Il Milan primavera di mister Dolcetti approda alle semifinali delle Final Eight del campionato Berretti vincendo sul Catania 1-0 grazie al gol di Cristante da calcio piazzato. Il primo tempo delle partita è assolutamente dominato dai rossoneri che dimostrano grande aggressività e determinazione assoggettando un Catania troppo timoroso. La prima occasione del match arriva dopo pochi istanti sugli sviluppi del primo calcio d’angolo della della gara a favore del Milan: palla in area sulla quale da due passi Henty non riesce a fare centro, merito del salvataggio miracoloso del portiere catanese Messina, tra i migliore per gli etnei. Grazie ad una ottima organizzazione di gioco condita in aggiunta da una splendida forma, i giovani rossoneri macinano calcio conquistando e imponendosi nella metà campo avversaria; il 4-3-3 di Dolcetti esalta le qualità di tutti i suoi componenti ma sopratutto di Cristante, in cabina di regia, e Petagna, bomber di razza e prossimo vice Balotelli in prima squadra. Proprio la punta rossonera va molto vicino alla rete dalla distanza con un bolide sul quale però si oppone ancora un provvidenziale Messina. La rete è nell’aria e si concretizza poco dopo sugli sviluppi di un calcio piazzato. La punizione conquistata al limite dell’area viene toccata corta per lo specialista Cristante il quale, spara un raso terra che perfora la barriera e si insacca là dove nessuno può arrivare. Il Catania reagisce sul calare del primo tempo producendo qualche buona azione ma manca la precisione nella fase finale ed il Milan se la cava sempre egregiamente. Nel finale i rossoneri potrebbero bissare il risultato con Ganz che colpisce un palo clamoroso da ottima posizione. Milan in meritato vantaggio, Catania non ancora pervenuto.



Secondo tempo di assoluta rivincita della squadra siciliana che ritrova l’orgoglio e la forza per rincorrere il pari. Il buon gioco degli etnei si scontra però davanti ad un’organizzata difesa rossonera che blocca i tentativi di Petkovic e Aveni proprio sul più bello; sebbene infatti l’assetto del Milan non sia offensivo come nella prima frazione, Narduzzo resta poco impegnato perchè il Catania costruisce tanto ma conclude poco. I rossoneri subiscono l’aggressività degli avversari e preferiscono giocare in ripartenza sfruttando Ganz ed Henty, veloce e tecnico esterno nigeriano. Dall’altro lato si notano le giocate…



…dell’ottimo ma inconcludente Petkovic, la gran corsa di Diop che fa da schermo alla difesa e i tagli di Avenia, attacante insidioso ma spesso in ritardo sui suggerimenti   dei compagni. Il campo di Gubbio, reso pesante dalla copiosa pioggia di tutta la serata, rende molto difficile la prova del Milan che, dopo aver speso tantissimo nel primo tempo, ora si vede costretto a difendere il risultato con il fiato alla gola; Petagna e, soprattutto Lora, faticano a resistere davanti alla ripresa degli avversari, quasi sempre vittoriosi nei contrasti. Il primo cambio del secondo tempo è però di mister Pulvirenti: fuori Diop, dentro Caruso. Gli ultimi 20′ di gara sono tutti di marca catanese alla disperata ed orgogliosa ricerca del gol del pari. I siciliani vanno vicini alla rete in particolare in tre occasioni. La prima vede protagonista De Matteis che segue l’azione di contropiede dalla sua difesa e arriva a calciare in porta impegnando Narduzzo in calcio d’angolo. Poi è la coppia Petkovic – Caruso a sfiorare il gol: il primo, da fuori calcia alla perfezione ma trova la risposta coi pugni dell’estremo difensore; il secondo sulla respinta vede sfilare il suo diagonale di pochissimo a lato del secondo palo. Infine nei minuti di recupero il Catania sfiora il pareggio con l’azione più clamorosa della ripresa quando, sempre sugli sviluppi di calcio d’angolo, Petkovic mette scompiglio nell’area rossonera e calcia sicuro a rete trovando però il salvataggio miracoloso di Pinato che vale la semifinale.



Bella partita, combattuta a fasi alterne da entrambe le squadre. Il Milan vince meritatamente grazie alla sua organizzazione perfetta ed a un pizzico di qualità in più. Il Catania, che ha regalato i primi 45′ ai rossoneri rischiando di prendere almeno il secondo gol, si è rifatto nel secondo tempo senza arrivare alla meta. I ragazzi di Dolcetti incontreranno nelle semifinali l’Atalanta, squadra che, in questa stagione, si è piazzata prima nel girone davanti al Milan. Al Catania, all’esordio nelle Final Eight dopo un grandioso campionato, la consapevolezza che si può lavorare su ottime basi per il futuro.

 

(Giorgio Davico)

Il tabellino

Marcatore: 29’pt Cristante

Milan Primavera (4-3-3): Narduzzo; Ferretti, Pacifico, Speranza, Pinato; Bastone, Cristante, Lora; Henty (47’st Spagnoli), Petagna, Ganz (22’st’ Pedone) (Andrenacci, Boateng, Tamas, Rondanini, Piccinocchi, Iotti, De Feo, Bortoli, Claveria, Benedicic) All.Dolcetti.

Catania Primavera (4-3-3): Messina; De Matteis, Calbaceta, Brugaletta, Maran; Gallo, Addamo (35’pt Garufi), Diop (32’st Caruso); Aveni, Petkovic, Barisic (Ficara, Bonaventura, Franchina, Cannone, Mozzicato, Katsetis, Marciano, Caruso, Zekovic, Canale, Floridia). All.Pulvirenti.

Arbitro: Morreale di Roma