Le notizie su Stephan El Shaarawy non lasciano tranquilli i tifosi del Milan. Ci pensa Galliani spendendo parole di conforto per il Faraone e tutta la piazza, anche se lo stesso amministratore delegato tiene aperto il canale con il Manchester City, potenziale acquirente del giovane attaccante. Carlos Tevez è in odore di Juventus e Galliani farà ciò che è in suo potere per impedire che l’affare bianconero vada in porto. Se questo significhi anche portare l’Apache a Milano, magari proprio per sostituire El Shaarawy, è ancora da vedere. Ma non finisce qui perchè intrecciando le strade di Milan e Juventus si ottiene anche il nome di Alessandro Matri, cresciuto in rossonero e maturato a Torino. Per parlare di questi temi ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva l’agente FIFA Alessandro Greco.



Sto rimanendo sorpreso da questo atteggiamento del Milan nei confronti del Faraone. La tifoseria non la prenderà bene così come non ha preso bene il trattamento riservato ad Ambrosini.

Dietro la possibile cessione di El Shaarawy c’è un problema a livello tattico con Balotelli? Non credo alla storia della difficile convivenza con Balotelli, i due formano una grande coppia d’attacco, il Milan farebbe un errore a cedere il Faraone.



Se dovesse però arrivare un’offerta da 40 milioni… In quel caso le cose cambierebbero, parliamo di una grandissima cifra per un ragazzo di 21 anni. Però il Milan non dovrebbe cederlo in Italia ma all’estero.

Galliani per sostituire il Faraone pensa a Tevez. E’ il giocatore adatto a sostituire il giovane El Shaarawy? Tevez è un grande giocatore, ma tra i due ci sono otto anni di differenza, non sarebbe il giocatore adatto a prendere il posto del Faraone per una questione di prospettiva.

Il Milan vorrebbe riprendere Matri, affare fattibile? Matri è un grande attaccante e fossi nella Juventus non lo cederei mai, però credo che l’affare sia fattibile visto che i bianconeri dovranno fare spazio in attacco ai nuovi. Penso però che si eviterà di cederlo proprio al Milan. L’errore sarebbe quello di rinforzare una diretta concorrenza per lo Scudetto della prossima stagione. (Claudio Ruggieri)