Questa sera, ore 00:30 in Italia e 18:30 allo stadio Met Life, nel New Jersey, si gioca Milan-Chelsea, secondo impegno per i rossoneri nella Guinness Cup. Una partita importante contro un avversario di lusso: sarà anche precampionato e in ballo ci sarà un trofeo che conta poco o niente in bacheche ricche come quelle dei due club in questione, ma anche se siamo al 4 agosto e la stagione ufficiale non è cominciata, questa sera entrambe vorranno vincere e destare una bella impressione, perchè quando affronti un avversario simile è giusto voler primeggiare e tenere conto del risultato. In particolare i rossoneri, che per il secondo anno consecutivo hanno preso cinque gol in un’amichevole estiva: la prima volta Silvio Berlusconi aveva minacciato di esonerare Allegri, stavolta non si è spinto a tanto ma è chiaro che l’imbarcata subita dal Manchester City in Audi Cup non ha fatto piacere a nessuno. Ora si cerca di cambiare registro, e per l’occasione si rivede Mario Balotelli. Dall’altra parte, un Chelsea che sembra già in forma campionato e che ha un José Mourinho più scatenato che mai.
Eccolo, allora Super Mario. Che si è fatto fotografare per le vie di New York insieme a Stephan El Shaarawy, come a voler mettere fine a tutte le chiacchiere sulla loro incompatibilità in campo. A frenare le voci ci pensa anche mister Allegri: dentro entrambi dal primo minuto, come è giusto che sia perchè saranno loro due a guidare il reparto offensivo della prossima stagione, a meno che non arrivi Adem Ljajic che però in questo momento sembra essere un’aggiunta e non un’alternativa. A proposito: nell’attesa del serbo, Allegri torna al vecchio 4-3-3, come se volesse far riabituare i giocatori a un modulo che potrebbe essere utilizzato costantemente. L’esterno a destra lo fa oggi Kevin Prince Boateng, che però non è nel suo ruolo naturale e potrebbe riscontrare qualche problema. Dietro, il centrocampo potrebbe già essere quello titolare: De Jong in cabina di regia, Montolivo spostato nel suo ruolo ideale sul centrodestra e Nocerino dall’altra parte. Dietro c’è l’esordio per Matias Silvestre: l’argentino, stasera in coppia con Zapata, si gioca molte chances in assenza di Mexes, perchè potrebbe anche essere lui il titolare della squadra quando si comincerà a fare sul serio. In porta si rivede Abbiati.
Ci sono ancora i ragazzi della Primavera a disposizione di Allegri. Quasi solo loro: a parte Luca Antonini, che in queste ultime uscite ha indossato la fascia di capitano – stasera torna sul braccio di Montolivo – e Andrea Poli. Per il resto ci sono Iotti e Pacifico per la difesa, Brian Cristante per il centrocampo, Niang e Petagna per l’attacco. Uno di loro due potrebbe essere titolare con lo schema che prevede il trequartista.
Non è iniziato bene il precampionato del Milan: Robinho si è infortunato appena dopo il rinnovo del contratto, Abate è tornato acciaccato dalla Nazionale, De Sciglio due giorni dopo il rientro aveva già il ginocchio kappaò, Mexes non sta benissimo e Saponara è praticamente fermo da inizio raduno, avendo giocato solo l’amichevole in famiglia.
José Mourinho a Londra si sente a casa: ieri inn conferenza stampa ha cominciato a sparare a zero sul Real Madrid, squadra che ha allenato per gli ultimi tre anni. Cose come il riepilogo della sua carriera, utile per dire a tutti che a 30 anni allenava i migliori al mondo (era vice a Barcellona) e ha diretto il Ronaldo vero, clamorosa frecciata questa a indirizzo di Cristiano Ronaldo. E poi, stoccate a Florentino Perez (“gli ho chiesto Bale e mi ha detto che non si poteva fare un acquisto simile in quel momento, ora evidentemente si può”) e all’ambiente tutto, accusato di essere “molto più che calcio, è anche politica”. Il solito vecchio Mourinho, che forse sta già pensando alla Champions League. Ad ogni modo, nel Chelsea di questa sera cambia poco rispetto alla formazione che ha battuto l’Inter: intanto rientra David Luiz, che potrebbe essere all’ultima partita con la maglia dei Blues visto che il Barcellona continua il suo pressing milionario. Gli esterni sono sempre gli stessi, in mezzo al campo invece Essien e Obi Mikel, con Essien e Hazard che agiscono come esterni nella linea di mezzepunte, Oscar in mezzo e davanti Fernando Torres. Turnover ridotto all’osso per lo Special One, che ha già in mente quella che sarà la formazione titolare e la vuole provare con costanza fin da subito.
Stavolta rimane fuori Romelu Lukaku, che però sarà importante per questo Chelsea; panchina anche per Demba Ba, lui invece più sul filo perchè Mourinho non sembra considerarlo troppo. Si rivede Frank Lampard, c’è sempre il giovane Bertrand, si riposa Marco Van Ginkel dopo essere stato titolare contro l’Inter, lo straripante Victor Moses è pronto a dare il suo contributo dalla panchina.
Andre Schurrle e Kevin De Bruyne: sono loro i giocatori che non fanno parte della serata.
32 Abbiati; 81 Zaccardo, 26 Silvestre, 17 Zapata, 21 Constant; 18 Montolivo, 34 N. De Jong, 23 Nocerino; 10 K.P. Boateng, 45 Balotelli, 92 El Shaarawy. All. Allegri
A disp: 1 Amelia, 59 Gabriel, 36 Iotti, 77 Antonini, 35 Pacifico, 16 Poli, 24 Cristante, 37 Petagna, 78 Niang, 39 Kin. Boateng
Indisponibili: Abate, De Sciglio, Mexes, Saponara, Robinho
1 Cech; 2 Ivanovic, 24 G. Cahill, 4 David Luiz, 3 A. Cole; 5 Essien, 12 Obi Mikel; 7 Ramires, 11 Oscar, 17 Hazard; 9 Torres. All. Mourinho
A disp: 22 Schwarzer, 28 Azpilicueta, 26 Terry, 34 Bertrand, 8 Lampard, 16 Van Ginkel, 13 Moses, 10 Mata, 18 Lukaku, 29 Demba Ba
Indisponibili: De Bruyne, Schurrle
Arbitro: Rivero (Usa)