Missione Champions compiuta per il Milan, che batte 3-0 il PSV Eindhoven ed accede alla fase a gironi della coppa preferita (sorteggio domani -giovedì 29 agosto- alle ore 17.30). A segno Kevin Prince Boateng con una doppietta e Mario Balotelli in mezzo: senza troppi patemi, ma con una nota speciale ad Abbiati nei ringraziamenti, il Milan scansa l’ostacolo oranje ed incassa il premio partita. Mai così importante. Pochi momenti vuoti, Milan-PSV è stata una partita sempre viva anche se non troppo spettacolare. Tre gol e cinque-sei buone occasioni da rete in mezzo a tanto sudore, speso da tutti i giocatori in campo: le squadre hanno onorato l’impegno e la maggiore qualità del Milan ha prevalso. Come all’andata il Milan è partito con calma, forte stavolta del gol in trasferta di vantaggio, e ha trovato il vantaggio quasi al primo tentativo. E’ seguita una fase di sofferenza ma nell’ultima fetta di primo tempo i rossoneri hanno rialzato testa e baricentro, cogliendo una traversa clamorosa. Nella ripresa il Milan ha fatto il suo, “cuocendo” il PSV nei suoi stessi attacchi ed azzannando al momento giusto. Il risultato non nasconda qualche crepa difensiva (chi ha orecchie per intendere…) nè alcune fasi un pò troppo passivi anche se giustificate dalla situazione di punteggio.
Cocu ha schierato il modulo 4-1-4-1, con Schaars dietro il centrocampo avanzato a sostegno di Matavz. Idea giusta ma imperfetta, perché i suoi ragazzi hanno spesso tergiversato nella metacampo milanista senza trovare varchi (il resto l’ha fatto Abbiati). Squadra giovane, si è detto, forse troppo: in mezzo a tanto giropalla e scatti diligenti un pò di astuzia ed esperienza in più farebbe bene. Salutiamo i soldatini di Cocu ma gli diamo buone chance di divertirsi in Europa League, terreno più morbido per crescere.
Qualche non fischio errato solo nel finale: gestisce bene le fasi calde governando i battibecchi. Di questi tempi fa bene sapere di circa 50 mila persone presenti San Siro. Incitamento costante e crescente al pari del vantaggio della squadra, oltre all’immancabile invito alla dirigenza a muoversi sul mercato. Onore anche alla rappresentanza olandese che s’è fatta sentire, finchè cera vita.
Boateng voto 7,5
Abate, Mexes voto 6
Schaars voto 6,5
Brenet, Willems, Park voto 5
Il tabellino Marcatori: 9’pt Boateng, 10’st Balotelli, 32’st Boateng
Milan (4-3-3): Abbiati; Abate, Zapata, Mexes, De Sciglio; Montolivo, De Jong, Muntari (36’st Nocerino); Boateng (41’st Robinho); Balotelli, El Shaarawy (29’st Poli) (Amelia, Silvestre, Emanuelson, Niang). Allenatore: Allegri.
PSV Eindhoven (4-1-4-1): Zoet; Brenet, Bruma, Rekik, Willems; Schaars; Park (15’st Jozefzoon), Maher (24’st Toivonen), Wijnaldum, Depay (28’st Locadia); Matavz (Tyton, Zanka, Hendrix, Arias). Allenatore: Cocu.
Arbitro: Clattenburg (Inghilterra) Ammoniti: Balotelli (M), Bruma (P), Poli (M), Willems (P) per gioco scorretto, Montolivo (M) e Schaars (P) per comportamento non regolamentare.
Il Milan si avvicina alla qualificazione grazie al terzo gol messo a segno da Boateng. Caparbio il centrocampista del Milan che nell’azione del gol prende palla, resiste al difensore del PSV entra in area e con un tiro angolato beffa il portiere del PSV.
Sullo sviluppo di un calcio d’angolo Mexes svetta su tutti e mette la palla in mezzo all’area, Balotelli da pochi metri è bravo a deviarla al volo di stinco anticipando i difensori. Pochi minuti prima rossoneri vicino al raddippio con il “Faraone”.
Il primo tempo di Milan-PSV finisce sul risultato di 1-0 per i rossoneri. Go, segnato da Kevin-Prince Boateng al 9′ minuto. Il ghanese ha insaccato con un bel destro di collo dal limite dell’area olandese, passato tra le gambe di un difensore o sfiorato del portiere prima di insaccarsi vicino all’angolino alla sua sinistra. Altra occasionissima per il Milan al 32′: bella azione dei rossoneri che recuperano nella trequarti avversaria; Balotelli allarga per De Sciglio che dal fondo crossa basso, El Shaarawy è bravissimo a girare di prima verso la porta, ma il suo sinistro si stampa sulla traversa, poi sulla riga e rimbalza via beffardo. Il PSV ha avuto una fase di maggior pressione subito dopo lo svantaggio, ma globalmente non ha mai messo alle corde il Milan. Per gli olandesi una traversa scheggiata, ma da un cross sbagliato di Willems, e due tiri di Matavz e Maher che hanno riscaldato i riflessi di Abbiati. Ammoniti Montolivo e Schaars per scaramucce reciproche (reazione del primo dopo scorrettezza del secondo, faccia a faccia sedato dall’arbitro).
Migliore in campo Milan: Boateng voto 7
Peggiore in campo Milan: Abate 6
Migliore in campo PSV: Schaars 6,5
Peggiore in campo PSV: Brenet 5,5
Quando il Milan aumenta i ritmi il PSV va in difficoltà. Balotelli ottimo anche in fase difensiva si cerva molto con il faraone. Siamo al 33′ del primo tempo e prima Montolivo e poi El Shaarawy sfiorano il raddoppio. Sulla prima occasione gol è bravo il portiere del PSV a chiudere lo specchio della porta, palla che lambisce il palo, mentre il faraone dà l’illusione del raddoppio. La palla si stampa sulla traversa ed atterra sulla linea di porta.
Il centrocampista del Milan lasciato libero fuori area piazza la palla a fil di palo. Grandi festeggiamenti in campo per i rossoneri che ora non si devono deconcentrare come all’andata.
Le formazioni ufficiali di Milan-PSV Eindhoven. Tutto confermato in entrambe le squadre: Allegri schiera Muntari a centrocampo e non Poli, titolare nel debutto in campionato; in difesa si rivede De Sciglio che parte dall’inizio come terzino sinistro. Boateng affiancherà Balotelli ed El Shaarawy in prima linea. Nel PSV nessuna sorpresa: il giovane Bakkali non riesce a recuperare a va in tribuna, la formazione titolare è la stessa che ha cominciato la gara di andata DIRETTA MILAN-PSV: LE FORMAZIONI UFFICIALI 32 Abbiati; 20 Abate, 17 Zapata, 5 Mexes, 2 De Sciglio; 4 Muntari, 34 De Jong, 18 Montolivo; 10 Boateng, 45 Balotelli, 92 El Shaarawy In panchina: 1 Amelia, 26 Silvestre, 28 Emanuelson, 23 Nocerino, 16 Poli, 78 Niang, 7 Robinho Allenatore: Massimiliano Allegri 21 Zoet; 26 Brener, 5 Bruma, 3 Rekik, 15 Willems; 10 Wijnaldum, 8 Schaars, 6 Maher; 33 Park, 9 Matavz, 22 Depay In panchina: 1 Tyton, 2 Zanka, 29 Hendrix, 13 Arias, 7 Toivonen, 14 Jozefzoon, 11 Locadia Allenatore: Phillip Cocu Arbitro: Clattemburg (ING)
I rossoneri hanno una sola opzione: aggredire la partita da subito, entrare nella metacampo avversaria, mettere pressione al PSV attraverso un gioco manovrato e concreto, cercando di sfruttare le fasce laterali per far rimanere bassi i terzini avversari che altrimenti possono diventare problematici se lanciati a tutta velocità nella metacampo difensiva del Milan. All’andata gli olandesi hanno sviluppato molto gioco sulle corsie, dove gli esterni d’attacco hanno trovato supporto dai terzini: questa sera la stessa cosa dovrà farla il Milan, cercando di coinvolgere il più possibile El Shaarawy e Boateng, che tendono a scomparire dalla partita se non toccano troppi palloni. Fondamentale che i centrocampisti si inseriscano: a Verona il gol di Poli è arrivato così. Per il resto, tanta mentalità vincente, quella di cui il PSV potrebbe difettare essendo squadre giovane e inesperta. C’è tutto per passare il turno, bisogna semplicemente giocare ed essere dei “leoni”, come lo stesso Allegri ha ricordato dopo la sconfitta in campionato.
Le quote SNAI di Milan-PSV Eindhoven, consultabili interamente sul sito www.snai.it, ci dicono che il Milan è il grande favorito per il passaggio del turno. La vittoria rossonera (si intende la vittoria sui 120 minuti, quindi con eventuali tempi supplementari) è quotata 1,60 mentre quella olandese paga 5,25 volte la posta in palio. E’ invece di 3,85 la quota per il pareggio, che potrebbe significare qualificazione per i rossoneri (con lo 0-0) o per il (dal 2-2 in avanti) o un finale ai calci di rigore (con l’1-1 dopo i supplementari). Attenzione anche alle quote più “precise”, ad esempio quelle sulla somma dei gol: si crede poco nello 0-0, che paga addirittura 15 volte la posta; molto più probabile che le reti siano 2 (3,40), quindi “incrociando” le informazioni e le scommesse possiamo dire che il 2-0 è il risultato più probabile. E infatti, scopriamo che la scommessa sul come risultato esato è quella che paga di meno, un comunque buon 7, mentre per gli stomaci forti il 4-3 a favore del PSV Eindhoven regala 225 euro giocandone uno. Non resta che provarci…
S gioca questa sera a San Siro Milan-PSV Eindhoven, ritorno del playoff di Champions League. E’ l’ultimo turno preliminare prima della fase a gironi, che i rossoneri giocano consecutivamente dalla stagione 2009/2010 (la stagione precedente erano in Coppa UEFA). All’andata è finita 1-1: significa che il Milan per qualificarsi deve vincere o pareggiare 0-0, mentre un pareggio con più almeno due gol per parte o una sconfitta darebbe al PSV Eindhoven la fase a gironi. Con il risultato finale di 1-1 si andrebbe ai tempi supplementari, e ai calci di rigore in caso la situazione non cambiasse. Per i rossoneri c’è una statistica felice: le ultime due vittorie in Champions League, la sesta e la settima, sono arrivate partendo dai preliminari. Nel 2003 eliminato soffrendo lo Slovan Liberec, nel 2007 la Stella Rossa. Per quanto riguarda i precedenti tra le due squadre, il Milan ha vinto due volte in tre partite a San Siro: nel 1992/1993 e nel 2004/2005. Si trattava in entrambi i casi di semifinali: il Milan si qualificò sempre – nel 1993 era un gironcino a 4 squadre – per poi perdere l’ultimo atto. Epica la sfida del 2004/2005, con i rossoneri che dopo il 2-0 casalingo evitarono i supplementari solo al 90′, e rischiarono ancora quando Philip Cocu segnò il 3-1. Nel 2005/2006, girone eliminatorio, finì 0-0 (e il Diavolo perse 1-0 in Olanda). Ci sono precedenti anche tra il Milan e Philip Cocu, attuale allenatore del Psv: a parte la semifinale già ricordata – il centrocampista fece doppietta – nel girone del 2000/2001 i rossoneri incrociarono l’olandese che giocava nel Barcellona. Vinse 2-0 al Camp Nou, mentre a San Siro finì 3-3 (con tripletta di Rivaldo). Il Milan passò il turno, i blaugrana furono eliminati.
Il Milan ha iniziato malissimo la stagione in serie A: alla prima giornata Verona, costata due scudetti ai rossoneri, è stata ancora una volta fatale e la squadra di Massimiliano Allegri è caduta (1-2). Poche cose da salvare nella prestazione; anche Mario Balotelli e Stephan El Shaarawy hanno ampiamente deluso. La qualificazione è fondamentale: significherebbe avere in tasca 30 milioni di euro che, come lo stesso tecnico livornese ha ricordato, serviranno per il calciomercato che sta per terminare. Svanito Adem Ljajic, finito alla Roma, l’obiettivo principale potrebbe essere Alessandro Matri, anche se c’è l’ipotesi di portare a casa un trequartista e qui si è riaperta la pista Christian Eriksen, con la possibilità di arrivare a Keisuke Honda a gennaio, a parametro zero. Per questa sera Allegri pare intenzionato a riproporre la formazione della partita d’andata, con il solo inserimento di Mattia De Sciglio sulla fascia sinistra in luogo di Constant. Il PSV Eindhoven, lo scorso anno in Europa League – eliminato al primo turno, era nel girone del Napoli – ha iniziato la Eredivisie sprintando: 9 punti nelle prime tre partite, con 11 gol segnati e due subiti. Alla Philips Arena 3-0 al Go Ahead Eagles e 5-0 al Nec Nijmegen, in trasferta 3-2 sul campo del Den Haag. Bisognerà battere la concorrenza delle solite: Ajax, Twente e Heerenveen. Per ora hanno segnato tre gol a testa Zakaria Bakkali e Georgino Wijnaldum: il primo salta la partita come accaduto all’andata, il secondo invece ha recuperato da un infortunio e ci sarà. Si tratta di una squadra giovane, a cominciare dall’allenatore: tanti talenti in erba che fanno già parte della Nazionale Under 21 e in alcuni casi di quella maggiore. Manca certo un po’ di inesperienza, di sicuro non la freschezza e la sfrontatezza come si è visto anche all’andata. Chicco Evani ha parlato di qualificazione ampiamente alla portata per il Milan, sempre che l’atteggiamento svogliato venga meno; anche noi ci accodiamo a questo pronostico, perchè a San Siro non dovrebbero esserci problemi nel portare a casa la fase a gironi di Champions League. Ad ogni modo scopriremo presto come andrà a finire: Milan-PSV Eindhoven sta per cominciare…
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Milan
Parate utili e dilettevoli su Maher, Wijnaldum, Schaars. Trasforma i brividi in applausi: se va tutto bene è anche merito suo.
Lascia che De Sciglio sciolga i muscoli e ritrovi feeling col campo, e gioca prudente rispetto all’andata. Depay si agita ma non fa male.
Puntuale nei rinvii, sia terreni che aerei, e deciso nei contrasti e nella marcatura di Matavz, cui concede gli spiccioli.
Un pò più rilassato del compagno di reparto e non è necessariamente un bene. Però è sul pezzo, nella ripresa scrosta le minacce.
Non giocava dall’anno scorso ma smaltisce in fretta la ruggine: contrasta bene Park e sgomma fino al cross, come quando arma la traversa di El Shaarawy. Un solo vero buco dopo l’intervallo, ma Abbiati rimedia.
Non regista ma mezzala, non brillante ma umile e quindi utile. Stringe i denti e spreme tanta corsa, non solo in avanti. Sfiora il gol nel primo tempo.
Sempre meglio, a suo modo: resiste, contrasta, fa argine, spazza, rilancia. Non sempre evidente ma molto prezioso.
Gioca un bel primo tempo, impreziosito da qualche bel recupero e passaggi ben indirizzati. Più tranquillo nella ripresa ma sempre partecipe dal 36’st NOCERINO s.v.
Apre e chiude il discorso, con gol non puliti ma decisivi: questo è il Boa che serve al Diavolo, la Nagini del Milan formato Voldemort, quello che non perdona. Deciso al punto giusto e sorretto da una buona condizione fisica dal 41’st ROBINHO s.v.
Tutto in una notte: segna (2-0), smarca (3-0), arretra, “fa brutto” come si suol dire, viene ammonito. Bella partita.
Non riesce a segnare anche per una sfortuna nera: traversa clamorosa. Ma è vivo, largo a sinistra ed accentrandosi, e punge più volte la difesa olandese dal 29’st POLI 6 Entra con una voglia matta: la tramuta in pressing positivo (recuperi, scatti) e negativo (ammonizione). San Siro però apprezza e applaude.
All.ALLEGRI 7 Fa quello che deve fare, almeno in campo. Fuori ci scappa la battuta-dimissioni, che agita le acque di carta per una mezz’ora: trovata simpatica.
(Carlo Necchi)
PSV Eindhoven
Il primo Boateng non sembra imparabile, e difatti sfiora. Sul resto meno colpe.
In difficoltà contro El Shaarawy: ha buon fisico ma è ancora un pò timido, pur spingendosi spesso in avanti incide poco. Normale a 19 anni.
Con Maher avanzato e Schaars impegnato a correre è lui ad impostare: si impegna ma non cava molto, perché là davanti sbattono. Con Balotelli fa il duro: trova pane per i suoi denti.
Aiuta Bruma in avvio di manovra e sale per offrire un appoggio, Prende meno iniziative rispetto al compagno e forse anche per questo meno pasticcia.
Limita la spinta, non Boateng che scappa centralmente. Ci si è quasi abituati al suo nome che forse si dimentica l’età: 19 anni a San Siro sono pochi.
Porta borracce per tutti, ma non solo: usa l’esperienza per tamponare, ripartire ed arrivare al tiro (Abbiati salva nella ripresa).
Questa volta incide poco: come al solito s’impegna ma non riesce ad entrare nel vivo del gioco, anche perché occupato da De Sciglio dal 15’st JOZEFZOON 6 Entra e canta subito, due acuti che stordiscono De Sciglio. Illusori, ma perlomeno ci prova.
Più coinvolto rispetto all’andata, cerca di sgusciare in area e pur restandone spesso fuori dà fastidio. Occasione fallita ad inizio ripresa: anche e soprattutto merito di Abbiati.
Parte più avanti rispetto all’andata, in cui aveva impressionato. Bloccato nel traffico, riceve poco e quando si gira ha i cani addosso: raccoglie solo un bel tiro dal 24’st TOIVONEN 5,5 Guizza nella metacampo del Milan ma non riesce a lasciare un segno concreto.
Aspetta il sostegno di Willems che latita, si mette in proprio ma trova in Abate un vigile attento dal 28’st LOCADIA 5,5 Il 3-0 entra 4 minuti dopo di lui. Momento critico, rifornimenti scarsi: poche tracce.
Nel primo tempo si ritaglia due tiri, nel secondo ha meno aria: la cerca a sinistra, trova poco.
All.COCU 5,5 Maher avanzato perde verve, ma l’idea di aggredire il Milan con una linea alta ed estrosa non era sbagliata. Meglio camminare in Europa League che (rin)correre in Champions, la prenda così.
(Carlo Necchi)