa identità alla squadra, di aver presentato formazioni che hanno faticato a creare gioco (difficoltà accresciuta da un possesso palla tra i più alti della serie A) e di non avere avuto un piano B che sopperisse alla pur sanguinosa partenza di Zlatan Ibrahimovic, tanto che quando è arrivato Mario Balotelli la squadra ha continuato a giocare come se fosse lo scorso anno, solo con il bresciano in luogo dello svedese; cosa che ha portato – altra accusa – a ridimensionare il ruolo di Stephan El Shaarawy, da quel momento scomparso dal tabellino dei marcatori (in coppia con Balotelli ha segnato un solo gol in quattro mesi a fronte dei 16 di inizio stagione. Si sa che Berlusconi è innanzitutto amante del bel gioco, e quindi non può sopportare la presenza di un allenatore che invece, questa è la sua tesi, non ha mai avuto le idee chiare e si è sempre affidato più che altro alle invenzioni dei singoli. Per Allegri insomma è troppo tardi: 



Il suo rapporto con il Milan è esaurito, ma la domanda resta: se il punto è quello di preparare il terreno all’avvento di Cesare Prandelli nel 2014, perchè puntare su un traghettatore alla Seedorf che, privo di esperienza, potrebbe affossare la squadra? Perchè non confermare Allegri per un’altra stagione in attesa dell’arrivo dell’attuale CT della Nazionale? Se le dimostrazioni di affetto dei giocatori sono sincere (e non c’è motivo di credere che non lo siano), Allegri ha in mano il gruppo e per un’altra stagione può traghettare il Milan senza che i risultati sul campo ne risentano. Tuttavia, si sa, il presidente ha in mano la decisione; per questo il livornese è destinato a salutare, per ricominciare da Roma, dove troverà una piazza ugualmente calda che aspetta da due anni una risalita nei piani alti della classifica. A meno che, ovviamente, non sia vera la seconda ipotesi: che con Prandelli non ci sia niente di stabilito, e quindi il Milan si debba premunire. A quel punto, la soluzione interna resta vincente.

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