Sembra esagerato affermare che il calciomercato del Milan è bloccato da Robinho, ma il brasiliano è diventato un bel nodo. Colpa di una cessione annunciata, più volte imbastita ma mai concretizzata. Robinho vuole tornare al Santos anche se non avrebbe particolari problemi ad aspettare un altro anno al Milan, come ha recentemente ricordato il suo procuratore Mino Raiola. I rossoneri però non vogliono avere in rosa un giocatore che aspetta, come il Robinho un pò svagato dell’ultima stagione, ma uno che partecipa, gioca e mette tutto sè stesso in campo. In questo momento il Milan potrebbe decidere di spremere tutto il tubetto Robinho offrendogli un ruolo importante nella prossima stagione: il brasiliano può tornare molto utile sia da seconda punta, al fianco di Balotelli, che da trequartista dietro le due punte. La soluzione migliore per tutti però resta la cessione al Santos, che riporterebbe il giocatore a casa (è cresciuto nella squadra di San Paolo) e conserterebbe al Milan di incassare per poi muoversi più liberamente sul calciomercato. Il Santos però non vuole assecondare le richieste del Milan (10 milioni di euro) nè quelle del giocatore, che vorrebbe confermare il suo stipendio (4 milioni di euro a stagione): le finanze del club carioca non consentono uno sforzo del genere al momento. C’è però una scadenza: il 15 luglio. Quel giorno termina il calciomercato brasiliano, entro quella data una delle parti in causa dovrà rivedere la propria posizione. Il Milan, che nell’estate 2010 pagò Robinho circa 18 milioni di euro, potrebbe scendere sino a 8, pressapoco la cifra che il Santos ha appena incassato dalla Lazio per Felipe Anderson; anche l’attaccante però dovrà accettare di ridursi lo stipendio anche sino alla metà, se vuole tornare a giocare per la sua squadra Natale. Ceduto Robinho il Milan potrà procedere senza troppi problemi all’acquisto di uno tra Keisuke Honda e Nemanja Vidic, con il giapponese favorito per la comunanza di ruolo.



Secondo quanto riportato da SportMediaset il Chelsea starebbe pensando di offrire Fernando Torres al Milan in cambio di Stephan El Shaarawy. Già da qualche giorno si dice che Josè Mourinho abbia scelto Il Faraone come obiettivo di calciomercato alternativo a Edinson Cavani, che per il momento costa troppo. Almeno sino a domani (mercedi 2 luglio) la situazione è bloccata: dopo che Adriano Galliani avrà parlato con El Shaarawy si avranno notizie più definite sul futuro dell’attaccante. Resta comunque difficile che lo scambio con Fernando Torres possa andare in porto, anzitutto perché il centravanti spagnolo guadagna troppo per il Milan (circa 6 milioni di euro all’anno, quando i rossoneri più pagati, Philippe Mexes e proprio Robinho, ne percepiscono 4). Oltretutto sorgono dubbi di natura tattica, circa l’eventuale coesistenza tra Balotelli e Torres. Vero è che SuperMario è numero 9 atipico, un centravanti di stazza abituato al movimento, ma per caratteristiche ed attitudini El Shaarawy sembra combinarsi meglio. A meno che il faccia a faccia Galliani-Faraone non dia esito negativo, aprendo al numero 92 le porte della cessione. In questo caso si potrebbe anche pensare allo scambio, convincendo Torres a ridursi l’ingaggio ed il Chelsea ad aggiungere un conguaglio economico rilevante, e decidendo di confermare in rosa Robinho come seconda punta, al posto di El Shaarawy. Questo senza dimenticare le voci che danno El Nino vicino all’Arsenal, e che fino a prova contraria il Milan non vuole cedere il Faraone.



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