Qualcosa potrebbe cambiare nell’attacco del Milan. L’amministratore delegato Adriano Galliani ha deciso di fare qualche operazione nel reparto offensivo: M’Baye Niang sembra pronto a volare al Genoa, al servizio di Fabio Liverani, in modo che Juraj Kucka, vecchio pallino rossonero, possa finalmente arrivare a Milanello. Del resto potrebbe anche arrivare qualche rinforzo: Marco Borriello è stato proposto al Milan, ma Massimiliano Allegri ha scelto di affidarsi ad Andrea Petagna, il ragazzo della Primavera che ha mostrato buone cose in precampionato. Ma in casa Milan c’è stato anche l’intervento di Mino Raiola, procuratore tra gli altri di Mario Balotelli, che ha proposto ai rossoneri un giocatore della propria scuderia, ovvero il brasiliano Jonathas, attualmente a Pescara e che ha giocato gli ultimi sei mesi della scorsa stagione con la maglia del Torino. Per parlare del giocatore sudamericano e della possibilità che si trasferisca al Milan abbiamo intervistato l’ex allenatore del Brescia Alessandro Calori, in esclusiva per IlSussidiario.net.



Jonathas proposto al Milan. Potrebbe fare bene il brasiliano? Sono convinto che per arrivare al Milan bisogna avere continuità. Forse la soluzione migliore per il ragazzo è quella di giocare titolare in un club in cui possa trovare più spazi.

Crede che quest’anno possa essere una stagione importante per il ragazzo? Lui è un classe ’89, non è più un ragazzino e quindi dovrà mettere in mostra il proprio bagaglio tecnico, che è sicuramente buono.



Che tipo di attaccante è Jonathas? E’ una prima punta, che però non dà troppi punti di riferimento in attacco. Ha la tecnica tipica dei brasiliani, è forte fisicamente. Parliamo di un giocatore che secondo me non ha ancora espresso tutto il proprio potenziale.

Come mai? E’ un ragazzo particolare, ha bisogno di sentire intorno a sé molta fiducia per potersi esprimere a ottimi livelli.

Nel Milan è arrivato il giovane Saponara. Farà bene? Prima bisogna come il ragazzo reagirà sul campo alle pressioni di una piazza importante. Le qualità tecniche sono lì da vedere, dovrà prendere spunto dalla parabola di El Shaarawy.



Il Faraone non è stato continuo nell’ultima parte della stagione… Però è stato lui a reggere il Milan per tutto il girone d’andata. Questo non bisogna dimenticarlo. (Claudio Ruggieri)

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