Incombe come un cielo gonfio di pioggia sul mercato del Milan l’offerta del City per Stephan El Shaarawy. Una offerta da capogiro che nel calcio in crisi ha ancora più presa e fa cadere qualsiasi velleità di incedibilità. In questo momento le voci si sprecano, e il procuratore di El Shaarawy, uomo saggio e sempre attento a proteggere il ragazzo, stacca il telefono. Meno si parla in questa fase e meglio è: il calciomercato è anche questo. Il Milan è la squadra in cui Stephan vuole restare e giocare, ma dopo il chiarimento tra Berlusconi e Allegri si sono sciolti molti nodi. Nodi tecnici e nodi tattici che possono modificare il volto della squadra. Ovviamente non si può pensare che il risanamento rossonero sia già elemento acquisito e si possa ricominciare a spendere come se non ci fosse un domani. La frase che campeggia sotto alla campagna abbonamenti è un indizio inquietante: “L’impiego dell’immagine di taluni calciatori della rosa con finalità promozionali nell’ambito della campagna abbonamenti non costituisce garanzia della permanenza di quei calciatori nella squadra al termine del Calciomercato”. E allora, si comincia a tremare. Certo, 40 milioni – si parla di questa cifra – sono una somma che autorizza anche sogni ambiziosi, come quelli che vedono protagonista anche Pastore. Potrebbe essere lui l’erede di El Sha. Anzi, di più, perchè pare che il giovane italiano di origini egiziane – che comunque partirebbe solo con una maxi offerta – mal si concili con il modulo e il gioco uscito appunto dalla riunione tra Allegri e Berlusconi. Un finale di stagione in ombra potrebbe aver convinto che il giocatore non si adatta al modulo di Allegri, mentre Pastore ha caratteristiche che potrebbero piacere a tecnico e presidente. Un’altra opzione è quella che vedrebbe il City mettere sul piatto una cifra attorno ai 25 milioni di euro, portando però in dote anche Tevez. Per l’apache sarebbe il coronamento di una trattativa davvero tra le più lunghe della storia recente del calciomercato, considerando anche il fatto di toglierlo come opzione alla Juventus e di ricostituire una coppia (Tevez-Balotelli che già avuto modo di giocare insieme. In questa ipotesi, il nodo sarebbe l’ingaggio. Insomma, sarebbe ipotesi con diverse incognite.
Sempre sul fronte attacco il nome nuovo che spunta è quello di Cyril Thereau, come possibile sostituto di Boateng, sempre più sicuro partente, anche se la consistenza delle voci che vorrebbero un interessamento del Chelsea deve ancora essere testata. Per ora l’offerta non c’è, ma nemmeno una quotazione precisa del giocatore da parte di Via Turati. Se non dovesse arrivare qualche fax da Inghilterra o Turchia, si potrebbe anche valutare di “svendere” il Boa, o di tenerlo per un’ultima prova d’appello. Il discorso Diamanti, intanto, è sempre aperto. Una preventiva cessione ovviamente faciliterebbe le operazioni, ma l’impressione è che il Milan cercherà di chiudere per il trasferimento del giocatore anche se non ci saranno cessioni eccellenti. Su Kucka intanto le cose si complicano, con l’azione di disturbo della Fiorentina che cerca di inserirsi nella trattativa. Tentativo per ora timido, ma che potrebbe acquistare vigore nei prossimi giorni. Le piste estere sembrano eteree al momento, ma ovviamente è tutta questione di cifre. Sempre a centrocampo, sembra che il Milan si stia muovendo per sondare il Cagliari per Nainggolan e la cosa non è molto piaciuta a Mazzarri. Allegri però quest’anno non vuole lasciare deleghe in bianco sul mercato, ma almeno farsi sentire. Non a caso il centrocampista cagliaritano e Alessandro Matri sono tornati ad essere nomi caldi. Vedremo se si concretizzerà l’affare o se la sirena del calciomercato ci avrà affascinato, ancora una volta, solo sui sogni…



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