Partita che non ha avuto storia, quella che è andata in scena alle ore 18.00 allo stadio Adriatico di Pescara. Il Milan si impone senza nessuna difficoltà nell’anticipo pomeridiano della trentaseiesima giornata di serie A, travolgendo i padroni di casa con un 4-0 che non lascia spazi a dubbi. Apre il solito Balotelli su rigore (netto), poi ci pensano Muntari e Flamini a chiudere la partita, prima che sia di nuovo SuperMario a mettere la ciliegina sulla torta di una partita fin troppo facile per il Milan, che fa un grosso passo avanti verso il terzo posto. Per il Pescara invece il lungo addio alla massima categoria si fa sempre più triste: peggiore difesa, peggior attacco e 2 soli punti ottenuti in un disastroso girone di ritorno. Andiamo ad esaminare nel dettaglio questo incontro tramite le statistiche ufficiali formite dalla Lega Calcio di serie A, che ci confermano l’autentico dominio dei rossoneri. Già il possesso palla (59% Milan) dice tutto, pure considernado che nel finale il Milan ha lasciato più spazio agli abruzzesi: 515 palloni giocati per gli uomini di Bucchi, 703 per la banda di Allegri. Proseguendo, possiamo notare che i calci d’angolo sono stati 7-3 in favore degli ospiti, ma la differenza diventa umiliante quando si parla dei tiri. Tre conclusioni in tutto per il Pescara, di cui nessuno nello specchio della porta e uno sconfortante 17,3% di pericolosità degli attacchi. Pur non spingendo troppo sull’acceleratore, il Milan ha facile gioco nel dominare con 12 tiri totali, dei quali 7 nello specchio della porta e il 78% di pericolosità degli attacchi. Non serve aggiungere altro: più un massacro che una partita a calcio tra due squadre di pari categoria.
Il Milan sblocca il risultato dopo soli 9 minuti di gioco nel corso del primo tempo, e il merito è di un Mario Balotelli come sempre implacabile sui calci di rigore. SuperMario spiazza Perin sulla massima punizione che l’arbitro Russo aveva concesso per un nettissimo fallo di Cosic su Nocerino. Il giocatore del Pescara si allunga troppo la palla, Noverino gliela toglie e viene messo a terra: penalty indiscutibile (0-1). Il raddoppio arriva al 32′ minuto: Robinho mette in mezzo da calcio di punizione un pallone che pesca Sulley Muntari completamente libero. Il centrocampista ghanese colpisce al volo, la palla rimbalza per terra, viene deviata da Sculli, tocca la traversa e poi si infila in rete: tanta fortuna, ed ennesima prova di una stagione disgraziata per il Pescara (0-2). Al 7′ minuto della ripresa arriva il tris degli ospiti: Zauri commette un clamoroso errore che lancia Robinho. Il brasiliano arriva sul fondo e mette in mezzo un pallone su cui irrompe Mathieu Flamini, che nelle ultime settimane è diventato un bomber e colpisce Perin da pochi metri (0-3). Ancora protagonista il centrocampista francese al 12′ minuto della seconda frazione di gioco, quando mette in mezzo un pallone per Mario Balotelli, che lo riceve spalle alla porta, si gira benissimo e insacca la personale doppietta (0-4). Sipario.
, ai microfoni di Sky, ha commentato così la vittoria facile del Milan nella ‘sua’ Pescara e il futuro della sua panchina: Sono state tirate in ballo altre società e non mi sembra corretto parlarne. Come ha detto Galliani, prima conquistiamo la Champions e poi parliamo del futuro. Con Berlsuconi c’è stata la solita telefonata pre-partita, ci ha fatto l’in bocca al lupo. Io credo che la parola del Presidente è stata la fiducia che mi ha dato in questi tre anni e soprattutto ad inizio stagione quando faticavamo. Speriamo di vincere anche con la Roma perché ci darebbe la matematica qualificazione. Oggi, visto le caratteristiche dei centrocampisti, avevo bisogno più qualità vicino a Balotelli e quindi ho scelto Robinho. Domenica El Shaarawy non aveva fatto una buona partita così come tutta la squadra, oggi è andato vicino al gol. Ci può stare per un ragazzo come lui andare in panchina due volte. Tra me e il presidente non ci è mai stato nessun problema. Quando parla lui, non passa inosservato. Le nostre disquisizioni sono molto tecniche”.



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