E’ guerra aperta tra Fiorentina e Milan, oggetto del contendere ovviamente Adem Ljajic. Dopo l’attacco su Twitter di Paolo Panerai, vice-presidente della società viola, ad Adriano Galliani, la società toscana ha rifiutato la proposta di 8 milioni di euro formalizzata dal Milan per l’acquisto del serbo che è in scadenza di contratto nel 2014. Offerta ritenuta inaccettabile dalla Fiorentina: troppo pochi i soldi messi sul piatto da Galliani, che nel frattempo è intervenuto nella discussione sostenendo di non aver fatto nulla di sbagliato. Il punto focale in questo momento è un altro: il giocatore, pare, vorrebbe rimanere a Firenze, ma di fatto non ha ancora rinnovato e per farlo vorrebbe inserire una clausola rescissoria da 10 milioni di euro, cosa che la società non è disposta ad accettare. Siamo dunque allo stallo: come per Stevan Jovetic ognuno dice la sua (ieri anche Alberto Aquilani) ma la situazione non si modifica. Per parlare del caso Ljajic abbiamo intervistato in esclusiva per IlSussidiario.net il giornalista di Rai Sport Fabrizio Failla, molto vicino ai viola.



Ljajic tra Milan e Fiorentina. Che ne pensa di tutta questa storia? Sono convinto che il giocatore possa anche ricevere l’adeguamento del contratto, ma non che la Fiorentina possa accettare l’inserimento di una clausola rescissoria all’interno del contratto. Questo fa capire una cosa.

Quale? Nel calciomercato di oggi la palla è passata in mano ai calciatori e non alle società; e non ritengo che questa sia una cosa giusta.



La Fiorentina ha rifiutato l’offerta da 8 milioni di euro del Milan per Ljajic. Ha fatto bene? Facciamo una premessa: lo scorso anno Ljajic ha fatto una ottima metà stagione ed è molto migliorato, pur dovendo ancora dimostrare molto. Detto questo, credo che quell’offerta sia davvero bassa per un giocatore come il serbo che ha ottime qualità.

In più il Milan sostiene che gli agenti di Ljajic siano altri, e non Ramadani… Se questo è vero, se il Milan fosse convinto che Ljajic abbia altri legali, credo ci sarebbe una violazione del regolamento visto che i rossoneri non potrebbero contattare gli agenti del calciatore che è ancora sotto contratto.



Più di qualcuno pensa che il caso Ljajic possa finire come quella di Montolivo. Lei cosa dice? Ci sono delle differenze: Montolivo disse fin da subito che non credeva nel progetto viola e non avrebbe rinnovato. Ljajic non ha detto questo, il problema è solo economico. E poi i tifosi con Montolivo mostrarono subito indifferenza dopo la scelta dell’ex capitano, con Ljajic si sono stretti attorno al giocatore.

Potrebbe esserci una soluzione estera per il serbo? Secondo me sì, basti ricordare i precedenti con Toni e Jovetic. A proposito del montenegrino, mi piace ricordare come i Della Valle abbiano prima speso i soldi per Mario Gomez e poi ceduto Jovetic, segnale evidente che avevano già risolto la situazione legata a Jovetic. (Claudio Ruggieri)