Ormai ci siamo: Clarence Seedorf, salvo sorprese dell’ultim’ora – sempre possibili, visti i precedenti – sarà l’allenatore del Milan nella prossima stagione. Le voci rimbalzano e si inseguono: il Botafogo non vuole liberarlo, Berlusconi però è convinto e per questo non è tornato ad Arcore per incontrarsi con Allegri, i cui giorni come tecnico dei rossoneri sono contati. Finirà davvero così? Quella che sembrava una suggestione priva di fondamenti sta per diventare la realtà: si dice che già lunedi Seedorf possa arrivare a Milanello, ritrovando così i colori rossoneri dopo una sola stagione. Otto anni da giocatore con due scudetti, due Champions League e altri trofei, una leadership innata in mezzo al campo a dispetto di un carattere non sempre accondiscendente: l’esperienza come allenatore gli manca, ma non c’è dubbio che abbia delle qualità e tanto carisma, e che il Milan sia una società che potrebbe subito metterlo a suo agio. Intanto Galliani (e forse lo stesso Berlusconi) venerdi saranno a Tbilisi per la partita di addio di Kakha Kaladze, alla quale sarà presente anche Seedorf: sarà probabilmente lì che verranno definiti i dettagli, mentre l’ex centrocampista rossonero dimostra di avere già le idee chiare: “Il modello in Italia è la Juventus: già tre anni fa avevo detto che stavano lavorando bene, perciò non mi sorprende che adesso vincano. Lo faranno per altre due stagioni, almeno”. A meno che non sia proprio lui a fermare il dominio: così, con l’arrivo di Clarence Seedorf al Milan, anche il futuro di Allegri sarà definito: il livornese si accaserà alla Roma, e così anche l’ultima panchina importante della serie A sarà sistemata.